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Sergnano. Trasparenza e partecipazione nella “Casa di Vetro”. Mauro Giroletti è il candidato sindaco

giroletti

Sarà Mauro Giroletti il candidato sindaco della lista civica “La casa di vetro” per le prossime elezioni amministrative nel comune di Sergnano. Scelta condivisa all’unanimità dall’intero gruppo civico nel corso dell’ultima serata dell’iniziativa “Costruiamo insieme il programma!”.

Mauro Giroletti è nato a Crema il 26 gennaio 1982 ed ha sempre vissuto a Sergnano. Dopo gli studi, la maturità classica al liceo Racchetti di Crema e le due lauree in scienze storiche e storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano, si è impegnato nel mondo della comunicazione, della ricerca e dell’informazione. Dal 2006 ha svolto l’attività di collaboratore parlamentare dell’On. Cinzia Fontana, mentre dal 2012 ricopre l’incarico di direttore responsabile del giornale “Cronache Cittadine“. Nel 2013 ha pubblicato il libro “L’arrivo della ferrovia a Crema. Nascita della linea ferroviaria Treviglio-Cremona”, edito dal Centro Ricerche Galmozzi in occasione del 150° anniversario dalla nascita della tratta ferroviaria.

Giroletti ha così commentato la scelta di candidarsi: “Don Milani ricordava sempre ai giovani: A che serve avere le mani pulite se poi si tengono in tasca? Ecco, è venuto il momento di non tenere le mani in tasca! Ho deciso, insieme ad altri, di impegnarmi per il bene del mio paese. Occorre pensare e ridisegnare tutti insieme una nuova idea di comunità. Per questo motivo ho accettato la proposta, che mi è stata fatta dal gruppo civico “La casa di vetro“, di candidarmi a sindaco di Sergnano. Nelle prossime settimane avrò modo di incontrare, attraverso una serie di iniziative già in programma, i cittadini del mio comune: sarò sempre a loro disposizione per accogliere idee, proposte e (perchè no!) anche critiche”.

Per ulteriori informazioni visita il sito in costante aggiornamento http://listapersergnano.blogspot.it/

Luca Burgazzi e Vittore Soldo entrano nella Segreteria Regionale del PD

Vittore_Soldo Luca_Burgazzi

Oggi si è tenuta la prima direzione regionale del PD lombardo guidato dal Segretario Alessandro Alfieri.

Tra i punti discussi e approvati, la composizione della segreteria regionale, che è formata in tutto da 8 membri, due dei quali esponenti del PD cremonese: Vittore Soldo e Luca Burgazzi.

“L’ingresso di Soldo e Burgazzi – dichiara il segretario provinciale Matteo Piloni – è motivo di soddisfazione per la federazione di Cremona che viene così premiata del buon lavoro di questi primi mesi. Entrambi fanno parte della segreteria provinciale del PD di Cremona e, insieme a loro, rafforziamo la nostra presenza a livello regionale con l’obiettivo di dare un contributo concreto al rafforzamento del PD Lombardo”.

Oltre a Soldo e Burgazzi, la componente cremonese del PD Lombardo è costituita dal segretario provinciale Matteo Piloni, dai parlamentari Cinzia Fontana e Luciano Pizzetti, dal consigliere regionale Agostino Alloni, da Alessia Manfredini nella direzione regionale, e da Titta Magnoli, confermato tesoriere regionale.

Spallanzani ALLONI (PD): “REGIONE FACCIA IL POSSIBILE PER SOSTENERE L’ISTITUTO. IL GOVERNO HA GIA’ AUMENTATO IL FINANZIAMENTO”

“Regione Lombardia faccia il possibile per portare lo Spallanzani al suo ruolo di istituto di ricerca a tutto tondo”, lo dice Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd e componente dell’VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale, al termine dell’incontro che il Ministro Maurizio Martina ha avuto stamattina a Rivolta d’Adda, nella sede del centro di ricerca e sperimentazione.

“Martina ci ha annunciato che il Ministero mette 600mila euro sulla legge 30, quella che regola le attività delle associazioni allevatori, anche se sul bilancio dello Stato erano previsti solo 200mila euro (fino al 2012 erano 750mila, ndr) – spiega Alloni –. Ma siccome il Governo Renzi e il Ministero dell’Agricoltura per primo crede che per tirare fuori l’Italia dal pantano bisogna puntare sulla ricerca in campo alimentare, agroalimentare e agricolo, che poi è una delle voci più importanti per il Paese e per la Lombardia, già con il precedente Ministro e sottosegretario Martina, era stato deciso di aumentare il sostegno”.

