Sabato 22 marzo inaugurazione della sede del comitato per Galimberti sindaco

Lavori in corso alla nuova sede del comitato per Gianluca Galimberti sindaco. Dalla mattina di lunedì 17 marzo, in largo Boccaccino, a fianco del negozio Cremonabooks, sono partite le operazioni di organizzazione e allestimento dello spazio che fino alle elezioni sarà punto di riferimento per tutti coloro che sostengono il candidato Galimberti alle amministrative.

L’inaugurazione della sede, a cui invitiamo sostenitori, collaboratori, cittadini e giornalisti, avverrà sabato 22 marzo alle ore 11.30.

Clicca qui per ascoltare la canzone ‘Abbiamo un sogno’, scritta e interpretata dai Superio per Gianluca Galimberti.

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Cremona: Caterina Ruggeri illustra le ragioni del no del PD al nuovo regolamento di Polizia Municipale

Nel corso del Consiglio Comunale svoltosi a Cremona il 17 marzo 2014, il Partito Democratico ha presentato alcune osservazioni al nuovo Regolamento del corpo di Polizia Municipale di Cremona che l’attuale maggioranza di centro-destra ha respinto. Il contributo della Consigliera PD Caterina Ruggeri è disponibile nel seguente documento: OSSERVAZIONI PD A REGOLAMENTO POLIZIA MUNICIPALE 2014.

Galimberti: temi etici? Sono intervenuto 9 volte. Quando parliamo dello sviluppo della città?

Gianluca Galimberti, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, risponde all’editoriale del direttore della Provincia Vittoriano Zanolli di domenica 16 marzo, intitolato ‘I temi etici e il silenzio imbarazzato del candidato Galimberti’. Nell’articolo il direttore del quotidiano parlava di “assenza strategica” del candidato alle manifestazioni di Sentinelle in piedi e Arcigay, di “silenzio strumentale” che “denota opportunismo”, di “tatticismi e furbizie degni di un vecchio marpione”. La risposta di Galimberti è stata pubblicata sul giornale del 17 marzo.

Egregio Direttore, ho letto il suo editoriale di ieri e le confesso tutta la mia perplessità rispetto alla sua accusa di silenzio. Nelle ultime settimane, infatti, sono state ben nove le occasioni pubbliche in cui mi hanno rivolto domande su temi “etici”: ho sempre risposto con chiarezza, ribadendo la posizione espressa fin dalla mia prima conferenza stampa. Nel dibattito al Cittanova, in particolare, due suoi validi giornalisti hanno fatto una scelta netta e pur nella situazione difficile in cui versa la città, hanno deciso di porgermi ancora molte domande proprio sui punti del suo editoriale. Sono sicuro che le avranno riferito le mie risposte, perché in molti le hanno ascoltate e capite. Mi stupisce anche il fatto che le parole date a Vita Cattolica (e riportate sul mio sito) non siano state comprese: forse siamo un poco abituati a ragionare per slogan e non si è più pronti ad un minimo di argomentazione, ma ci saranno molte occasioni per recuperare. Come lei sa, ho incontrato e incontrerò moltissime persone, per ascoltarle e confrontarmi con loro sulle scelte concrete da fare per la città. La realtà che emerge è spesso fatta di fatiche e anche disperazione: attività economiche allo stremo, povertà nei quartieri, sviluppo da recuperare, questioni aperte di ambiente e salute, una riforma efficiente della macchina comunale. E incontro anche molti giovani che spesso si devono allontanare da Cremona per trovare lavoro. Ma in città ci sono anche tante risorse, spesso proprio giovani, risorse preziose, voglia di fare, energie da liberare. Cremona è evidentemente una città molto affaticata, ma con un futuro da costruire e un candidato sindaco dovrebbe, vorrebbe parlare, sul giornale locale, dei temi che gli competono. Quando deciderà di farlo, direttore, ci sono e ci sarò! Constato per ora che il principale giornale della città, in editoriali domenicali e in molti articoli, per me ha scelto di puntare su altri temi. Suppongo, quindi, che i prossimi editoriali li userà per chiedere anche al sindaco Perri di pronunciarsi rispetto ai temi “etici”, su cui i cremonesi non conosco il suo parere.

