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Il PD in campo per il Gal Oglio Po. La mozione del consigliere regionale Alloni

Mercoledì sera si è tenuta un’importante riunione dei sindaci cremonesi e casalaschi che fanno parte del Gal Oglio Po.
“Come PD casalasco – dichiara la coordinatrice Serenella Taraschi– sosteniamo convintamente la necessità di salvaguardare il buon funzionamento del Gal e i risultati ottenuti in questi anni, senza per questo mettere in secondo piano la possibilità di aprire il paternariato del nostro Gal al territorio dell’Oltre Po del mantovano
Pur non condividendo la proposta di Regione Lombardia, e di Fava in particolare, di voler azzerare gli assetti dei Gal per poter partecipare al bando regionale per il settore agricoltura, riteniamo percorribile l’ipotesi di unificazione dei Gal.
Un’ipotesi che però non può limitarsi solo ad una questione di “necessità”, bensì ad un’opportunità che porta con sè un’idea di territorio e del suo sviluppo. Spiace notare ancora una volta come le amministrazioni a guida leghista, Casalmaggiore in testa, preferiscano ancora una volta “lavarsi le mani” e piegarsi ai voleri del proprio partito per interessi che non hanno nulla a che vedere con il nostro territorio.
Vadano invece avanti quei sindaci che, invece, vogliono costruire un’idea di sviluppo del Casalasco.”

Anche per questi motivi e per valorizzare l’esperienza dei 16 Gal, è intervenuto il consigliere regionale Agostino Alloni, presentando una mozione in consiglio regionale che pubblichiamo di seguito:
Mozione – PSR 2014-2020 Misura 19 – Sostegno e valorizzazione esperienze GAL

La lettera del segretario Piloni agli iscritti, a due anni dal mandato.

Cari compagni, cari amici,

il 27 ottobre di due anni fa mi avete affidato l’incarico di segretario provinciale.
Ebbene si, sono già passati due anni. E nello stesso tempo anche due governi, due segretari
nazionali e due presidenti della Repubblica.
Questo solo per sottolineare che in due anni di vita “politica”, sono ormai molti i cambiamenti così
come la velocità nel farla.

Eppure mi piace ancora pensare alla frase di quel mio amico che diceva:” Dobbiamo riappropriarci
dei tempi lunghi.”

Una frase che forse non va di moda, di questi tempi. Ma che porta con sé un’idea di Politica.
Quella Politica caratterizzata dalla fatica nel costruire e immaginare una società diversa e migliore.
Nonostante la frenesia della quotidianità, il tempo che stiamo attraversando ci consegna una
responsabilità che riporta al “pensiero”. L’occasione della Riforma Delrio e del titolo V della
Costituzione ci consegna l’ooportunità di ridisegnare lo Stato, il Paese, e le loro funzioni. Ci
consente di immaginare il futuro dei nostri territori, oltre i confini che conosciamo ed entro i quali
siamo abituati a muoverci. E forse sta proprio qui la difficoltà: perdere la certezza dell’abitudine.
In questa Riforma, per me la più importante dell’azione riformatrice del Governo e del PD, sta la
nostra idea di Stato, di Paese e di territorio. Un’idea che deve vedere i territori protagonisti, e che
deve vederci impegnati in prima persona.

Proprio con questo spirito abbiamo lavorato fin da subito per organizzare la nostra federazione in
circondari. Non una questione di forma, ma di sostanza, con l’obiettivo di tornare e far tornare a
discutere, a confrontarci sui tempi, grandi e piccoli che siano. Un modo per stare insieme e
“tenere insieme” la nostra comunità.
Un circondario cremasco storico e già più abituato. Un circondario casalasco che sta riscoprendo la
propria presenza. Un circondario delle terre di Mezzo, per provare ad unire circoli che affrontano
ogni giorno importanti questioni “territoriali”, e una città, Cremona, che ha bisogno di ritrovare un
rapporto con il proprio territorio, oltre le proprie mura.

Mentre i primi tre sono di fatto costituiti, ora dobbiamo trovare l’energia di chiudere il cerchio sul cremonese e riprendere gli incontri apertia ridosso dell’estate. Perché non c’è cosa peggiore di lasciare le cose a metà.
Un’idea di territorio, dunque, che possiamo portare avanti insieme alle tante amministrazioni a
guida Pd che nelle elezioni 2014 abbiamo conquistato, partendo proprio da Cremona.
Un’idea di territorio che passa anche attraverso il futuro dei servizi e che, insieme, stiamo
faticosamente accompagnando. Il dialogo aperto tra Lgh e A2A, la partita dei rifiuti, piuttosto che
quella dell’acqua, sono lì a dimostrare il lavoro fatto in questi due anni, avendo sempre ben
presente la qualità del servizio a vantaggio dei cittadini.

