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Decreti Ristori: venerdì 13 novembre il viceministro Antonio Misiani in video-conferenza

Con i “Decreti Ristori” il governo ha adottato misure per sostenere attività economiche e lavoratori. Venerdì 13 novembre 2020 è prevista una video-conferenza con il Viceministro dell’Economia Antonio Misiani che, intervistato da Serena Righini (responsabile ambiente, economia e lavoro PD Lombardia), risponderà alle domande dal territorio. E’ possibile seguire la diretta dell’incontro sulle pagine facebook delle Federazioni Lombarde dalle ore 18.00, inclusa la pagina Partito Democratico Cremona: www.facebook.com/PdCremona

Zingaretti: “Il nemico è il virus, non le regole. Bene il Decreto Ristori: ora aiuti puntuali ad imprese e famiglie in difficoltà”

Il governo ha approvato un decreto-legge straordinario che prevede una serie di misure economiche per aiutare il sistema produttivo italiano a reggere l’urto della seconda ondata di contagi che si è abbattuta con particolare forza sul nostro Paese. Misure che aiutano le tante attività economiche che da qualche giorno sono state temporaneamente chiuse, come palestre, piscine, centri benessere, centri termali, teatri, cinema, sale da concerto, discoteche, sale gioco e impianti sciistici, o che hanno subito tagli nell’orario e nei giorni di apertura, come bar, ristoranti, pub, locali, gelaterie e pasticcerie. Senza però dimenticarsi di tutti coloro che rischiano o hanno già perso il lavoro e di quelle famiglie che in questo momento difficile non possono contare su altri aiuti.

Il Partito Democratico aveva preso un impegno con i gestori delle attività limitate dalle nuove disposizioni di contrasto al Coronavirus: noi non li avremmo lasciati soli. Per questo motivo, nel cosiddetto “Decreto Ristori”, è previsto lo stanziamento di 2,4 miliardi a sostegno di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, palestre, piscine, discoteche, parchi divertimenti, teatri e così via. Si tratta di contributi interamente a fondo perduto, fino a 150mila euro e maggiorati. Significa, cioè, che bar, gelaterie, pasticcerie, alberghi e case vacanze riceveranno il 150% in più di quanto preso in precedenza, col “Decreto Rilancio”. Ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine e altri impianti sportivi, sale da gioco, centri benessere e termali il 200% in più. Discoteche e sale da ballo, per via della chiusura prolungata, il 400%. Non solo: si tratta di contributi che arriveranno subito, entro il 15 novembre. Uno sforzo economico importante, ma giusto e necessario per tutte queste queste attività. Anche l’aspetto sociale e occupazionale non è stato dimenticato dal con il “Decreto Ristori”: non possono essere i lavoratori a pagare le conseguenze della crisi. Oltre a confermare il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio, il governo ha stanziato altri 1,6 miliardi per prorogare la Cassa Integrazione. Nessuno deve essere lasciato solo. Solo sostenendo chi oggi è più in difficoltà l’Italia potrà ripartire. Perché nessuno deve essere lasciato solo, ora più che mai.

“Proteggere l’Italia dal virus è la nostra priorità. Nessuno deve perdere la speranza di potercela fare!” Così il segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti a commento delle misure varate dal governo. “Ogni nostra energia deve essere spesa per sbarrare la strada al Covid . aggiunge Zingartetti – innanzitutto per salvare vite umane e poi perché solo sconfiggendo il virus potremo tornare alla normalità economica e sociale. Lo ripeto ancora una volta: il nemico è il virus, non le regole che ci diamo per fermarlo. Ora siamo entrati in una nuova fase critica, che ci impone la massima serietà, velocità e concretezza. Ci arriviamo con un sistema sanitario più forte e con la consapevolezza delle azioni più utili per condurre la battaglia. Ma anche più provati. Il livello di stress degli italiani è ormai altissimo: per la paura della malattia che ci minaccia; per le ferite del trauma subito; per il dolore per i cari che abbiamo perso; per l’incertezza su quello che accadrà; per l’insicurezza sul lavoro e nelle relazioni sociali. Massima attenzione quindi ai nervi tesi del Paese. Massima attenzione a chi scende legittimamente in piazza per esprimere paura e chiede di non essere abbandonato e a chi vive questa situazione di incertezza in silenzio e in una drammatica condizione di solitudine. Massima attenzione anche ai tanti avvoltoi in agguato, pronti a gettarsi sulla solitudine e sulla rabbia, quella parte d’Italia che da sempre lavora contro il patto sociale e lo Stato. Per questo ora è vitale ritrovare forza di iniziativa, spirito unitario e coesione. Stiamo uniti, per combattere l’unico nemico vero: il Coronavirus”.

