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Solidarietà in Circolo: raccolta di generi alimentari e beni di prima necessità

La Federazione di Cremona aderisce all’iniziativa del Partito Democratico nazionale “Solidarietà in Circolo”, promossa durante le festività natalizie per raccogliere generi alimentari e beni di prima necessità per le persone e le famiglie in difficoltà. Oltre alle iniziative promosse dai singoli circoli del territorio provinciale, si segnala che presso la sede della Federazione Provinciale (Cremona, Via Ippocastani 2) è già attivo un punto di raccolta degli alimenti e dei beni di prima necessità, organizzato in collaborazione con i circoli cittadini. A questo scopo la federazione sarà aperta, durante le festività natalizie, nei seguenti giorni: 21, 22, 23, 28, 29, 30 dicembre 2020 e poi 4, 7, 8, 9 gennaio 2021. In tutte queste giornate gli orari di apertura saranno al mattino dalle ore 9,30 alle 12,00 e nel pomeriggio dalle ore 16,00 alle 18,00. Ogni cittadino che intende contribuire potrà quindi donare generi alimentari e beni di prima necessità, esclusivamente nei giorni ed orari di apertura. L’iniziativa si svolgerà nel pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie per il contenimento del contagio da Covid-19 e in stretta collaborazione con quella vasta rete di associazioni locali che da tempo organizzano una prima e preziosa forma di contenimento alla caduta dei soggetti in stato di povertà, relativa ed assoluta, per supportarli con la propria parziale ma simbolica azione, nel lavoro che svolgono a sostegno delle persone più fragili e in difficoltà.

Il segretario provinciale Vittore Soldo, insieme a Roberto Galletti (responsabile del forum volontariato e terzo settore PD Cremona), ha presentato l’iniziativa, sottolineandone l’importanza soprattutto in questo difficile momento per tutto il Paese: “Vicino alle persone il PD non ha mai smesso di starci ma ora serve mettersi in ascolto delle associazioni e del volontariato che sul territorio sta già lavorando per arginare gli effetti nefasti di questa epidemia e per superare le difficoltà e la crisi che ha generato. Crisi economica e sociale. Il Partito Democratico, con la sua rete di circoli e con le relazioni che i militanti hanno sui territorio deve provare a portare un contributo dal locale, al globale. In Italia e in Europa per contrastare la diffusione del Covid19 e sostenere famiglie e imprese. Con questa campagna vogliamo passare all’azione concreta, mettendo a disposizione i nostri circoli, i nostri volontari, per prenderci in carico la complessità dei bisogni della persona anche attraverso un bisogno fondamentale come l’aiuto alimentare”. Anche il segretario cittadino Luca Burgazzi ha invitato alla partecipazione solidale, con una lettera agli iscritti di Cremona: “Il Partito Democratico di Cremona per questo Natale ha aderito, insieme alla federazione provinciale, ad una campagna di colletta alimentare destinata alle associazioni che contrastano la povertà. Credo sia un messaggio importante per non far mancare la vicinanza del Partito Democratico a tutti coloro che sono colpiti duramente da questa crisi dettata dalla pandemia. La federazione fungerà da punto di raccolta. Colgo l’occasione per augurarvi un buon Natale e un sereno 2021 di impegno politico a favore della nostra comunità”.

Servizi idrici in Provincia di Cremona: confermata la bontà della scelta di un gestore unico, pienamente pubblico

La scorsa settimana si è svolta l’assemblea dei sindaci dell’ATO, l’azienda speciale per la regolazione e la pianificazione dei servizi idrici. A seguire si è svolta l’assemblea dei soci di Padania Acque, gestore unico del servizio idrico integrato. Punto saliente all’ordine del giorno: discussione e voto del Piano d’Ambito provinciale per il quadriennio 2020-2023. Oltre alle cifre importanti discusse e votate che porteranno ad un piano quadriennale di investimenti per quasi 80 milioni di euro, distribuiti sui Comuni della Provincia di Cremona che permetteranno di migliorare, ancora e ulteriormente, la rete idrica e fognaria che serve le case dei cittadini e le aziende della provincia, un argomento si impone su tutti: la bontà della scelta del gestore unico, pienamente pubblico, di proprietà dei comuni cremonesi, fatta anni fa, subito dopo i referendum abrogativi del 2011, quando i cittadini italiani,  decisero di abrogare (parzialmente) una norma relativa alla tariffa dell’acqua che prevedeva l’adeguata remunerazione del capitale investito. Questo passaggio ha significato niente più margini e quindi niente dividendi bensì un servizio efficiente a fronte di investimenti sulla rete, finalizzati a ridurre le perdite della rete e a migliorare il servizio in termini di qualità del prodotto conferito.

