Galimberti nuovo sindaco di Cremona. Piloni: ”Ora si apre una nuova stagione per l’intero territorio provinciale”

Con la vittoria di Gianluca Galimberti a Cremona il centrosinistra e soprattutto il PD hanno la responsabilità più grande di guida dell’intero territorio provinciale.
Una responsabilità che nasce dal desiderio di cambiamento emerso dal voto del 25 maggio e conclusosi con il ballottaggio di ieri.
Una responsabilità che è stata affidata a chi ha saputo intercettare il desiderio di cambiamento proiettandolo in una visione di territorio e di priorità, come ha saputo fare Galimberti a Cremona.
Una vittoria di un progetto politico ambizioso e per nulla scontato.
Adesso c’è la possibilità reale che una nuova classe dirigente si affacci alla politica dimostrando di essere in grado di guidare i nostri territori e proiettando l’intera provincia in avanti, affrontando la crisi occupazionale, rilanciando il tessuto produttivo, e chiudendo alcune importanti partite strategiche, come il servizio idrico e il futuro dei rifiuti, passando dalla straordinaria occasione dell’Expo 2015.

Si tratta di partite importanti, che devono vedere le amministrazioni dei principali comuni lavorare in sinergia, come mai è stato fatto in passato.

Una classe dirigente che dovrà dimostrare coesione, serietà e determinazione, perché solo in questo modo faremo la nostra parte per dare seguito e concretezza al voto del 25 maggio scorso.
Un voto che si è compiuto con il risultato di Cremona ai quali va aggiunto quello di Bergamo e di Pavia, e che apre un nuovo scenario in Lombardia.

Una responsabiltà che il Pd fa sua, e che sapremo affrontare con serietà, determinazione ed entusiasmo. Le stesse caratteristiche che ci hanno visto lavorare in questi mesi e che saranno il tratto distintivo del nostro impegno a favore del territorio tutto.
Non nascondo tuttavia l’amarezza per il risultato di Casalmaggiore, un Comune importante che ha affrontato per la prima volta nella sua storia il ballottaggio e che ha visto perdere, per una manciata di voti, la buona amministrazione di Claudio Silla consegnando il comune ad un esponente della Lega Nord.
Un risultato riconducibile a questioni che sanno molto poco di politica ma che ci obbligano ad un ragionamento, in quel territorio, sulla necessaria ricostruzione della presenza del PD.

Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona

Cremona, 9 giugno 2014

Cremona. Piazza Roma stracolma per l’incontro tra Galimberti e il ministro Boschi: “Una sola voce in Europa sul patto di stabilità”

“Vorrei porre all’attenzione del ministro la questione del patto di stabilità. Serve una sola voce, comuni e Roma, che chieda all’Europa un rigore che però non uccida’. Così il candidato sindaco Gianluca Galimberti in una piazza Roma gremita per l’incontro con il ministro Maria Elena Boschi, a Cremona per la chiusura della campagna elettorale in vista del ballottaggio di domenica 8 giugno. Sul palco, come moderatori, i giornalisti Simone Bacchetta di Cremona 1 e Gilberto Bazoli del quotidiano La Provincia. Ad aprire il momento il segretario del Pd in regione Alessandro Alfieri. “Siamo accanto a Gianluca in questa sfida – ha detto Alfieri – Questa è stata una campagna elettorale positiva condotta sui contenuti e con una prospettiva che va oltre la città”.

“Il 45,81% ottenuto a Cremona dal centrosinistra – ha esordito il ministro Boschi – è stato importante. Ora è importante consolidarlo domenica, riconvenendo le persone ad andare a votare. Un risultato grande che, come quello di Gianluca e come quello del Pd in Europa, è un segnale positivo e carica di responsabilità. E’ segno di fiducia, ma è un bonus limitato: a Roma, come nei comuni poi bisogna ottenere in tempi definiti dei risultati”. “L’abbiamo detto più volte in campagna elettorale – ha detto Gianluca Galimberti – Dobbiamo dire cosa facciamo e in quanto tempo. In questo modo si crea una possibilità di controllo e parametri secondo i quali giudicare la macchina amministrativa”.