“Il governo – prosegue il segretario PD – ha già predisposto un corposo pacchetto di misure per sostenere queste realtà in difficoltà. Su questo obiettivo fondamentale occorre la massima velocità, il massimo impegno, il rigore assoluto del governo e di tutti i diversi livelli dello Stato. Nessuno deve perdere la speranza di potercela fare a continuare la propria vita. Abbiamo le risorse e le forze per farlo. Per un vaccino o per cure efficaci occorreranno ancora mesi e fino ad allora con questa situazione dovremo convivere, ma arriveranno. Il governo dunque si concentri soprattutto su questo: sull’efficienza e la serietà, sul dialogo e l’apertura con il Paese, le persone le forze produttive e sociali, il tessuto associativo e sul coinvolgimento e confronto con le forze di opposizione. Altre democrazie nel mondo non si sono mosse per tempo, e hanno pagato e stanno pagando costi immensi in termini di vite umane e conseguenze economiche. Noi abbiamo ancora la possibilità di fermarci prima, di salvare l’Italia e il suo futuro, se saremo capaci di resistere, di combattere insieme e di agire uniti”.

Patto Giovani: un manifesto generazionale per l’Italia

Non è un caso che la grande vittoria italiana ed europea del Recovery Fund si chiami “Next Generation Eu”: il protagonismo e le idee delle nuove generazioni sono la più importante missione di questo tempo. Soprattutto per un Paese come l’Italia. Prima del Covid si ripeteva che l’Italia non è un Paese per giovani. Primi in Europa per giovani esclusi dal lavoro e da percorsi di studio e formativi. Stipendi bassi. Ascensore sociale bloccato. Oggi, dopo l’avvento del Covid, la situazione è ancora più drammatica. Sono le nostre ragazze e ragazzi che pagheranno più di tutti le conseguenze socioeconomiche della crisi sanitaria. La pandemia sta aggravando le difficoltà di un Paese dove esplodono le disuguaglianze, diminuiscono ancora le opportunità di lavoro, aumenta il fenomeno dell’espulsione e marginalizzazione dai cicli formativi, e la natalità continua a calare.

Si parla molto e giustamente di investimenti in infrastrutture per la ripresa, ma non dimentichiamoci mai che il primo grande investimento da fare è sulle persone e sul valore del capitale umano a cominciare dalle ragazze e dai ragazzi. Veniamo da decenni di egoismo generazionale. Ad ogni passaggio critico della nostra storia recente si è scelto di salvarsi scaricando sulle generazioni future i problemi strutturali del Paese. Creando sempre più debiti, rischi ambientali, precariato. Si chiedono visione e discontinuità: ecco il terreno più importante su cui esercitare la nostra capacità di rinnovare l’Italia. Ora è il momento di spezzare la catena degli egoismi e assumersi la responsabilità della dignità e qualità della vita delle generazioni future. Perché senza i giovani non ce la facciamo.

Con l’approvazione del Recovery Fund, l’Europa ha deciso di cambiare la propria storia e di fare un salto nel futuro, puntando soprattutto sui giovani per la ripresa dopo la pandemia. Ora, quindi, l’enorme mole di risorse messe a disposizione dell’Italia con il piano ‘Next Generation EU’ dovrà sostenere prima di ogni altra cosa l’emancipazione dei giovani a livello lavorativo, formativo e familiare. È il momento di creare un’alleanza tra generazioni e porre le basi affinché il debito che stiamo assumendo oggi sia un volano per il futuro del Paese, non un macigno sulle spalle delle prossime generazioni. Per questo c’è bisogno di un “Patto Giovani: un manifesto generazionale per l’Italia”, che coincide con la speranza del Paese di farcela. Azioni concrete per mettere al centro le potenzialità e la forza delle ragazze e dei ragazzi di oggi e i loro diritti. Un grande obiettivo su cui aprire un dibattito nel Paese che coinvolga, per prime, proprio le nuove generazioni.

Il Partito Democratico su tutto questo apre un grande confronto, nella rete e nelle strade, con una nuova generazione per raccogliere contributi e suggerimenti per una grande battaglia politica e culturale per cambiare l’Italia. Servono fatti per rendere l’Italia un Paese a misura di giovani, per ricostruire la fiducia nel futuro e per far emergere le competenze, le energie e i talenti di cui abbiamo bisogno. Sul sito nazionale PD è possibile portare idee e proposte concrete per la costruzione del manifesto generazionale per l’italia. Ecco come contribuire in prima persona: www.partitodemocratico.it/patto-giovani

Economia: mercoledì 26 agosto dibattito pubblico con Cottarelli, Misiani e Pizzetti a Cremona

Mercoledì 26 agosto 2020 si terrà un incontro pubblico sul tema “Il coraggio e la forza di guardare avanti: l’economia italiana ed europea prima e dopo l’emergenza Covid”. Partecipano al dibattito, moderato dalla giornalista Francesca Morandi (La Provincia): prof. Carlo Cottarelli (economista), Antonio Misiani (vice ministro dell’economia e finanze) e Luciano Pizzetti (deputato del Partito Democratico). Introduce la serata Vittore Soldo (segretario provinciale PD Cremona).