Un’idea di territorio che non può e non deve esimersi da sollevare questioni importanti, come
quella degli accorpamenti dei presidi di Sicurezza, che abbiamo posto anche al Ministro Marianna
Madia contribuendo a rivedere l’impostazione ereditata dalla spendig review del Governo Monti. Il
risparmi non passa solo attraverso la riduzione ragionieristica, bensì attraverso un’accurata
razionalizzazione dei servizi in termini di efficienza. Ed è per questo che sosterremo ogni azione
che avrà come obiettivo proprio l’efficienza.

E poi la Riforma della Sanità della Regione, nella quale come PD Lombardo ci siamo battuti per
mantenere le autonomie di alcuni importanti presidi, come quello di Crema.
Sempre per quanto riguarda la Regione, oggi ci troviamo al fianco degli amministratori per gestire
l’importante partita dei Gal, che interessi che nulla hanno a che vedere con il territorio, rischiano
invece di depotenziare. Non ci spaventano le ipotesi di unire i Gal, anzi.
Ma questo non può limitarsi solo ad una questione di “necessità”. Al contrario dev’essere
un’opportunità che porta con sè un’idea di territorio e del suo sviluppo.

Poi ancora l’idea di sviluppo. Oggi sul tavolo è tornato con forza il tema del polo produttivo di
Tencara, conosciuto da tutti tranne che da Maroni. Quest’ipotesi è ancora attuale, nonostante il
tempo perso. E se ci crediamo, dobbiamo puntare su questo progetto affinchè sia il progetto di
sviluppo del nostro territorio. Con questa idea ci muoveremo nei prossimi giorni insieme a
Comune di Cremona e Provincia nei vari incontri previsti per riportare Tencara al centro
dell’agenda.

Questi sono solo alcune delle tante partite sul tavolo, e che ogni giorno ci vedono impegnati sul
territorio. Partite che hanno bisogno di preparazione, di competenza, di coinvolgimento. Solo un
partito forte, radicato e organizzato può dare il proprio contributo. Ed è per questo che dobbiamo
continuare a lavorare anche negli organismi regionali e nazionali per chiedere e contribuire nella
costruzione di un partito forte e aperto, inclusivo e deciso, che accompagni anche nei territori i
risultati del Governo Renzi e la spinta riformatrice in atto attesa da molti anni.

So bene che in molti di noi ci sono dubbi, perplessità, criticità rispetto al momento che stiamo
attraversando soprattutto in merito ad alcune scelte e modalità del segretario nazionale.

Se entriamo nel merito, poi, di alcuni provvedimenti, vedremmo chiaramente il compromesso nel
rapporto con la compagine di Governo: dal tetto dei 3mila euro per il pagamento con il contante,
piuttosto che il rinvio delle Unioni Civili.

E’ però innegabile che la forza delle Riforme che si stanno attuando non ha precedenti, e sono
convinto che a questo Paese serviva una scossa, uno scatto d’orgoglio. La prova di Expo è lì a
testimoniarlo.

Dopo due anni, sono oggi più consapevole delle difficoltà attraversate, ma ancor di più lo sono di
fronte alle sfide che abbiamo davanti, e che dipendono da noi. Da ciascuno di noi. Sfide che
possiamo vincere se recuperiamo quel senso di comunità, oggi sbiadito, che conosciamo bene.

Un forte abbraccio

Matteo Piloni – segretario provinciale PD cremona

Legge sul cibo. ALLONI (PD): “EREDITÀ DI EXPO: DIFFONDIAMO LE BUONE PRATICHE TRA I CITTADINI LOMBARDI”

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi, martedì 27 ottobre 2015, all’unanimità, la legge di riconoscimento, tutela e promozione del diritto al cibo. “Può essere considerato un semplice elenco di buoni propositi, ma messi in pratica uno per uno possono produrre un cambio di marcia nell’approccio al tema cibo nella stessa attività legislativa di Regione Lombardia”, spiega Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd.

“Parlare di lotta alla povertà e di diritto al cibo per coloro che vivono in Lombardia significa anche riprendere in mano provvedimenti abbandonati come quello sul micro credito o affrontare in modo diverso discussioni come quella che stiamo per trattare sul reddito di cittadinanza – prosegue Alloni –. Ma, poi, penso al diverso modo di produrre cibo di qualità, di garantire l’eliminazione dello spreco e un certo stile di vita. L’importante è che questa legge diventi una vera e propria manifestazione di volontà e che abbia un riflesso esterno per far conoscere ai lombardi quanto si intende fare. Insomma, i buoni propositi per diventare buone leggi devono assicurare uno stretto contatto con la realtà e con i cittadini”.