Ora rispondo (per l’ennesima volta) a questioni da lei sollevate. Per me la famiglia è composta da donna e uomo, che nella loro libertà possono scegliere di dare la vita a figli e di educarli (la mia storia testimonia questa convinzione). Aggiungo che per me la differenza di genere (tra uomo e donna) è un valore e occorre capirne fino in fondo l’importanza. Spesso sono le famiglie a reggere lo stato sociale, anche a Cremona. Ma diverse famiglie sono in difficoltà, non solo economica. Molte sono le separazioni nelle coppie, le famiglie si dividono e si ricompongono. Inoltre sono sempre più numerose le convivenze e le “coppie di fatto”, di destra e di sinistra, anzi indipendentemente dal colore politico. Conosco molte coppie in questa situazione e molte le ammiro per la grande ricchezza umana e affettiva. Conosco anche coppie omosessuali e, come nel caso di coppie eterosessuali, è il rispetto nei confronti dell’altro e l’amore a renderle realtà vere, con diritti e, come tutte, doveri di aiuto vicendevole. In particolare la mia storia mi ha insegnato ad essere contro ogni discriminazione e violenza verso gli altri, incluse quelle generate da omofobia o razzismo.Ogni legge contro discriminazioni e violenze per motivi religiosi, etnici, sessuali è quindi da sostenere. Ovviamente ciascuno deve essere libero di esprimere la propria opinione su questi temi.

Un sindaco è sindaco di tutti. E deve agire concretamente per tutelare diritti e chiedere l’esercizio di doveri. Ad esempio agendo attraverso i regolamenti comunali. L’attuale regolamento sulle case popolari dà una definizione di nucleo famigliare (matrimonio e convivenza) e considera esperienze di coppie in coabitazione. Per attribuire l’alloggio richiede il dovere di garantire stabilità e accorda diritti, secondo priorità. Per me le priorità sono la presenza di minori e le situazioni di fragilità in una famiglia.

Sul registro delle unioni civili, come spesso detto, non mi sembra uno strumento concreto, ma ne capisco anche il significato simbolico. Lei vorrebbe che su questi temi solo l’opinione di un sindaco contasse? Non sarà così. Questo è il tempo del confronto, il mio impegno, anche in luoghi istituzionali come il Consiglio Comunale, è garantirlo. Contrapposizioni ideologiche senza capacità di confronto hanno spesso impedito di costruire soluzioni: forse anche per questo la centralità della famiglia è spesso solo nelle dichiarazioni strumentali di alcuni e l’affermazione di diritti sociali importanti non è ancora raggiunta.

Concretezza nel combattere le discriminazioni e nell’adottare vere politiche rivolte alle famiglie e volontà di confronto civile, senza slogan, nelle istituzioni prima che nelle piazze, sono una risposta chiara, frutto di un percorso lungo e di esperienza personale. Una risposta che, capisco, non fa fare il titolo sul giornale, ma è seria, concreta, attenta ad ascoltare e accogliere la vita delle persone nella sua complessità. Perché, caro direttore, è della vita vera delle persone che parliamo: per il futuro della città vogliamo costruire battaglie ideologiche o piuttosto lavorare per fare Politica, che significa servire la vita delle persone costruendo un bene comune?

Gianluca Galimberti

Elenco delle occasioni in cui Galimberti ha risposto sui temi etici:

  • 8 gennaio: Conferenza stampa
  • 9 gennaio: Vita Cattolica
  • 10 gennaio: Mondo Padano
  • 19 gennaio: sulla prima manifestazione delle Sentinelle in piedi
  • 20 gennaio: dopo la manifestazione delle Sentinelle in piedi
  • 6 febbraio: confronto in tv, su Cremona1, alla presenza dei giornalisti Bazoli, Biagi e Bacchetta
  • 13 febbraio: confronto sul Welfare organizzato dal sito internet Welfare Cremona
  • 20 febbraio: confronto al Cittanova alla presenza dei giornalisti del quotidiano La Provincia Bazoli e Guglielmone su documento della Pastorale della famiglia.

