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Dunas, Alloni (PD): “La giunta regionale dice che la tassa va pagata”

“L’assessore regionale al Territorio Beccalossi, a nome della Giunta di centrodestra, ha detto a chiare lettere che bisogna pagare la tassa al Dunas”, è tranciante Agostino Alloni, consigliere regionale del Partito Democratico, dopo che questo pomeriggio ha ascoltato l’assessore di Maroni rispondere alla sua interpellanza a proposito del Consorzio di bonifica.

“Alla mia richiesta specifica se la Regione non ritenga necessario sospendere con urgenza gli effetti della sua delibera del 29 dicembre 2016, in attesa dell’approvazione del Piano comprensoriale di bonifica del Consorzio Dunas, la Beccalossi è stata chiara – continua Alloni –: ha confermato che in punta di diritto è tutto a posto e le scelte fatte dalla Giunta regionale sono corrette. Quindi, gli stessi amministratori della loro parte politica se ne dovranno fare una ragione. Per la verità, adesso che le elezioni di Crema hanno avuto l’esito che tutti sanno, le evidenti strumentalizzazioni sono cessate. E oggi, in Commissione, sia Lena che Malvezzi, consiglieri di maggioranza, sono rimasti in silenzio”.

Eppure, ad Alloni non va giù il fatto che “bastava aspettare due giorni e nessuno avrebbe pagato nulla per il 2017. Invece, quella delibera, contenente un emendamento dell’assessore alle Finanze Garavaglia all’assestamento di bilancio approvato dal Consiglio e fatto appositamente, è stata approvata proprio il 29 dicembre, dando modo così al Dunas di chiedere la riscossione della tassa”. Ma il consigliere PD resta dell’opinione che “è sbagliato approvare un Piano di classificazione senza un Piano di bonifica. Che premura aveva il centrodestra regionale di prendere una decisione del genere? A meno che, appunto, non fosse una mossa elettorale per screditare il Comune di Crema. Ma a Maroni e ai suoi è riuscito solo far arrabbiare i propri amministratori sul territorio”.

Dunas, Alloni (PD): “La giunta regionale sospenda la tassa”

La vicenda del Dunas, il Consorzio di bonifica costituito con decreto del presidente della Regione ad agosto del 2012 e nato dalla fusione dei comprensori Adda-Serio, Naviglio Vacchelli e Dugali, doveva essere trattato domani, durante la seduta di Consiglio regionale, come question time. “Ma per la ripartizione degli atti che ogni Gruppo politico può presentare, la mia interrogazione a risposta immediata è saltata, guarda caso. Quindi l’ho presentata come interpellanza con risposta in Commissione Agricoltura di cui faccio parte e dove l’assessore dovrà venire a dare spiegazioni delle decisioni della Giunta”, spiega Agostino Alloni, consigliere regionale del PD e primo firmatario della richiesta.

Nell’interpellanza viene spiegata tutta la questione: “Il territorio del Comprensorio cremasco Adda-Serio, prima della fusione, non era mai stato interessato da strumenti quali il piano comprensoriale di bonifica e il piano di classificazione degli immobili e dall’applicazione della relativa contribuenza. – illustra Alloni – Con una interrogazione dell’aprile 2016 già segnalavo alla Giunta regionale l’importanza di modificare i termini di approvazione dei piani di classificazione degli immobili e dei piani comprensoriali di bonifica, evidenziando nelle premesse l’opportunità di prevedere l’approvazione almeno contestuale, da parte dei Consorzi di bonifica, del piano comprensoriale di bonifica e del piano di classificazione degli immobili”.

Non solo: “Dopo un nostro emendamento all’assestamento di bilancio 2016/2018, che chiedeva di prevedere l’adozione del piano di classificazione degli immobili contestualmente o successivamente l’adozione del Piano comprensoriale di bonifica, la maggioranza, ispirata dal presidente Maroni e dal consigliere Malvezzi, ha deciso che la Giunta regionale poteva approvare i piani di classificazione degli immobili adottati entro il 31 dicembre 2016 senza necessità di previa approvazione dei relativi piani comprensoriali di bonifica, di irrigazione e di tutela del territorio rurale”, aggiunge Alloni.

A dicembre 2016 la Giunta deliberava, sulla base dell’emendamento Maroni-Malvezzi, l’approvazione con stralcio del Piano di classificazione degli immobili del Consorzio di bonifica Dunas-Dugali, Naviglio, Adda Serio, adottata in assenza del piano comprensoriale di bonifica. “Scelta che preclude la possibilità di verificare, attraverso il piano comprensoriale di bonifica, le attività effettivamente programmate in relazione al territorio interessato e non permette al cittadino e alle aziende di appurare la correttezza delle modalità di applicazione della relativa contribuenza” precisa ancora il consigliere PD.

Risultato: “Fatta così, l’approvazione del Piano ha suscitato e continua a suscitare un malcontento diffuso, manifestato espressamente sia dai Comuni, tant’è che diverse amministrazioni locali hanno presentato ricorso al Tar contro la delibera di Giunta, che dagli agricoltori, promotori di numerose iniziative che sono state occasione di accesa discussione sul tema, oltre che da singoli cittadini e famiglie del territorio – conclude Alloni –. Per questo chiedo all’assessore di sospendere con urgenza gli effetti della delibera, in attesa dell’approvazione del Piano comprensoriale di bonifica del Consorzio di bonifica Dunas, già in fase avanzata di predisposizione”.

Dunas, bocciato il ricorso al Tar. Il commento di Agostino Alloni (PD)

Il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso di alcuni Comuni contro il contributo di bonifica introdotto dal Consorzio Dunas, costituito a seguito della legge regionale n. 7/2003. Nell’ordinanza si motiva l’inammissibilità del ricorso “in quanto proposto in forma collettiva nonché per carenza di interesse, non avendo dato i singoli ricorrenti dimostrazione di come la deliberazione incida in senso negativo sulla posizione di ciascuno di essi, in quanto contribuenti del Consorzio”.

Su questo tema avevano tentato di speculare, dal punto di vista elettorale, i candidati sindaco di Crema di centrodestra e Movimento 5 Stelle, criticando la decisione dell’amministrazione Bonaldi di non aver partecipato al ricorso al Tar come altri Comuni del territorio. In modo particolare appaiono paradossali le critiche provenienti da Enrico Zucchi, candidato sindaco di Lega Nord e Forza italia, le due forze politiche che governano in Regione Lombardia e che hanno prima approvato la nascita del nuovo consorzio di bonifica e poi opposto resistenza in giudizio a difesa del contributo Dunas.

Agostino Alloni, consigliere regionale PD che da tempo ha seguito questa vicenda, ha così commentato: “Il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento assunto dal consorzio di bonifica. Si andrà adesso a valutare il merito della vicenda. Intanto si è scoperto che la Regione si è costituita nel giudizio. Per difendere la propria delibera del 29 Dicembre che ha prodotto l’emissione delle cartelle esattoriali per i cremaschi. Avevo detto a Zucchi, candidato sindaco di destra e Lega, di chiedere alla giunta Maroni di ritirare il provvedimento, invece di chiedere al sindaco di Crema di fare ricorso al Tar. Eccoci serviti. Spendiamo soldi pubblici ( dei comuni) per fare ricorsi e altri soldi pubblici ( Regione e Consorzio) per difenderci. Un bel sistema di governo della cosa pubblica”.