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Infrastrutture: serve un patto per il territorio tra la Regione e il Sud-Lombardia

Un patto per il territorio è quello che serve a Cremona e al Sud Lombardia. Per questo il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni, insieme alla collega mantovana Antonella Forattini, presenterà un ordine del giorno al bilancio chiedendo alla Regione Lombardia di impegnarsi per contribuire a costruire una strategia sulle infrastrutture del Sud Lombardia. “L’incontro di martedì scorso sul progetto dell’autostrada Cremona-Mantova, da anni sui tavoli della Regione, ha dimostrato che i nostri territori sono compatti nel chiedere risposte alla Regione attraverso la definizione di tempi certi e risorse – dice Piloni – Tempi e risorse su cui la Regione si è espressa: per l’autostrada Cremona-Mantova i soldi ci sono e in 5 anni i lavori potrebbero partire. Bene hanno fatto, il Presidente Viola e il Sindaco Galimberti, a chiedere a Fontana certezze e garanzie sulle tempistiche, ottenendo la convocazione di un nuovo incontro che è stato fissato per il prossimo 22 gennaio a Milano e che dovrà quindi certificare questi impegni. Alcuni di questi impegni potrebbero già essere presi in considerazione dalla Regione durante la discussione del bilancio che affronteremo in aula la prossima settimana”.

Ma la questione infrastrutturale, per Piloni, non può esaurirsi sulla Cremona-Mantova. “Sempre su gomma – spiega il consigliere regionale –  serve insistere sui ponti, da Casalmaggiore a Spino d’Adda, sul raddoppio della Paullese, sulla gronda di Casalmaggiore e sulla riqualificazione della ex Bergamina. Per quanto riguarda il ferro, invece, servono certezze sui tempi per il raddoppio della linea ferroviaria Cremona-Mantova, i cui lavori prevedono l’abbattimento dei passaggi a livello. Il raddoppio della Cremona-Brescia e l’elettrificazione della Parma-Brescia, così come gli interventi sulla Cremona-Treviglio per la quale torno a chiedere alla Regione di prevedere un treno diretto ogni ora da Crema a Milano. Per tutto questo, dobbiamo fare gioco di squadra con la Regione nei confronti di Rfi e del Governo, affinché mantengano gli impegni presi. Ma il sistema ferroviario riguarda anche il materiale rotabile, e su questo il ruolo decisivo è della Regione”.

Tutti questi interventi, sui quali l’amministrazione Galimberti ha sempre tenuto alta l’attenzione, devono continuare ad essere prioritari e, mi auguro, anche sostenuti da tutte le forze politiche. Lo sviluppo e il futuro dei nostri territori viaggia però anche su acqua – spiega Piloni – la riqualificazione del Po e il collegamento tra il porto di Cremona e quello di Mantova è un intervento necessario per sviluppare il trasporto delle merci verso l’Adriatico. Una prospettiva strategica a cui non possiamo rinunciare e per la quale ho chiesto alla Regione un contributo a bilancio per interventi di dragaggio. Una prospettiva che trova già una solida base nel lavoro portato avanti dal Comune sul contratto di fiume. Alla luce di tutto questo, risulta chiara la necessità di un Patto per il territorio con la Regione un patto che dia risposte certe circa le opere infrastrutturali che si possono e che si riescono a fare e che non si limiti alla sola autostrada per la quale sono stati presi impegni importanti di cui conosceremo i dettagli, anche tecnici, il prossimo 22 gennaio”.

L’obiettivo è recuperare il tempo perduto, soprattutto dopo che nel 2009 è stato accantonato il Patto per lo sviluppo della provincia di Cremona. Attraverso il lavoro del  tavolo della competitività istituito dalla Provincia e dal Presidente Viola, al quale partecipano anche i sindaci di Cremona, Crema e Casalmaggiore, insieme ai rappresentanti delle categorie e ai consiglieri regionali, il territorio può e deve ritrovare quella sinergia necessaria nel rapporto con la Regione. “Mi fa piacere che anche l’on. Salini sia tornato ultimamente a far sentire la propria voce su questi temi, dopo gli anni non particolarmente brillanti alla guida della Provincia, soprattutto sulle infrastrutture – conclude Piloni – e mi auguro che le sue non rimangano solo dichiarazioni sulla carta, ma che anche lui voglia dare il proprio contributo istituzionale da Bruxelles e, soprattutto, attraverso un contributo politico nella maggioranza di cui fa parte in Regione”.

Infrastrutture, Pizzetti (PD): “Se non ora, quando?”

