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Bando periferie: il governo ha fatto un passo indietro. Ristabiliti i fondi per Cremona: ora può partire il progetto per San Felice

Grazie al lavoro trasversale di sindaci e cittadini, che si sono visti scippare i soldi per la riqualificazione delle periferie, il Governo ha dovuto fare marcia indietro e sbloccare i fondi per i Comuni. La notizia dell’accordo finalmente raggiunto tra Anci e Governo sul bando periferie è stato accolto con un sospiro di sollievo anche in Provincia di Cremona, dove il blocco dei fondi avrebbe portato all’annullamento di 7 milioni di investimenti già programmati.

“Le risorse saranno disponibili in modo graduale per le amministrazioni, in base allo stato di avanzamento dei lavori – commenta Matteo Piloni, consigliere regionale PD – e questo è il punto che consentirebbe a molti Comuni, tra cui Cremona, di poter proseguire sui progetti di riqualificazione dei quartieri periferici” Se per alcune città la situazione può dirsi risolta, per Piloni rimane però la questione politica: “Lega e M5S hanno scippato soldi ai cittadini. Soldi destinati alle periferie e ai quartieri. Soldi da utilizzare per risolvere problemi legati alla sicurezza, degli edifici e delle persone. Ora è stata messa una pezza, ma la volontà di questo Governo è chiara. Usare i problemi per raccogliere voti, ma non fare nulla per risolverli”.

Anche l’assessore all’urbanistica del Comune di Cremona, Andrea Virgilio, si dice soddisfatto dell’intesa: “I sindaci di tutti i colori politici e i cittadini si sono mobilitati e hanno vinto questa battaglia. Desidero ringraziare tutti: gli amministratori locali, Anci Lombardia, i parlamentari, in primis Luciano Pizzetti,  gli uffici comunali e i comitati di quartiere che hanno dimostrato la forza di una battaglia che va oltre le appartenenze. Ora che i soldi sono stati confermati – conclude Virgilio – possiamo partire, il più presto possibile, con le gare d’appalto per la riqualificazione del quartiere di San Felice”.

Il Governo chiude “Italia Sicura”: ora come si affronterà il tema dell’edilizia scolastica?

“Il Governo chiude il progetto Italia Sicura. Un progetto attraverso il quale lo Stato ha finanziato, oltre a interventi sul dissesto idrogeologico, anche l’edilizia scolastica: più di 5 miliardi in 4 anni. E ora cosa succede? Sarebbe questo il ‘cambiamento’ della nuova era politica?” Se lo chiede il consigliere regionale del PD Matteo Piloni, in merito alla notizia comunicata dal ministro Costa qualche giorno fa sulla chiusura della struttura di missione Italia Sicura, nata nel 2014 contro il dissesto idrogeologico, per lo sviluppo delle infrastrutture idriche e per la sicurezza delle scuole.

“In Lombardia, grazie a Italia Sicura – spiega Piloni – abbiamo avuto 1402 edifici coinvolti per un investimento complessivo di più di 643 milioni di euro, di cui soltanto poco più di 3 milioni sono risorse regionali. Grazie ad un investimento sul nostro territorio di quasi 38 milioni di euro, molte scuole in Provincia di Cremona sono state oggetto di importanti interventi, per la precisione sono stati coinvolti 84 edifici ed eseguiti 125 interventi – specifica il consigliere dem – Un progetto grazie al quale molte scuole sono oggi più belle e più sicure e che ha consentito a molti comuni di accedere a finanziamenti per avviare quei lavori che nelle scuole erano attesi da anni”.

“E ora? Come intende proseguire il Governo l’importante lavoro per far fronte all’emergenza dell’edilizia scolastica? Mi auguro che Regione Lombardia chieda quanto prima spiegazioni su questa scelta sbagliata, visti gli importanti investimenti che la nostra Regione ha ottenuto per sistemare e mettere in sicurezza molte scuole lombarde” conclude Piloni.

Martedì 27 febbraio aperitivo con il sottosegretario Luciano Pizzetti

Martedì 27 febbraio Luciano Pizzetti, sottosegretario ai Rapporti con Il Parlamento e candidato nella lista proporzionale del Partito Democratico per la Camera dei Deputati, incontrerà i cittadini per un aperitivo elettorale. L’appuntamento è previsto alle ore 18.30 presso il locale Cookies Bar&Lunch in via dell’innovazione Digitale al polo tecnologico di Cremona.

Nel corso dell’iniziativa verranno presentate le azioni intraprese dai governi di centrosinistra in favore della Provincia di Cremona. L’elenco di tutti gli interventi finanziati è disponibile qui: Governo per Cremona.

