L’ASL DI CREMONA TAGLIA SUI PRELIEVI DEL SANGUE A DOMICILIO. ALLONI (PD) ANNUNCIA INTERROGAZIONE IN REGIONE: “COLPITI I PIÙ DEBOLI, QUELLA DECISIONE VA RITIRATA”

Dal primo di maggio niente più prelievi del sangue a domicilio per i cittadini della provincia di Cremona. Non importa se anziani, cronici e con difficoltà conclamate. Lo ha deciso l’Asl provinciale e lo ha comunicato con una circolare a tutti i medici di base: cambiano le regole, avranno diritto a questo servizio, ormai trattato come fosse un privilegio, solo una ristrettissima categoria di pazienti ben definiti, che devono essere al contempo invalidi al 100%, con accompagnamento e infermi. La circolare non lascia dubbi: i pazienti devono essere malati terminali, tali per cui lo spostamento ne mette a rischio la vita, oppure attaccati a macchinari che non possono essere spostati. Per tutti gli altri, anche se anziani, disabili, seriamente malati, non rimane altro che attrezzarsi e andare a fare la coda all’ambulatorio.
Molto duro il commento del Consigliere regionale del Pd Agostino Alloni, che annuncia un’interrogazione in Regione: “L’Asl di Cremona – dichiara – ha deciso di fare economia su persone che hanno gravi difficoltà. E non stiamo parlando di migliaia di privilegiati, ma di un numero limitato di soggetti che hanno un problema importante. Porto l’esempio reale di un anziano di quasi novant’anni, con tre protesi, cardiopatico, in terapia anticoagulante orale e quindi sottoposto a continui controlli, con l’esenzione riconosciuta con validità illimitata. Questa persona dovrà farsi portare all’ambulatorio a fare la coda come se nulla fosse. È una grave ingiustizia, quella decisione deve essere ritirata. Non si risparmia sulla pelle di queste persone!”.

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