Si riapre la questione dell’autostrada Cremona-Mantova, il capitolo più dibattuto di una storia infinita che sembrava giunta al capolinea. E invece no. L’incontro tra la Giunta regionale e i vertici di Cremona e Mantova è riuscito a strappare un impegno politico che questa volta dovrà essere onorato. Il deputato cremonese del Partito Democratico Luciano Pizzetti ha così commentato la vicenda: 
“Infrastrutturazione della Lombardia sud, che sia la volta buona? L’incontro svoltosi a Milano tra la Giunta regionale e gli Amministratori di Cremona e Mantova ha riaperto il capitolo dell’autostrada Cremona-Mantova che languiva. Ormai quasi esanime. Come in un film poliziesco, dove chi indaga trova nuove prove per far luce su delitti irrisolti. Lasciare il sud Lombardia privo di adeguate vie di collegamento sarebbe infatti un autentico misfatto. Sociale ed economico. La Regione ha finalmente assunto un impegno politico verso questo territorio. Non potrà più portarci a spasso. Lo dovrà onorare. Noi dobbiamo aiutarla. In modo spontaneo, come a volte si dice. Unendo le forze e gli intendimenti. Perché l’occasione non si può perdere”.

Su questo territorio si stanno concentrando potenziali investimenti/interventi che, se ben coordinati nei soggetti responsabili, possono determinare la svolta che sin qui è mancata. La riqualificazione e il raddoppio selettivo della tratta ferroviaria Mantova-Piadena. Già finanziati. Il passaggio ad ANAS della ex SS 10 nel tratto Cremona-Mantova. In corso. Le risorse aggiuntive che la Regione si è impegnata a rendere disponibili per la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova. In istruttoria. “Tre interventi strategici – prosegue il parlamentare PD – che insistono sul medesimo territorio. Debbono assolutamente interagire. Per abbattere costi economici. Per garantire una migliore sostenibilità ambientale. Nel raddoppio ferroviario può essere ricompresa una parte dei costi per l’abbattimento dei passaggi a livello, alleggerendo così quelli di costruzione dell’autostrada. Il tratto autostradale già in capo a TIBRE può essere a passaggio libero riqualificando selettivamente la ex SS 10 con risorse ANAS. La società Stradivaria realizzerebbe i tratti autostradali di testa e di coda. Esiste già un’ipotesi progettuale elaborata da Centropadane sull’esempio della Tirrenica. Con le moderne tecnologie di rilevazione si potrà percorrere l’intero tratto in continuità. Senza barriere. Dunque, sfruttando le opportunità che si sono aperte e mettendole in rete, potremmo finalmente e in un tempo ragionevole migliorare di molto i collegamenti stradali e ferroviari da e verso Mantova. Realizzando quella parte di dorsale padana che da Milano porta verso il Brennero e l’Adriatico”.

“Servono volontà e determinazione politica. – conclude Pizzetti – Locale, regionale, nazionale. La Regione e il Ministero per le Infrastrutture dovranno fare da player principali. Mettendo attorno allo stesso tavolo i soggetti coinvolti. ANAS, RFI, Stradivaria, Province. Ad ANAS va chiesto ovviamente di farsi carico anche del nuovo ponte Casalmaggiore-Colorno. A RFI di completare l’elettrificazione della tratta ferroviaria Brescia-Parma, considerata tra le peggiori d’Italia. I costi sono importanti ma non impossibili. Soprattutto se spalmati su più soggetti, in un’integrazione progettuale che li abbatte. Un vero cantiere performante. Sarebbe un’utile ricomposizione tra esigenze differenti. Una mediazione tra diversi approcci e visioni. Proficua per il nostro territorio e le nostre comunità. Sarebbe ragionevole approfondirla. Riqualificazione della SS 10 e nuovo modello di autostrada non sono alternativi ma integrativi. La teoria dell’una o l’altra rischia concretamente di portarci verso il nulla. Il presidente Fontana e il ministro Toninelli possono davvero concorrere a rendere praticabile questa opportunità. Se non ora, quando? Poi verrà il tempo del completamento della dorsale padana nel tratto di Paullese tra Cremona e Crema”.

Cremona-Mantova, Piloni e Forattini (PD): “Autostrada in cinque anni”

Dopo le polemiche delle ultime settimane riguardanti la realizzazione dell’autostrada Cremona-Mantova, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha deciso di convocare un tavolo con tutti gli amministratori locali e provinciali, con la Camera di Commercio e tutti gli enti che rappresentano il  mondo delle imprese. Alla riunione erano presenti i presidenti delle province di Cremona e Mantova, Davide Viola e Beniamino Morselli, i sindaci dei due comuni capoluogo, Gianluca Galimberti e Mattia Palazzi, i sindaci di Viadana, Casalmaggiore e Crema e tutti i consiglieri regionali del territorio, tra i quali Matteo Piloni e Antonella Forattini che hanno ribadito in maniera molto chiara e unitaria l’importanza di realizzare questa infrastruttura di cui si parla da ben 16 anni.

“A Regione Lombardia abbiamo chiesto di chiarire una volta per tutte quali saranno i tempi di realizzazione e le risorse disponibili di fronte ai 400 milioni di euro mancanti – hanno dichiarato i consiglieri regionali del Partito Democratico – e oggi la Regione ha garantito di mettere a disposizione le risorse per avviare l’opera entro 5 anni. Di fronte a questi impegni, economici e temporali entrambi i territori si sono manifestati compatti nel ribadire la necessità di questa infrastruttura. Se questa tempistica venisse confermata, anche dopo le ulteriori valutazioni che la Regione si è impegnata a fare, soprattutto dal punto di vista tecnico, l’opera diventa prioritaria”.