 

Spazi finanziari: oltre 11 milioni di euro per i Comuni della Provincia di Cremona

Più di 11 milioni di euro: a tanto ammontano gli spazi finanziari assegnati agli enti locali della nostra Provincia per il 2018. Lo rende noto la deputata PD Cinzia Fontana, spiegando che le somme riguardano la possibilità concessa ai Comuni virtuosi di utilizzare propri avanzi di amministrazione o di ricorrere a mutui per favorire ulteriori investimenti in opere pubbliche. Risorse che sarebbero altrimenti bloccate dai vincoli del pareggio di bilancio.

La deputata Fontana ha così commentato: “Governo e maggioranza hanno incrementato il limite complessivo degli spazi finanziari deciso lo scorso anno, portandolo ora a 900 milioni di euro e prolungando questa misura fino al 2023. La cifra totale assegnata ieri per il 2018 dal Ministero dell’economia a favore dei Comuni è così ripartita: 4 milioni per l’edilizia scolastica; 1,3 milioni per l’impiantistica sportiva; 6 milioni per altri interventi, ovvero messa in sicurezza del territorio, fronteggiare il rischio idrogeologico o sismico, recupero di immobili pubblici”.

Ecco l’elenco dei Comuni beneficiari di questa misura: Spazi finanziari – Provincia Cremona 2018

Legge di Bilancio 2018: lavoro, crescita, cultura e sostegno ai soggetti più fragili

Lavoro, crescita, cultura e sostegno ai soggetti più fragili: è su questi capisaldi che si concentrano le scelte su cui abbiamo deciso di puntare con la Legge di Bilancio 2018. Incentivi alle imprese per l’assunzione di giovani, per gli investimenti in Industria 4.0, in macchinari e beni strumentali, per percorsi di formazione in innovazione e tecnologia, per rafforzare le capacità competitive del nostro sistema economico; risorse per investimenti in opere pubbliche; proroga di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici; forte sostegno alla cultura e alle imprese culturali; aumento di risorse per il contrasto alla povertà con il reddito di inclusione; stabilizzazione dei precari nei vari settori della pubblica amministrazione; recepimento dell’accordo Governo-Sindacati sull’anticipo pensionistico e sul blocco dell’aumento dell’aspettativa di vita per alcune categorie di lavoratrici e lavoratori; importante semplificazione degli adempimenti burocratici e, soprattutto, riduzione della pressione fiscale di ben 15 miliardi di euro (visto che dal 1° gennaio 2018 sarebbe entrato in vigore l’aumento di Iva e accise) al fine di evitare il rischio di compromettere la ripresa economica che si sta finalmente consolidando: tutte misure che danno il senso della direzione di marcia che abbiamo voluto perseguire, quello cioè di tenere insieme crescita, lavoro e coesione sociale.

Cinzia Fontana, parlamentare del Partito Democratico per la Provincia di Cremona e componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha predisposto, come ogni anno, delle schede di sintesi dei principali contenuti della manovra economica,  cercando di tracciare un quadro delle principali misure, riassumendone i contenuti e indicando i commi di riferimento.

“E’ la naturale prosecuzione – commenta la deputata Fontana – della linea assunta in questa legislatura, grazie alla quale lasciamo ora un Paese in condizioni ben diverse rispetto a come l’abbiamo trovato: partivamo con un Pil a – 2,8%, lo lasciamo a + 1,6%; avevamo allora un tasso di occupazione al 55,6%, lo abbiamo ora al 58,4% raggiungendo il livello più alto del numero di occupati da quarant’anni a questa parte e contemporaneamente diminuisce il numero sia dei disoccupati che degli inattivi; il tasso di investimento delle piccole medie imprese sale dal 5,4% nel 2013 al 7,8% nel 2017; abbiamo ottenuto il miglior risultato di sempre nella lotta all’evasione e questo ha permesso anche di iniziare una riduzione della pressione fiscale per chi le tasse le paga; è stato dato più respiro e più ossigeno agli enti locali per poter fare investimenti in opere pubbliche; partivamo con l’azzeramento di tutti i fondi per le politiche sociali, ora invece tutti ripristinati con le relative risorse, rese oltretutto permanenti; si chiude la legislatura con l’investimento più massiccio mai fatto nella cultura e nei nostri beni culturali come grande investimento strategico per il sistema Paese. La conferma, quindi, che l’azione messa in campo per portare l’Italia fuori dalla crisi è stata efficace. Di certo non tutto è risolto, ancora molte ombre devono essere affrontate per dare maggiore stabilità, ma i numeri servono a riportare un po’ di verità e concretezza nel dibattito. E sono numeri che in ogni caso corrispondono ad un benessere diverso del Paese”.

Ecco le schede sulla Legge di Bilancio 2018 preparate dalla deputata Cinzia Fontana: Schede legge bilancio 2018.