A distanza di 9 anni dal “referendum sull’acqua pubblica”, grazie alla lungimiranza degli amministratori di centrosinistra e dell’allora sindaco di Cremona, Oreste Perri, che si opposero fortemente al progetto proposto dall’allora presidente dell’amministrazione provinciale Massimiliano Salini di creare una società a partecipazione privata, in Provincia di Cremona si può affermare di essere riusciti a rispettare pienamente quel mandato uscito dai referendum abrogativi. L’acqua cremonese è governata da un’azienda speciale completamente pubblica, l’ATO che affidato il servizio ad un gestore unico la cui compagine societaria è formata esclusivamente dai Comuni della Provincia e i cui dividendi vengono reinvestiti esclusivamente per il miglioramento della rete e del servizio, nel rispetto di due cardini fondamentali: la salvaguardia e l’oculata gestione di un bene prezioso e oggi, fortemente esposto ad un grande rischio di depauperamento delle riserve, come l’acqua e l’obiettivo di far crescere la consapevolezza di un uso oculato e sempre più responsabile dell’acqua, negli utenti finali, i cittadini di oggi ma soprattutto quelli di domani. Le casette dell’acqua vanno proprio in questa direzione.

Altro elemento che conferma la bontà nella scelta del soggetto unico completamente pubblico sta nella calibrazione della tariffa: infatti anche se nel prossimo quadriennio ci saranno aumenti, la stessa, si attesterà sotto la media europea. Fancesca Pontiggia, responsabile ambiente della segreterai provinciale del Partito Democratico, commenta in una nota diffusa alla stampa locale: “Dobbiamo pensare che ATO che governa e regola il servizio idrico integrato nella nostra Provincia, insieme al gestore unico, con sforzi imponenti, sta fornendo ai cittadini, un’acqua, potabile, più controllata di quella in bottiglia e sempre più buona, al costo di meno di 1 centesimo di euro per litro. Per capire meglio l’importanza del servizio idrico cremonese dobbiamo fare il confronto tra l’acqua che compriamo al supermercato e quella che scende dai nostri rubinetti: l’acqua in bottiglie di plastica, al consumatore finale, costa mediamente 1 € per litro, l’acqua del rubinetto di casa, costa al cittadino circa 2 € per 1000 litri. Considerando, inoltre, che con l’acquisto dell’acqua della bottiglia aumentiamo l’inquinamento generato dal trasporto e dallo smaltimento della plastica e non paghiamo la manutenzione della rete fognaria e la depurazione, la diversità di costi (anche ambientali) e di servizio è schiacciante. Questi fattori vengano tenuti ben presenti quando si tende a bistrattare i servizi pubblici in termini di qualità, efficienza e vicinanza ai cittadini. Si sappia – sottolinea Pontiggia – che un servizio completamente pubblico così fondamentale come la distribuzione dell’acqua e la sua depurazione, può essere gestito in modo virtuoso anche e soprattutto da un gestore completamente pubblico, a significare che non è vero che la privatizzazione è la soluzione a tutti i problemi”.

Anche il segretario provinciale Vittore Soldo esprime la propria soddisfazione: “L’importanza del gestore pubblico afferma e porta avanti i principi di equità e tenuta sociale: lo abbiamo visto con l’acqua pubblica e lo vediamo ancora meglio nel campo della sanità, soprattutto da quando abbiamo iniziato a confrontarci con il Covid così come li si dovrebbe vedere nell’istruzione. Il nostro ringraziamento va a Stefano Belli Franzini, Presidente dell’ATO, così come al Consiglio di Amministrazione e alla struttura tecnica dell’ente d’ambito che sta ancora di più dimostrando quanto sia importante governare i processi. Grande ringraziamento va anche alla società Padania Acque, ad Alessandro Lanfranchi, per la sua opera di gestione oculata e per la sua capacità di relazione con i sindaci, al presidente Claudio Bodini per la sua campagna di promozione dell’acqua pubblica, alla struttura e ai suoi organismi dirigenti per l’importanza e la bontà del lavoro svolto. Un grande ringraziamento, va infine, a tutti i sindaci che credono e partecipano a questo grande presidio di equità e vicinanza al cittadino che è la gestione e la distribuzione dell’acqua…pubblica! L’acqua è un bene comune universale, un diritto fondamentale – conclude Soldo – che tutti dobbiamo preservare. Tutelare la risorsa idrica aiuta a migliorare l’ambiente e tutti ci dobbiamo impegnare di più”.