L’iniziativa, prevista a partire dalle ore 21,00 presso i giardini di Piazza Roma a Cremona, si svolgerà nel rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e distanziamento personale.

Approvato il Decreto “Rilancio”: per un’Italia giusta, semplice e competitiva

Dopo il pacchetto di misure da 25 miliardi di euro del decreto “Cura Italia”, il governo con il “Decreto Rilancio” stanzia ulteriori 55 miliardi per avviare la Fase 2 dell’economia italiana che dovrà affrontare la crisi senza precedenti innescata dalla pandemia del Covid-19 e sostenere la ripresa del Paese. Un provvedimento straordinario con il quale si interviene per rinforzare i settori salute e sicurezza, sostenere le imprese, i redditi da lavoro, il turismo e la cultura. E si pongono le basi per la ripresa del Paese, anche con la cancellazione delle clausole di salvaguardia, eliminando così gli aumenti di Iva e accise previsti a partire dal 2021.

In particolare vengono stanziati oltre 30 miliardi per fornire liquidità e sostegno al lavoro e all’economia tramite misure di ristoro per le imprese con contributi a fondo perduto, la cancellazione del saldo e acconto Irap di giugno, contributi per affitti e bollette, il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione, l’allungamento delle tutele della Cassa Integrazione (per complessivi 16 miliardi), delle indennità di lavoratori autonomi, Co.Co.Co, stagionali, artigiani e commercianti e l’introduzione di interventi per aiutare colf e badanti. I cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto tra il 31 ottobre 2019 e il 31 gennaio 2020, potranno richiedere un permesso di soggiorno temporaneo della durata di 6 mesi per svolgere lavori in agricoltura o come colf e badanti. Nella sanatoria rientrano anche i lavoratori italiani impiegati illegalmente. Non potranno presentare istanza di regolarizzazione i datori di lavoro condannati negli ultimi 5 anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina o per reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento di minori. C’è inoltre un raddoppio delle pene per chi sfrutta il lavoro in nero.

Dal 1 luglio al 31 dicembre 2020 tutti gli interventi di adeguamento, efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e quelli relativi alla costruzione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, saranno a costo zero per le famiglie e le attività, grazie ad un credito di imposta del 110% per le imprese che effettueranno i lavori. Oltre cinque miliardi per salute e sicurezza: di questi, 1,4 miliardi vengono impiegati per la creazione di 3.500 nuovi posti letto in terapia intensiva e oltre 4.200 in semintensiva; 1,2 miliardi per il potenziamento dell’assistenza territoriale con l’assunzione di quasi 10.000 infermieri e 1,5 miliardi per rifinanziare il Fondo emergenze nazionali. Due miliardi, infine, sono destinati a sostenere le misure fiscali, fra le quali l’azzeramento dell’Iva per i dispositivi di protezione individuali.

Bonus baby sitter: il voucher sale da 600 a 1.200 euro e può essere utilizzato anche per l’iscrizione ai centri estivi. I lavoratori dipendenti genitori di figli con meno di 12 anni hanno diritto ad un congedo parentale pagato al 50% della retribuzione fino a 30 giorni, e accesso allo smart working se hanno figli minori di 14 anni. Incremento di 12 giorni di permesso retribuito, per i mesi di maggio e giugno, per l’assistenza di familiari disabili. Viene stanziato circa un miliardo e mezzo nell’arco di due anni per far partire il prossimo anno scolastico in sicurezza. Saranno tsabilizzati 16 mila insegnanti, con un totale di 32 mila posti aggiuntivi all’avvio dell’anno scolastico. Alle Università e agli Enti Nazionali di Ricerca destinati 1,4 miliardi, mentre si prevede l’assunzione di ulteriori 4 mila nuovi ricercatori. Si istituisce un Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali con una dotazione di 225 milioni di euro, destinato al sostegno delle librerie, dell’intera filiera dell’editoria, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. A uno dei settori più colpiti, il turismo, sono destinati 2,5 miliardi di aiuti che serviranno a finanziare, tra le altre cose, il credito di imposta per le vacanze delle famiglie (un tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro) e l’esenzione IMU per le attività del settore ricettivo.

Perché nessuno resti indietro, per ripartire tutti insieme. A questo serviranno i 55 miliardi del Decreto Rilancio. Sostenere l’economia, proteggere le persone, semplificare le procedure. Dal reddito di emergenza alle agevolazioni per le imprese, dalla sburocratizzazione del Paese alle assunzioni, passando per un grande investimento su sanità, scuola, università e ricerca. Costruiamo un’Italia giusta, semplice e competitiva. Questo è l’impegno del Partito Democratico e faremo di tutto per realizzarlo.