Galletti: la Lega parla male e razzola peggio

Sentire la Lega parlare di sicurezza è davvero curioso. Vorrei ricordare ai nostri avversari che sono stati al Governo Nazionale per molto tempo, che sono attualmente al Governo Regionale e che avrebbero avuto l’opportunità di governare per cinque anni la città, se non fosse che il loro assessore alla partita se l’era data a gambe alle prime difficoltà. Tuttavia, a mio avviso, bisogna dare atto del lavoro che la Lega ha fatto e continua a fare in nome della sicurezza. In tutti questi anni la Lega, più o meno di governo, a seconda dei casi, ha fatto senza dubbio egemonia culturale su questo tema. I risultati però hanno tradito il fine, posto che l’obiettivo fosse davvero quello di promuovere maggiore sicurezza sociale. A precedenti interrogazioni sulle questioni sollevate dalla Lega cittadina (es. il sistema di accoglienza dei cittadini immigrati, profughi, rifugiati e dei richiedenti asilo) sono state date risposte ampiamente approfondite, qualificate e di buon senso che hanno messo in luce le conseguenze create dal quadro normativo di centro-destra in termini di aumento dell’immigrazione clandestina ma, soprattutto, sul peggioramento della condizione dei migranti (per inciso, lo Sprar citato dalla Lega risale alla Giunta Perri che, meritevolmente, ha ottenuto i finanziamenti e l’attuale Giunta ha il dovere di realizzarlo). La nostra impostazione è diversa, le nostre premesse sono diverse. Noi partiamo dal presupposto che la sicurezza sociale possa essere promossa non solo aumentando il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e investendo risorse appropriate per la prevenzione e il contrasto della corruzione e dell’illegalità. A monte servono alcune condizioni basilari per consentire alle persone di emanciparsi da una situazione di partenza. Si tratti di autoctoni, di italiani o di stranieri, di prima di seconda o di terza generazione. Se a chi è in difficoltà si continua a negare la possibilità di riscattarsi, ostacolandone continuamente i progetti e le speranze, si alimenterà disagio, malessere e conflitto. Se in aggiunta si continua a seminare la cultura dell’odio, della xenofobia, del razzismo, si alimenta la paura gli uni degli altri e si innesta un pericolo circolo vizioso che prima o poi, anzi ora, comincerà ad andare in corto circuito. Se si dovesse valutare sotto questo profilo quanto sinora fatto, da questa o da quell’altra forza politica, la Lega dovrebbe essere l’ultima ad esprimersi. Che la Lega guardi in casa propria – per parafrasare la loro modalità espressiva – e faccia un bagno di umiltà.

Ringraziamo la Lega per l’attenzione e l’apprensione verso il nostro clima interno, ma li invito ad impiegare lo stesso afflato per riflettere sui propri dissidi. Faremmo tutti del bene a questo Paese. Il PD locale nel frattempo è impegnato ad affrontare con il Sindaco e tutti gli Assessori e i Consiglieri i problemi della città. La posta in gioco non è banale perché riguarda il futuro di questo territorio. Parlare di termovalorizzatore, viabilità, diritti civili non si tratta di disquisire su nomi o su posizioni di principio. Si tratta di impostare le politiche dei prossimi vent’anni e un modello di sviluppo che possa aver senso e sostenibilità. E’ normale che si discuta, sarebbe preoccupante se ciò non avvenisse. È questo che stiamo facendo con l’Amministrazione Comunale, in un lento, costante, impegnativo, lavoro quotidiano, per il bene della collettività. Chi intende impiegare il proprio tempo con slogan di retroguardia e parole-chiave urlate alla pancia delle persone lo faccia, ma se ne prenda la responsabilità.

ROBERTO GALLETTI
SEGRETARIO CITTADINO PD

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