“Inoltre, è stato comunicato che dal prossimo febbraio la SS10 passerà ad Anas che dunque – sottolineano Piloni e Forattini – diventerà un importante interlocutore, insieme a RFI che sulla linea dovrà realizzare interventi di raddoppio dei binari e di soppressione di alcuni passaggi a livello, opere anch’esse fondamentali per il territorio. Con l’occasione abbiamo ribadito anche le altre necessità infrastrutturali del territorio, tra cui lo stato dei ponti sul Po, il completamento della Paullese, il sistema ferroviario e quello portuale che coinvolgono le due province. Ora non ci resta che attendere i dettagli che ci auguriamo saranno condivisi già nella prossima riunione, prevista per il 22 gennaio 2019, in cui ci attendiamo risposte definitive”.

Luca Burgazzi candidato unitario alla segreteria cittadina PD di Cremona

Con il mese di dicembre si conclude il periodo durante il quale il Partito Democratico cremonese, a tutti i livelli, ha provveduto a rinnovare i suoi organismi dirigenti.  L’ultimo appuntamento previsto riguarda gli iscritti ai circoli della città di Cremona, che saranno chiamati a scegliere il segretario cittadino nelle giornate del 15 e 16 dicembre.

Il candidato unitario alla guida del PD nel capoluogo provinciale è Luca Burgazzi, consigliere comunale e presidente della commissione cultura del Comune di Cremona. Lo stesso Burgazzi, presentando ufficialmente la propria candidatura, ha sottolineato le motivazioni che lo hanno spinto a prendere questa decisione: “Una responsabilità importante per continuare il lavoro svolto dal PD in questi anni a servizio della città. Una responsabilità che però ha la consapevolezza che non possono essere solo i singoli ad essere protagonisti, ma occorre il contributo collettivo di tutti. Nei prossimi anni il PD dovrà essere un luogo di incontro e di proposta politica, un luogo dove rappresentare i bisogni della società cremonese, con particolare attenzione a chi è più in difficoltà. In questo senso porterò avanti il mio impegno da segretario cittadino, senza vuoti protagonismi, ma con la voglia di rappresentare al meglio questa comunità politica”.

Il prossimo appuntamento del percorso congressuale si terrà giovedì 13 dicembre alle ore 21.00 presso la Sala Zanoni (Cremona – Via del Vecchio Passeggio), dove il candidato alla segreteria cittadina presenterà agli iscritti le linee programmatiche. Le votazioni si terranno invece nelle giornate di sabato 15 (dalle ore 9.30 alle 12.30) e domenica 16 dicembre (dalle ore 15.00 alle 19.00) presso la sede PD di Cremona in Via Ippocastani.

Decreto sicurezza: lettera del segretario provinciale Vittore Soldo

In risposta ad un editoriale del direttore del quotidiano “La Provincia” che lo chiamava in causa per non aver risposto alla lettera del Ministro Salvini rispetto al decreto sicurezza, il segretario provinciale del Partito Democratico Vittore Soldo ha inviato una lettera aperta al giornale locale. Nei giorni precedenti una risposta a quanto scritto da Salvini era già arrivata dal deputato PD Luciano Pizzetti e dal sindaco di Crema Stefania Bonaldi.

Vittore Soldo, in una comunicazione a tutti gli iscritti della Provincia di Cremona, ha inoltre precisato la posizione del Partito: “Il Decreto sicurezza, al contrario di quanto proclamato dallo stesso Ministro, innescherà seri problemi di ordine pubblico e aumenterà la percezione ed il reale stato di insicurezza. Questo decreto mina alla base i principi di fiducia e solidarietà reciproca che sono sempre state una delle caratteristiche belle e importanti delle nostre comunità: dobbiamo fare il possibile per non permetterglielo. Il 15 dicembre, in piazza Stradivari a Cremona, la Tavola della Pace, ha organizzato un presidio (il volantino del presidio è allegato alla presente email) che ribadisce l’importanza dei valori di altruismo e solidarietà nei confronti dei più fragili ed in particolare di chi ha subito il dramma delle migrazioni da paesi dove la mancanza di diritti e delle minime condizioni per una vita dignitosa, li ha obbligati ad affrontare un viaggio pericoloso e che li terrà lontani dalle loro famiglie: vi chiedo di partecipare a questo presidio rispettandone lo spirito degli organizzatori e quindi non portando bandiere e simboli di partito. E’ importante e vi chiedo questo sforzo in un momento delicato per la nostra democrazia”.

Ecco la lettera completa di Vittore Soldo indirizzata al direttore del quotidiano “La Provincia”: Lettera Soldo – La Provincia