Sul tema del patto di stabilità sollevato dal candidato sindaco Gianluca Galimberti, il ministro Boschi ha dichiarato: “E’ una richiesta che arriva da molti comuni. E’ necessario rivedere in Europa certi vincoli per una politica che non sia solo di rigore”. “Voglio fare il mio in bocca al lupo personale a Gianluca Galimberti perché si merita la vittoria, come se la merita la sua squadra e questa bellissima città”, la conclusione del ministro Boschi che ha lasciato la piazza accompagnata da un lungo applauso.

Al termine dell’incontro con il ministro, per chiudere la prima parte del ‘Galimberti day 2 – Adesso si cambia’, la coalizione ha organizzato un piccolo corteo per le vie del centro dietro la banda Nema Pro.

Fontana, PD: “ART BONUS: investimento in cultura”

Inizia alla Camera l’iter per la conversione in legge del Decreto Cultura, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 1° giugno.
Tra le diverse misure volte a rilanciare gli investimenti in due settori strategici per il nostro Paese quali la cultura e il turismo, il Governo introduce il cosiddetto ‘Art Bonus’, un sistema di agevolazioni fiscali per le donazioni dei privati alla cultura, sul riuscito modello dell’Ecobonus.
Si prevede da quest’anno un credito d’imposta al 65% in favore delle erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici, per la realizzazione di nuove strutture, il restauro o il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche o di enti pubblici che svolgono attività nello spettacolo.
L’agevolazione sarà ripartita in tre rate annuali ed è riconosciuta alle persone fisiche nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e sull’Irap.
Il decreto prevede poi risorse per la valorizzazione dei beni culturali grazie all’impiego di giovani laureati in storia dell’arte o in altre discipline riguardanti i beni e le attività culturali, aumenta il limite massimo del credito d’imposta per le imprese che investono nel settore del cinema, riconosce un’agevolazione d’imposta del 30% per la digitalizzazione e l’ammodernamento delle strutture ricettive turistiche, favorisce la realizzazione di percorsi pedonali, ciclabili e mototuristici dando la possibilità di concedere in uso gratuito case cantoniere, caselli, stazioni ferroviarie e altri immobili pubblici non utilizzati a imprese, cooperative e associazioni costituite in prevalenza da giovani fino a 35 anni.
Il decreto del Governo rappresenta quindi un primo passo concreto di svolta in un settore centrale e trainante per il nostro Paese, collegando cultura e turismo, riconoscendo il ruolo dei privati che vogliono contribuire al rilancio della nostra bellezza, valorizzando i talenti dei tanti operatori dei beni culturali.
La cultura e il turismo vengono finalmente considerati la ricchezza dell’Italia.

Cinzia Fontana, deputata PD

5 giugno 2014

Servizio Idrico. Virgilio, PD: “Ciò che stupisce è la difesa solitaria dell’Ato”

Stupisce la difesa ad oltranza da parte dei massimi vertici dell’Ato, stupisce inoltre chiamare in causa i dipendenti perché la vicenda è tutta e solo attribuibile a una scarsa volontà politica.
L’articolo 150 del D. LGS n. 152 del 2006 (conosciuto come Codice dell’ Ambiente) recita al comma 1 : “L’Autorità d’ambito, nel rispetto del piano d’ambito e del principio di unitarietà della gestione per ciascun ambito, delibera la forma di gestione” , all’Ato è “demandata l’organizzazione, l’affidamento e il controllo della gestione del Servizio Idrico Integrato” (art 148 del Codice dell’Ambiente)
Ad oggi l’Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona non sembra aver attivato nessuna delle procedure, eventualmente anche preliminari, per rispettare il citato dettato normativo.
I Comuni in qualità di soci di Padania Acque S.p.A. hanno creato le condizioni societarie per realizzare l’affidamento “in house” a Padania Acque Gestione S.p.A. rispettando l’indirizzo della Conferenza dei Comuni del 2 Maggio 2013.

Siccome tutti sapevano che una volta intrapresa la strada della Società interamente pubblica non Vi erano altre possibilità e considerato che la scelta anche referendaria è stata netta e irreversibile, non si capisce per quale motivo nessun atto preparatorio dell’affidamento sia stato messo in campo da chi secondo legge è titolare a dar corso all’affidamento.
Il bene dei cittadini parte da scelte coerenti alla loro volontà, quella manifestata in occasione del referendum sulla gestione pubblica del servizio idrico.
Andrea Virgilio
(capogruppo PD in consiglio provinciale)