E i dati parlano chiaro, in questo senso, aggiunge il consigliere Pd: “Nel mondo, ogni anno, ci sono 1,3 miliardi di tonnellate di cibo sprecati che potrebbero essere sufficienti per sfamare 4 volte gli 805 milioni di persone al di sotto della soglia di nutrizione. Anche la Lombardia è una realtà sulla quale bisognerebbe riflettere: noi attribuiamo lo spreco alle filiere industriali, ma più della metà è all’interno dei nostri frigoriferi. Sono necessari cambiamenti culturali e nella vita quotidiana di tutti i cittadini. Le istituzioni in questo hanno un ruolo fondamentale. Incentiviamo, dunque, le buone pratiche, come le mense dei poveri, il banco alimentare o il refettorio ambrosiano che ha sfamato i poveri con le eccedenze di Expo. La legge ora lo permette: non ostacoliamo, diffondiamo e incentiviamo il più possibile”.

Una legge che ha ancora più significato in questi giorni, dice Alloni: “All’avvio di Expo abbiamo approvato il provvedimento sul commercio equo e solidale. Alla conclusione diamo il via libera alla norma contro lo spreco di cibo: gli strumenti, dunque, ci sono, facciamo in modo che l’eredità dell’esposizione non venga persa, ma continui anche dopo questi sei mesi”.

Trenord, Alloni(PD): “I disservizi quotidiani provocano un effetto domino. Colpiti pendolari e società autoguidovie” Inviata lettera a Farisè e Sorte

“Ancora una volta il sistema di trasporto pubblico ferroviario a Crema ha toppato. L’effetto domino ha finito per colpire ancora una volta l’utente con le mani legate di fronte all’inefficienza della gestione Trenord”. Con queste parole interviene il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni in merito a quanto accaduto stamattina e denunciato dalla stessa società Autoguidovie. “Questa mattina sono stati soppressi due treni diretti a Milano nell’ora di punta, quella tra le 7 e le 8 – spiega Alloni – la mancata comunicazione tra l’azienda regionale e quella di autotrasporto ha fatto sì che gran parte dei pendolari, riversatisi sui pullman sostitutivi calibrati, però, su un numero massimo di 900 passeggeri, sono rimasti a terra per l’eccessivo affollamento. Una situazione che si sarebbe potuta evitare se solo Trenord avesse comunicato per tempo, anche qualche minuto prima della partenza, il fermo dei treni. Sono problemi all’ordine del giorno e sistematicamente denunciati all’assessore regionale alla Mobilità Sorte ma senza sortire alcun effetto come la quotidianità dimostra”.
Il consigliere Alloni ha nuovamente scritto all’amministratore delegato di Trenord Cinzia Farisè e all’assessore Sorte per incalzarli sui gravi disservizi che comportano gravi danni sia all’utenza che alla società di autotrasporto. Inoltre si chiede conto del perché due treni, il n.2099 che collega Milano Centrale con Verona e il n. 10487 in partenza da Milano Garibaldi per Cremona, partono ogni giorno in ritardo con l’aggravante che il primo fa perdere perennemente la coincidenza di Treviglio ai pendolari del cremasco e del cremonese.

Protesta Immigrati. Solidarietà e vicinanza alla Caritas Cremonese dal PD.

Il PD Cremonese esprime massima solidarietà, vicinanza e sostegno a tutta la Caritas Cremonese e alle altre realtà che si stanno occupando degli immigrati e dei richiedenti asilo presenti sul nostro territorio, per l’impegno e la dedizione profusi nel lavoro di grande valore sociale che svolgono ogni giorno.

Nonostante le crescenti difficoltà ed i momenti di tensione, la realtà della Casa dell’Accoglienza si riconferma un luogo gestito con grande capacità e serietà, centrato sui problemi reali e contingenti delle persone che accoglie, un luogo che rappresenta per la nostra città un baluardo di civiltà e di umanità, dove le persone vengono aiutate con grande professionalità e senza pregiudizi di sorta ma per il semplice fatto di essere persone che necessitano aiuto.
Il Partito Democratico, come già espresso in svariate occasioni e comunicazioni, non sottovaluta le criticità legate alle forti ondate migratorie che si stanno riversando sull’Italia e sull’Europa tutta ma, come per tutti i fenomeni di dimensione globale ed epocale, è consapevole di come tali dinamiche vadano gestite e governate, con razionalità ed umanità e rifuggendo categoricamente da metodi di facile populismo o da strumentalizzazioni di persone in difficoltà o di situazioni complesse.
Infine, chi cede ad atteggiamenti catastrofisti, di minaccia e tendenziosi, non è di alcun aiuto nella gestione di dinamiche complesse come quelle attuali, dinamiche all’interno delle quali i cambiamenti sociali, anche di portata mondiale, già ora ma sempre si più nei mesi e anni a venire influenzeranno inevitabilmente l’assetto della nostra convivenza che, ancor più di prima, dovrà essere civile.

Come Pd siamo impegnati al fianco degli amministratori nel gestire questa importante situazione, e proprio venerdì 23 ottobre alle 21 si terrà un’assemblea provinciale dedicata proprio a questo tema.

Francesca Baldini Segreteria Cittadina Partito Democratico Cremona