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Lettera–Appello di Enrico Letta per la partecipazione al Congresso costituente del Partito Democratico

Il segretario nazionale del Partito Democratico Enrico Letta ha inviato una lettera aperta a tutti gli iscritti, i simpatizzanti e gli elettori per la partecipazione al prossimo Congresso costituente del nuovo PD.

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Venerdì 9 settembre 2022 Enrico Letta a Cremona

Il segretario nazionale del Partito Democratico Enrico Letta sarà a Cremona nella giornata di venerdì 09 settembre 2022 per un evento pubblico alle ore 16,30. Il leader dem, insieme a tutti i candidati PD del territorio (Carlo Cottarelli, Stefania Bonaldi, Giorgio Pagliari e Velleda Rivaroli), incontrerà i cittadini cremonesi presso il Cortile Federico II, con ingresso da Piazza del Comune.

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Venerdì 6 maggio 2022 il segretario PD Enrico Letta a Crema per Fabio Bergamaschi: insieme incontreranno le categorie economiche

Venerdì 6 maggio 2022 Enrico Letta, segretario nazionale del Partito Democratico, incontra le categorie economiche del territorio, nell’ambito di un incontro pubblico a Crema, aperto alla partecipazione della cittadinanza.

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“Anima e cacciavite”: le priorità di Letta per il Partito Democratico

È un momento di ricostruzione: con questa motivazione il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha spiegato di essersi convinto a tornare in Italia e rientrare in politica proprio per questa situazione di ripartenza in cui si trova il Paese: “Per essere parte di questo lavoro diretto a ricostruirsi”. Riprendendo il titolo del suo ultimo libro “Anima e cacciavite. Per ricostruire l’Italia”, Letta ha spiegato che proprio questi due elementi servono per costruire qualcosa di solido. 

“L’Italia per ricostruirsi ha bisogno di una visione incentrata su valori che tengano insieme la comunità – ha detto Letta – ma allo stesso tempo c’è bisogno del cacciavite, cioè di competenza, di sapere dove mettere il cacciavite e su quale vite giusta”. Queste due dimensioni, anima (valori) e cacciavite, per il segretario del Partito Democratico devono stare insieme altrimenti “c’è solo vuota retorica, oppure c’è soltanto tecnica non legata ad alcun valore di fondo”. Alla domanda su quale cacciavite abbia funzionato di più nel decreto Semplificazioni tra quello della Lega e quello del PD, Letta replica ritenendo che il migliore sia stato quello del Presidente del Consiglio: “Draghi aveva chiarissimo che a livello europeo ci veniva chiesto un decreto Semplificazioni efficace e questo decreto che doveva accelerare la messa a terra di un’enorme quantità di soldi che l’Europa ci dà, doveva essere anche rispettoso dei principi costituzionali come la protezione del paesaggio, la sicurezza sul lavoro”.

Secondo Letta le grandi riforme che l’Unione Europea chiede all’Italia servono per far sì che i soldi – circa 200 miliardi per la parte italiana – vengano spesi bene. “Ci vengono chieste le accelerazioni e alcune riforme di cui le due principali sono giustizia e riforma del fisco – ha evidenziato – penso che queste riforme siano la condizione chiave perché il nostro Paese si modernizzi. La riforma della giustizia è fondamentale per attrarre investimenti che non vengono in Italia per vari motivi, tra cui la burocrazia e la giustizia lenta”. Mentre sulla riforma del fisco il caposaldo della proposta del Partito Democratico è “concentrarsi sulle riduzioni fiscali per i redditi medio bassi, aiutare la crescita delle imprese e premiare la fedeltà fiscale”. Dentro tutto questo si introdurrebbe anche la necessità di una redistribuzione che parta dal “modello Biden”, ossia di chiedere all’1% più ricco degli italiani di aiutare i giovani con meno mezzi ad avere più possibilità di costruirsi una professione o continuare a studiare.

Toccando il tema della pandemia, il segretario del Partito Democratico ritiene che ne stiamo uscendo con una crescita delle disuguaglianze come mai si era visto nella storia recente. “Per futuro del nostro Paese – sottolinea Letta – e della società in generale, europee e occidentali, bisogna intervenire per ridurre queste disuguaglianze. Ridurre le disuguaglianze deve essere il mantra, la missione più importante”. Troppi si sono impoveriti durante l’emergenza sanitaria e necessitano di risposte. In conclusione, guardando al futuro e alle prossime elezioni, la linea del Partito Democratico è unire tutto il centrosinistra in dialogo con il Movimento 5 Stelle. “Io ho una missione – conclude Letta – rimettere in piedi il PD e farne il baricentro di una coalizioneampia. La mia missione è dare all’Italia un governo europeista e democratico dopo Draghi, evitando che vincano le elezioni le forze sovraniste, perché in Europa gli alleati di Salvini e Meloni hanno tentato di bloccare il Recovery Fund”.

Consultazione dei circoli: le priorità per gli iscritti PD

Si è concluso il lavoro di raccolta dei dati arrivati al Nazareno attraverso il vademecum in 21 punti che il segretario Enrico Letta aveva sottoposto ai circoli del Partito Democratico. La presentazione dell’analisi verrà illustrata, in forma completa, all’Assemblea Nazionale PD convocata per il 17 aprile 2021. “Il dibattito sul vademecum ha dato ottimi risultati. A fine marzo si sono riunite via web 2.949 assemblee di circolo ed hanno partecipato 39.742 iscritti in tutta Italia” ha commentato il segretario nazionale Letta. I circoli hanno discusso soprattutto di lavoro, ambiente, Europa, giovani, politiche sociali, pari opportunità, cultura e scuola, individuando quattro priorità da cui partire: diritti dei lavoratori, Next Generation EU, partecipazione attiva, investimenti per i giovani.

Ecco l’anticipazione dei dati ricavati dalle risposte al vademecum inviate dai circoli PD: Analisi-Consultazione