Next Generation EU, Piloni (PD): “Un’opportunità unica per i nostri territori”

Il prolungamento della linea 3 della metropolitana milanese da San Donato a Paullo per l’area cremasca, l’elettrificazione della Brescia-Parma per il casalasco e il potenziamento del porto fluviale e navigabilità del fiume Po per l’area cremonese e la città di Cremona. Sono questi i tre progetti che per il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni potrebbero rientrare tra quelli da finanziare con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cioè il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito e predisposto dal Governo nell’ambito del Recovery Fund.

“Le risorse europee del piano Next Generation Eu rappresentano un’opportunità unica per i nostri territori, un’occasione per rilanciare e potenziare le infrastrutture, anche in provincia di Cremona. È quindi opportuno che tutti gli attori principali del mondo istituzionale, politico, economico e sociale possano condividere, a livello locale, alcuni progetti-chiave per far sì che i fondi europei possano costituire un investimento positivo e lungimirante per i nostri territori” sostiene Piloni in una nota che ha inviato nei giorni scorsi a tutti gli amministratori locali, ai parlamentari, alle categorie economiche, ai sindacati, alle associazioni, agli ordini professionali, ai pendolari, all’Aipo, l’agenzia interregionale per il fiume Po. “Si tratta di investimenti che, nella logica del ‘Green New Deal’, puntano alla decarbonizzazione nel settore dei trasporti e a garantire infrastrutture più funzionali e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale – spiega il consigliere PD – ma ingenti risorse sono state liberate per intervenire in modo strutturale anche nel sistema sociosanitario che ha bisogno di essere rafforzato, anche in chiave sociale ed economica. Ed è proprio in quest’ottica che le risorse europee possono e devono diventare un’opportunità che ciascun territorio deve poter tradurre”.

Ed è proprio da queste premesse che hanno origine i tre progetti che Piloni vuole condividere con le realtà del suo territorio. “Si tratta di tre proposte specifiche per ciascun territorio della nostra provincia – sottolinea – finalizzate a concretizzare gli obiettivi del PNRR su scala provinciale, mettendo al centro le necessità infrastrutturali della nostra provincia che, come ha evidenziato l’importante lavoro del MasterPlan 3C promosso dall’associazione industriali e che ha ottenuto il contributo di tutte le associazioni di categoria, vede la nostra provincia in terzultima posizione tra le Province lombarde con un gap del 60% rispetto alla media regionale. Non ho la presunzione di pensare che queste tre proposte possano essere risolutive né definitive anche perché, come sappiamo, il nostro territorio ha diverse altre esigenze, ma l’intento è quello di condividere tre progetti specifici con la classe dirigente della nostra provincia e trovare il modo di farlo riprendendo lo spirito che fu del Patto dello Sviluppo tra il 2004 e il 2009, quando si riuscì a trasformare queste tematiche in progetti veri e propri che furono inseriti anche in atti amministrativi, ma che poi, per mancanza di risorse, non furono più portati avanti. Progetti che potrebbero dare una risposta importante per superare il gap infrastrutturale, migliorare la mobilità e puntare alla decarbonizzazione del trasporto pubblico e privato, che ricordo essere tra gli obiettivi più importanti del piano Next Generation Eu” conclude Piloni.

Luca Burgazzi confermato nel ruolo di segretario cittadino

Martedì 15 dicembre si è riunita la direzione cittadina del Partito Democratico di Cremona. All’ordine del giorno, fra gli altri argomenti, il chiarimento sulla dirigenza del partito in città. Nel corso dell’incontro, che si è tenuto ovviamente a distanza in video-conferenza e che ha visto la partecipazione della quasi totalità dei componenti della direzione, il segretario cittadino Luca Burgazzi, su esplicita richiesta unanime dei presenti, ha confermato la propria disponibilità a continuare a mantenere il proprio incarico in seno al partito con l’impegno ad intensificare le occasioni di discussione e condivisione con iscritti e militanti sui temi che riguardano il presente ed il futuro della città e che sono nell’agenda dell’amministrazione Galimberti.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita da più parti la soddisfazione per l’operato della stessa amministrazione comunale che, messa di fronte alle grandi criticità che la pandemia in atto l’ha costretta ad affrontare, ha operato e sta operando con grande attenzione e perspicacia. In pieno accordo è stato assunto l’impegno, da parte di tutti, ad essere ancora più presenti, come partito, fra i cittadini di Cremona e del suo circondario per meglio comprenderne problemi, istanze ed esigenze non solo rispetto alla gestione della pandemia, ma anche per la prospettiva futura di città e territorio.