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USCITA DAL GRUPPO CONSILIARE PD CONSIGLIERI FIAMMA E CHIAPPANI: COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA CITTADINA PD

Cremona, 23 Febbraio 2015

La Segreteria Cittadina del Partito Democratico, appresa dalla stampa la decisione dei Consiglieri Chiappani e Fiamma di uscire dal Gruppo Consiliare PD, esprime forti perplessità rispetto alle modalità utilizzate ed alle motivazioni politiche addotte dai due Consiglieri.

Tali scelte non appaiono infatti rispettose del percorso condiviso in questi mesi, a partire dagli impegni assunti al momento della candidatura con la sottoscrizione di un Codice Etico al cui interno viene espresso il valore secondo cui non si può essere contemporaneamente nel Partito e fuori da esso, soprattutto nel momento in cui si è investiti della responsabilità di rappresentare le Istituzioni.

Oltre agli impegni assunti e sottoscritti rispetto al Partito da parte dei due Consiglieri, è necessario sottolineare come nel Partito non siano mai mancati gli spazi d’apertura necessari per esprimere qualsivoglia posizione, né mai mancheranno.

Date le dichiarazioni rilasciate da Fiamma e Chiappani è pertanto evidente ed inevitabile la scelta da parte degli stessi di allontanarsi dal Partito Democratico.

Inoltre risulta assolutamente impropria la volontà manifestata di utilizzare il nome del Segretario Nazionale del Partito Democratico, utilizzo per il quale verranno segnalati nelle sedi opportune e conseguentemente diffidati da chi ne ha facoltà.

Siamo ovviamente dispiaciuti di tale scelta, soprattutto perché non se ne comprendono le ragioni.

La partecipazione ad un partito come il Partito Democratico è una cosa seria.

Così come è serio e deve essere serio e responsabile il rapporto con gli elettori senza assumere di fatto posizioni incompatibili.

Non è ammissibile sostenere un Partito ed il suo Segretario che “primus inter pares” lo rappresenta stando fuori dal Partito stesso.

Evidentemente i due Consiglieri sono stati mal consigliati, non solo sull’impossibilità di costituire un gruppo autonomo, ma anche in merito alle modalità per confluire in un gruppo già esistente come quello del Misto.

Infine, al di là delle formalità, ciò che rimane è la sostanza politica ovvero la scelta di due Consiglieri Comunali, eletti nella lista del PD, di uscire dal Partito.

Il Partito Democratico cittadino ne prende atto.

D’altronde la chiarezza è sempre un fatto positivo.

Il Segretario Cittadino PD e la Segreteria Cittadina PD

Legge anti-moschee. Da PD, M5S e Patto civico 3 pregiudiziali di incostituzionalità

I tre gruppi di opposizione in Regione – Pd, M5S e Patto Civico – insieme per quella che é prima di tutto una battaglia di civiltà. Nel Giorno della Memoria, martedì 27 gennaio, la maggioranza di Maroni vuole approvare la legge sui luoghi di culto che viola un diritto sancito dalla Costituzione, quello della libertà di culto.
Le opposizioni, insieme, presenteranno tre pregiudiziali di incostituzionalità e una questione sospensiva.

Da tutto il PD piena solidarietà ai cremonesi, ai commercianti e al sindaco Galimberti. Ora è il momento di prendere e sostenere azioni importanti

Quanto accaduto sabato a Cremona è frutto di delinquenti, che nulla hanno a che vedere con l’antifascismo e la democrazia.
Purtroppo la manifestazione è risultata il pretesto per creare volutamente disagi, danni, disordine e violenze.

Solidarietà e vicinanza dunque a Cremona, a tutti i cremonesi e ai commercianti, per quanto hanno subìto, e alle forze dell’ordine per lo sforzo messo in campo, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente.

Piena vicinanza e sostegno al sindaco Gianluca Galimberti e all’amministrazione tutta che in queste ore stanno subendo critiche ingiuste e sbagliate e che nonostante queste stanno mettendo in campo azioni importanti.

A questo proposito fa bene l’amministrazione a mettere in discussione le convenzioni con i centri sociali, i quali hanno tradito il rapporto con la città.

Una risposta forte a quanto accaduto e che nessuna amministrazione aveva dato, anche nel recente passato.

Una risposta seria, al contrario di tanti commentatori del giorno dopo che, nonostante il ruolo politico e amministrativo che ricoprono, si cimentano nel gioco di chi vuole a tutti i costi identificare nel sindaco il capro espiatorio, per una sola questione elettoralistica, dimostrando la totale assenza non solo di informazioni, ma soprattutto del senso delle Istituzioni e dell’Unità, qualità necessaria soprattutto in queste difficili situazioni.

