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Territorio: con la nuova legge regionale si rischia una colata di cemento nelle campagne lombarde

Un articolo del progetto di legge regionale sulla rigenerazione urbana rischia di dare il via libera a grandi colate di cemento nelle zone agricole della Lombardia. A denunciarlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni che questa mattina, durante la seduta della commissione territorio del Consiglio regionale, ha sollevato la questione relativa ad un articolo della proposta di legge della giunta regionale, che avrebbe come scopo la riduzione del consumo di suolo e il recupero delle aree e del patrimonio edilizio. Tra le aree da recuperare ci sono anche le cascine, le stalle e i capannoni agricoli che costellano le campagne lombarde ma non solo, perché spesso sono state nel tempo inglobate dagli abitati.

Se passasse la nuova norma, potrebbe bastare che gli edifici rurali fossero non utilizzati da soli tre anni perché li si possa destinare ad altri usi diversi da quello agricolo. Con un premio: si potrebbero ampliare fino al 20%. “Quando la Lega e Forza Italia parlano di stop al consumo di suolo e di rigenerazione urbana c’è sempre qualche inghippo nascosto tra le righe – dichiara Piloni -. Questa norma è in evidente contrasto con l’azzeramento del consumo di suolo, in quanto sarà possibile trasformare un rudere all’interno di un’area agricola in un complesso di villette a schiera o in una palazzina. Questo porterà strade, servizi, altre lottizzazioni e quindi altro cemento. Un conto è il recupero del patrimonio storico esistente rappresentato anche da tante cascine, un altro è invitare a cementificare le campagne e dismettere le attività agricole. Con una mano Fontana e la Lega parlano di difendere il nostro territorio e le nostre aziende agricole e con l’altra vogliono portare il cemento nel cuore della campagna. Così è inaccettabile”.

Per amore dell’Italia: dal 3 al 6 ottobre mobilitazione nazionale del Partito Democratico

Il Partito Democratico ha indetto una grande mobilitazione nazionale per il prossimo week end (dal 3 al 6 ottobre 2019), invitando tutte le federazioni e i circoli ad organizzare iniziative per incontrare, ascoltare e confrontarsi con iscritti, militanti e simpatizzanti e rilanciare la campagna di tesseramento. In questo momento è necessario mandare un segnale chiaro al Paese e a chi guarda al PD come mezzo e strumento importante di tenuta democratica e solidarietà umana verso i fenomeni e le grandi emergenze che si sono manifestate e che condizioneranno pesantemente le nuove generazioni. Il segnale che sarà importante mandare è che il Partito Democratico si è rimesso in moto: non senza sofferenze e lacerazioni si è fatto carico di rimettere l’Italia sui binari di una crescita sostenibile, a misura d’uomo.

Il segretario provinciale PD Vittore Soldo ha inviato una lettera ai segretari di circolo della Federazione di Cremona, dove ha comunicato le motivazioni e gli obiettivi di questa grande mobilitazione: “Ci stiamo rimettendo in ascolto dei tanti mondi che si sono sentiti trascurati anche da noi: sarà un processo lungo e delicato ma bisogna ricominciare a rimettersi in fase con il Paese, soprattutto con chi vive una condizione di fragilità e isolamento, siano le famiglie più povere o quegli imprenditori che faticano a resistere agli effetti a medio-lungo termine della crisi economica e agli effetti negativi della globalizzazione. Mettiamoci nello spirito di raccogliere stimoli, critiche e suggerimenti: incontriamo le persone e parliamo con loro”.

Questa iniziativa – prosegue Soldo – sarà anche il momento per portare avanti e promuovere il tesseramento al Partito Democratico: consolidare e allargare la nostra comunità deve essere un obiettivo di tutti i corpi sociale che credono negli ideali alla base della propria organizzazione. Ci incontreremo sulla strada o nei circoli, magari anche durante i giorni di questa mobilitazione: dimostriamo che la politica si fa ancora e soprattutto tra la gente e non dietro una tastiera o pagando consulenti di immagine. Siamo un grande popolo: rimettiamoci in cammino!”

Ecco tutte le iniziative organizzate in Provincia di Cremona: Mobilitazione PD 3/6 Ottobre 2019 – Circoli Cremona

Referendum su legge elettorale, Piloni (PD): “Le istituzioni non possono essere usate per questioni di parte”

Le opposizioni in Consiglio regionale della Lombardia hanno abbandonato l’aula per protesta contro lo svilimento dell’istituzione regionale, costretta ad approvare in fretta e furia la richiesta di referendum sulla legge elettorale nazionale, dopo il diktat lanciato da Matteo Salvini dal palco di Pontida il 15 settembre. Dopo la bocciatura da parte della maggioranza di centrodestra di due questioni pregiudiziali, basate sull’incostituzionalità del quesito, e di una questione sospensiva, Pd, M5S, Lombardi Civici Europeisti e +Europa hanno lasciato l’aula in polemica con la maggioranza, dopo aver mostrato cartelli con la scritta “Il Consiglio regionale non è via Bellerio”, la via di Milano dove la Lega ha la propria sede nazionale.