Spallanzani ALLONI (PD): “REGIONE FACCIA IL POSSIBILE PER SOSTENERE L’ISTITUTO. IL GOVERNO HA GIA’ AUMENTATO IL FINANZIAMENTO”

“Regione Lombardia faccia il possibile per portare lo Spallanzani al suo ruolo di istituto di ricerca a tutto tondo”, lo dice Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd e componente dell’VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, al termine dell’incontro che il Ministro Maurizio Martina ha avuto stamattina a Rivolta d’Adda, nella sede del centro di ricerca e sperimentazione.

“Martina ci ha annunciato che il Ministero mette 600mila euro sulla legge 30, quella che regola le attività delle associazioni allevatori, anche se sul bilancio dello Stato erano previsti solo 200mila euro (fino al 2012 erano 750mila, ndr) – spiega Alloni –. Ma siccome il Governo Renzi e il Ministero dell’Agricoltura per primo crede che per tirare fuori l’Italia dal pantano bisogna puntare sulla ricerca in campo alimentare, agroalimentare e agricolo, che poi è una delle voci più importanti per il Paese e per la Lombardia, già con il precedente Ministro e sottosegretario Martina, era stato deciso di aumentare il sostegno”.

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Martina avrebbe dovuto andare allo Spallanzani ad annunciare la novità già un mese fa, come sottosegretario del Ministro De Girolamo, appunto, ma all’ultimo minuto l’incontro era saltato perché il presidente Letta si era dimesso.

Questa decisione era nata dal fatto che “il 28 gennaio, su mia sollecitazione, si era tenuto un incontro con l’assessore regionale alla Ricerca Melazzini, assieme al sindaco Fabio Calvi e all’assessore Angelo Cirtoli di Rivolta d’Adda, e al direttore dell’istituto Cesare Bonacina, sul problema dei dipendenti messi in cassaintegrazione – racconta Alloni –. In quell’occasione Melazzini ci disse che bisognava agire al più presto e che era necessario che entro il 31 marzoarrivasse un segnale tale per cui alla scadenza della cassaintegrazione non ci fosse stata come unica soluzione il licenziamento. Il sindaco si era impegnato, come poi ha fatto, a contattare Martina, allora sottosegretario, appunto, mettendo a conoscenza anche la Regione dei passi che si stavano compiendo. E l’assessore Melazzini aveva assicurato che avrebbe interessato della faccenda anche i suoi colleghi Aprea, che si occupa di lavoro, e Fava, assessore all’Agricoltura”.

E, in effetti, rileva Alloni, Martina, nonostante il cambio al Governo, è riuscito ad andare allo Spallanzani entro il 31 marzo per dire “che quello stanziamento di 600mila euro è un fatto e rappresenta uno dei primi atti portati avanti dal nuovo esecutivo – continua Alloni –. Il primo obiettivo è di non lasciare a casa il personale e di permettere la continuazione di un lavoro di ricerca di qualità e unico nel suo genere. Oltre tutto, con Expo alle porte, il lavoro che viene fatto dallo Spallanzani sulla biodiversità è uno degli assi portanti della grande esposizione universale”, dice il consigliere Pd, ricordando che stamattina all’incontro erano presenti anche i parlamentari Cinzia Fontana e Franco Bordo (SEL).

E a proposito delle polemiche sollevate dall’assessore Fava, Alloni sostiene che “dovrebbe essere solo d’accordo con il suo collega Melazzini, invece vuol sempre dividere anziché unire. Adesso spetta proprio a lui, cioè alla Regione, fare il possibile per portare lo Spallanzani al suo ruolo di istituto di ricerca a tutto tondo”.