Matteo Piloni, segr. Provinciale PD Cremona

Scontri a Cremona. La solidarietà di tanti sindaci ai cremonesi e al sindaco

Quanto accaduto sabato a Cremona ha indignato molti. Purtroppo in alcuni commenti del “giorno dopo” si respira il livello di una certa parte politica ormai ripiegata su sè stessa, che alla condanna preferisce trovare un capro espiatorio a fini esclusivamente elettorali.
Di seguito riportiamo i messaggi di alcuni sindaci della provincia di Cremona con i quali hanno espresso condanna per i fatti accaduti e vicinanza e solidarietà ai cremonesi, ai commercianti e al sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, dando un forte messaggio di unità istituzionale.

Carlo VEZZINI, sindaco di Sesto ed Uniti e presidente dell’Area Vasta di Cremona

“In merito ai recenti fenomeni di violenza verificatisi a margine del corteo di sabato scorso a Cremona, che hanno danneggiato parti della città e ferito l’animo dei cittadini cremonesi ferma deve essere la condanna ed esemplare la punizione per quei delinquenti che se ne sono resi responsabili.
Rivolgo la mia piena solidarietà al Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti ed a tutta l’amministrazione comunale vittima in queste ore di un attacco politico fuori luogo.
Mai degli amministratori della nostra città si sono trovati a gestire tali situazioni di violenza, ma nonostante ciò hanno lavorato per salvaguardare Cremona e la sua cittadinanza da un assalto violento senza precedenti.
Prefettura e Forze dell’ordine hanno lavorato in modo esemplare per impedire il verificarsi di danni ben più gravi a cose o persone.
Condivido poi pienamente le parole del Sottosegretario Pizzetti, che ha ben illustrato la situazione generale e l’alveo in cui si è sviluppata tale situazione: le polemiche, anche strumentali, rivolte a parti politiche ed Istituzioni non solo non servono, ma nemmeno sono utili a far sì che tali azioni non si ripetano più.
Totale è la mia vicinanza ai titolari degli esercizi danneggiati ed a tutta la cittadinanza ferita nell’anima. Cremona è una città pacifica e non violenta per cui sono certo che saprà reagire in modo costruttivo e democratico arginando le frange estreme che nulla hanno a che vedere con la sua cittadinanza.
Confido nell’attività degli Inquirenti e delle Forze dell’Ordine ed esprimo tutta la mia vicinanza ai titolari degli esercizi danneggiati ed a tutta la cittadinanza, che si è vista privata della propria libertà per un intero giorno, a causa di una città blindata.”

Stefania BONALDI, sindaco di Crema
“La violenza e’ l’ultimo rifugio degli incapaci” (Isaac Asimov). Solidarietà ai cittadini di Cremona e al loro sindaco Gianluca Galimberti per i fatti gravissimi di queste ore. Un manipolo di violenti incapaci delinquenti ha messo in scacco la città in modo intollerabile e vergognoso per tutti coloro che si riconoscono negli ideali di democrazia e libertà. Siamo con voi.”

Diego VAIRANI, sindaco di Soresina
“Piena solidarietà al Sindaco Galimberti e alla città di Cremona da parte mia e di tutta l’Amministrazione comunale di Soresina per gli atti di violenza subiti quest’oggi… La violenza è vigliaccheria e figlia dell’ignoranza… Cremona ha un grande Sindaco che riuscirà ad arginare questi atti intimidatori che non meritano alcun commento… ‪#‎INTOLLERANTIALLAVIOLENZA‬”

Graziella LOCCI, sindaco di Castelverde
“Esprimo al collega sindaco Galimberti tutta la mia solidarietà. Per colpa dei soliti ben conosciuti …. “anche dagli organizzatori” … una manifestazione giusta nelle intenzioni si è trasformata in assurda violenza. Io sono contraria a qualsiasi forma di violenza che venga da destra o da sinistra. Le idee vanno difese nella legalità e nel confronto. Basta con questi stupidi idioti che per essere protagonisti di un giorno nel nulla della loro quotidianità causano danni alla collettività.”

Stefano BELLI FRANZINI, sindaco di Gussola
“Piena solidarietà a Gianluca Galimberti, alla Città di Cremona ed alle Forze dell’Ordine. Se questo è il modo di manifestare le proprie idee e la propria solidarietà.. non siete degni di un paese civile e democratico..basta falsi moralismi e perbenismi.”

Gianluca SAVOLDI, sindaco di Moscazzano
“Doveva essere una manifestazione pacifica. Si è trasformata in vera e propria guerriglia urbana. Sono indignato per gli episodi di violenza che hanno messo a ferro e fuoco il mio capoluogo, Cremona. Ho seguito con preoccupazione lo svolgersi degli eventi tenendomi in contatto con gli amici ed i colleghi amministratori cremonesi. Esprimo tutta la mia solidarietà al Sindaco, amico e collega Gianluca Galimberti. Vorrei sottolineare che l’autorizzazione di tale manifestazione non rientra giuridicamente tra le competenze del Comune di Cremona ed è veramente triste assistere alle dichiarazioni di alcuni “quaquaraquà”, professionisti dello sciacallaggio politico.”