“Lega e alleati, che hanno sempre negato il carattere di urgenza alle questioni da noi poste più volte negli ultimi mesi in merito a sanità, morti sul lavoro, occupazione e clima, – commenta il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni – oggi hanno convocato un consiglio regionale straordinario perché hanno ritenuto invece molto urgente votare la proposta di un referendum per abrogare l’attuale legge elettorale. Avrebbero potuto raccogliere le firme dei cittadini, nelle piazze che conoscono tanto bene, invece di usare le istituzioni a proprio uso e consumo. Hanno voluto trasformare il Consiglio regionale in una succursale della sede della Lega, negando ogni dibattito e approfondimento su un tema che riguarda la democrazia, agendo sotto il diktat di Salvini e questo è francamente intollerabile se vogliono svilire l’istituzione lo faranno da soli, senza di noi. È una questione di rispetto della Regione e di chi essa rappresenta, non di maggioritario sì o maggioritario no, su cui il Parlamento avrà modo di discutere in modo serio e approfondito nei prossimi mesi”.

Convocata l’Assemblea provinciale PD per lunedì 30 settembre

L’assemblea provinciale del Partito Democratico è convocata per lunedì 30 settembre 2019 alle ore 21,00 presso la Sala IAL in via Dante 121 a Cremona, con il seguente ordine del giorno:

·  Situazione politica nazionale e possibili ripercussioni a livello locale;

· Riorganizzazione della politica sul territorio (circondari, ambiti e subambiti);

·  Discussione e confronto sul tema delle infrastrutture in Provincia di Cremona;

·  Varie ed eventuali.

Renzi abbandona il PD, Zingaretti “Ci dispiace ma ora guardiamo avanti”. Canale: “A fianco del nostro segretario, mettiamoci la faccia”

Dopo l’annuncio della fuoriuscita dal Pd di Matteo Renzi per fondare un nuovo partito (Italia Viva), il segretario Nicola Zingaretti ha richiamato i suoi a “guardare al futuro”. Immediate sono state le reazioni anche a livello locale dove Santo Canale, coordinatore del movimento pro Zingaretti durante le primarie ed ora suo referente sul territorio, ha diffuso una lettera a sostegno del segretario Dem, invitando tutti gli scritti ed i simpatizzanti del Pd a rimanere a fianco di Zingaretti per portare il partito nel futuro.

Richiamando il risultato del partito nelle scorse amministrative (maggio 2019) dove sono stati premiati dal voto molti amministratori del Pd o di liste civiche ad esso collegate, Canale chiede di non sprecare questo patrimonio e di “metterci la faccia”. Nonostante la lettera sia stata diffusa da meno di 24 ore, inizia già a raccogliere le prime adesioni da tutta la provincia tra le quali spiccano alcuni “big”: insieme a Santo Canale, gli assessori Maura Ruggeri, Luca Burgazzi e Simona Pasquali, la sindaca di Crema Stefania Bonaldi, l’ex consigliere regionale Agostino Alloni e la presidente dell’Assemblea Provinciale Mariella Laudadio e i consiglieri comunali dem Fabiola Barcellari e Nicola Pini.

Di seguito l’elenco dei primi firmatari:

ALLONI AGOSTINO
BANDERA ANNA 
BARCELLARI FABIOLA
BERNOCCHI UMBERTO
BERTOLI GIANNI
BONALDI STEFANIA
BONANOMI  MASSIMO
BULLA VOJSAVA 
BURGAZZI LUCA
CANALE SANTO
CANEVARI BRUNO
CANTARINI NICOLA 
CANTONI ANDREA
CAPOANI FEDERICO
CAPPELLINI ALBERTO
COLLA ANDREA
DAINA MARIO
DIAZ DANIELA 
DUSI CARLO 
FERRARI ALCESTE
FILIPPINI MAURIZIO 
FRAZZEI DONATELLA
GALBIATI ENZO
GALLI MARCO
GIGLIOBIANCO GIUSEPPE
GIUDICI BRUNO
GOTTARDI SILVANO
GRAZIOLI DONATELLA
GUARNERI ALFREDO
LANA LUCIA 
LAUDADIO MARIELLA
MAESTRELLI MATTEO
MAINARDI NEVIO
MAINARDI NICOLÒ
MAIOLI MARZIA
MANIFESTI ENRICO
MIGLIOLI ANNAMARIA
MONDONICO ROSOLINO
MUSSI MARIASILVIA
OTTOBONI GIORGIO
PASQUALI SIMONA
PEDRABISSI DAVIDE 
PILONI MANUELA
PINI NICOLA
POLI MARIA GIOVANNA
RAMPI GIORGIO
REBESSI CLAUDIO
RIVAROLI VELLEDA
ROSSI GIOVANNI
RUGGERI MAURA 
SAVAZZI GRETA
SCALMANI TEODORO
SCOTTI ELISABETTA
SPINETTA CLAUDIA FRANCESCA
STORTI GIAN CARLO 
TUPONE ENRICO
VACCHELLI GIOVANNI
VALCARENGHI LUCIANO
VENTURA ANNALISA
ZANGRANDI ANTONELLA
ZIGLIOLI ALFREDO