Velleda RIVAROLI, sindaco di Scandolara Ravara
“Da Sindaco di una piccola comunità esprimo tutta la mia solidarietà ed il mio sostegno al Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.
Sono atti vili quelli avvenuti oggi che hanno piegato la nostra bella città. Come amministratori dobbiamo fermarci e riflettere su queste frange estreme che si permettono di fare quello che vogliono.
Forza Gianluca. Siamo tutti con te!!!!!! Da domani purtroppo dovrai contare i danni che questo gruppo di bestie ti ha lasciato! Non sei solo….”

Michel MARCHI, sindaco Gerre de Caprioli
“Con queste poche righe intendo esprimere al Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e alla Giunta il mio più sentito sostegno in questo momento di accanimento nei loro confronti. Questo sciacallaggio politico degno del più becero populismo, di chi non ha altri argomenti per attaccare, mi rattrista; soprattutto perché carente di un fattore fondamentale: la verità, che può essere mal compresa o volontariamente ignorata. Come è già stato giustamente ribadito, il Sindaco e un’Amministrazione in genere, non hanno alcun potere decisionale in merito ai processi autorizzativi di una manifestazione, compito spettante al Questore e al Prefetto.
Non fermiamoci, come spesso accade, a chi forse è più facile colpire. Non facciamoci trascinare in giudizi che solo la magistratura avrà il compito di dare, speriamo nel minor tempo possibile. Andiamo a fondo dei problemi e troviamo soluzioni condivise che vadano nella direzione della pace e della giustizia sociale.
Come ha già dimostrato più volte, il Sindaco Galimberti ha improntato il suo corso amministrativo con un vento di novità, positività, condivisione e voglia di mettersi in gioco, accollandosi spesso critiche che non ha rimandato al mittente. Sono certo che anche nelle scelte che adesso verranno inevitabilmente prese questi valori saranno rispettati e avremo tempi migliori, in città come in tutta la nostra Provincia.
Di nuovo rinnovo la mia profonda vicinanza al Sindaco, agli Assessori e a tutti quei Consiglieri Comunali che in questi giorni subiscono insulti gratuiti. #bastachiacchere.”

Fabio CALVI, sindaco di Rivolta d’Adda
“Quello che è successo a Cremona oggi ancora una volta non fa che confermare come la violenza gratuita, inutile e stupida venga vista per alcune persone come l’unico mezzo di espressione, millantandola come segno di democrazia e libertà’. Quando capiremo che non sarà mai la violenza a farci sopravvivere? Esprimo anch’io solidarietà ai cittadini di Cremona, alle forze dell’ordine e al Sindaco Gianluca Galimberti.”

Scontri a Cremona. La maggioranza: “Le forze dell’ordine hanno fatto il possibile. Dal Comune nessuna autorizzazione. Basta con l’inutile sciacallaggio politico”

Questo non è il momento dello sciacallaggio politico, questo è il momento dell’assunzione di responsabilità che tutti indistintamente, indipendentemente dalla loro collocazione politica, dovrebbero sentire a fronte di fatti di estrema gravità e che avrebbero potuto avere conseguenze molto più pesanti. Il Sindaco ha fatto tutto quanto era necessario e in suo potere per tutelare la città, sono ridicole e totalmente infondate le polemiche circa le autorizzazioni.

Chi si occupa di amministrazione pubblica sa e deve sapere come le leggi regolano la vita civile e conoscere il funzionamento dei ruoli delle diverse istituzioni. Ogni affermazione di qualsiasi soggetto con funzione e ruolo pubblico che non tiene conto di questo è grave e non degno della propria funzione.

Come è noto non sono previste autorizzazioni per questo tipo di manifestazioni, il mancato diniego da parte della Questura è legato ad evidenti ragioni di ordine pubblico.

Non potendo impedire l’arrivo dei manifestanti, l’azione congiunta delle Forze di sicurezza e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale hanno consentito di contenere i danni ed hanno evitato che l’azione preordinata ed organizzata di componenti violente dilagasse in tutta la città.

Quanto accaduto è gravissimo e ferisce profondamente la città annullando ogni spazio di ragionevolezza e di dialogo, precludendo il rinnovo della concessione di immobili comunali a chi non ripudia ogni forma di violenza.

Chiediamo fortemente che le indagini siano accurate e rapide nell’identificare i responsabili dei danni alla città, verso i quali l’Amministrazione attiverà ogni più opportuna azione legale.

In una settimana nella nostra città abbiamo assistito ad episodi di grave violenza che devono richiamarci tutti alla responsabilità dell’agire politico nell’ambito del quale le ragioni di maggioranza e minoranza oggi dovrebbero essere seconde rispetto ad una presa di distanza unanime dalla violenza e concordi nell’affermazione dei principi che sono alla base della nostra Costituzione.

Chiediamo pertanto che venga convocato in tempi rapidi un Consiglio Comunale per riportare il dibattito nella sede istituzionale e offrire alla cittadinanza tutti gli opportuni chiarimenti su quanto accaduto.

Partito Democratico: Roberto Galletti e Rodolfo Bona Fare nuova la città: Alfredo Martini e Enrico Manfredini Sinistra per Cremona Energia Civile: Celestina Villa e Filippo Bonali