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Martina avrebbe dovuto andare allo Spallanzani ad annunciare la novità già un mese fa, come sottosegretario del Ministro De Girolamo, appunto, ma all’ultimo minuto l’incontro era saltato perché il presidente Letta si era dimesso.

Questa decisione era nata dal fatto che “il 28 gennaio, su mia sollecitazione, si era tenuto un incontro con l’assessore regionale alla Ricerca Melazzini, assieme al sindaco Fabio Calvi e all’assessore Angelo Cirtoli di Rivolta d’Adda, e al direttore dell’istituto Cesare Bonacina, sul problema dei dipendenti messi in cassaintegrazione – racconta Alloni –. In quell’occasione Melazzini ci disse che bisognava agire al più presto e che era necessario che entro il 31 marzoarrivasse un segnale tale per cui alla scadenza della cassaintegrazione non ci fosse stata come unica soluzione il licenziamento. Il sindaco si era impegnato, come poi ha fatto, a contattare Martina, allora sottosegretario, appunto, mettendo a conoscenza anche la Regione dei passi che si stavano compiendo. E l’assessore Melazzini aveva assicurato che avrebbe interessato della faccenda anche i suoi colleghi Aprea, che si occupa di lavoro, e Fava, assessore all’Agricoltura”.

E, in effetti, rileva Alloni, Martina, nonostante il cambio al Governo, è riuscito ad andare allo Spallanzani entro il 31 marzo per dire “che quello stanziamento di 600mila euro è un fatto e rappresenta uno dei primi atti portati avanti dal nuovo esecutivo – continua Alloni –. Il primo obiettivo è di non lasciare a casa il personale e di permettere la continuazione di un lavoro di ricerca di qualità e unico nel suo genere. Oltre tutto, con Expo alle porte, il lavoro che viene fatto dallo Spallanzani sulla biodiversità è uno degli assi portanti della grande esposizione universale”, dice il consigliere Pd, ricordando che stamattina all’incontro erano presenti anche i parlamentari Cinzia Fontana e Franco Bordo (SEL).

E a proposito delle polemiche sollevate dall’assessore Fava, Alloni sostiene che “dovrebbe essere solo d’accordo con il suo collega Melazzini, invece vuol sempre dividere anziché unire. Adesso spetta proprio a lui, cioè alla Regione, fare il possibile per portare lo Spallanzani al suo ruolo di istituto di ricerca a tutto tondo”.

A Milano la prima assemblea regionale del PD Lombardo

Si è svolta questa mattina, presso l’Hotel Michelangelo di Milano, la prima assemblea regionale del Partito Democratico della Lombardia, nella sua veste rinnovata a seguito delle primarie del 16 Febbraio.

Accanto ai membri eletti, molti sono stati gli ospiti che hanno voluto partecipare per portare il proprio saluto e un forte augurio di buon lavoro al nuovo segretario regionale Alessandro Alfieri e al nuovo gruppo dirigente. Tra questi, l’ex segretario (attuale ministro all’agricoltura) Maurizio Martina e il cremonese Luciano Pizzetti (sottosegretario alle Riforme).

Nella relazione del neo segretario Alfieri tanti i temi toccati, con particolare enfasi alla volontà di snellire la struttura del partito per farlo portavoce dei movimenti civici (sottolineando come solo il PD riesca a coinvolgerli), restando però il partito-guida nella regione, leader nella capacità di proporre nell’agenda politica lombarda tematiche di rilievo, accompagnandole con soluzioni e persone all’altezza. L’obiettivo, sintetizzato dallo slogan “Lombardia 2018”, è definito: strappare la regione alle forze del centrodestra.

Le fasi successive della mattinata di lavori hanno visto protagonista il nostro territorio con un bel intervento del castelleonese Federico Capoani e l’elezione della cremonese Alessia Manfredini nella Direzione Regionale. Inoltre, a motivo della serietà e competenza dimostrata, l’Assemblea all’unanimità ha confermato il nostro ex-segretario Titta Magnoli nel ruolo di tesoriere regionale.

Hanno partecipato ai lavori, insieme al segretario Matteo Piloni, anche i cremonesi Mauro Giroletti, Livia Severgnin, Roberto Galletti, Annamaria Abbate, Federico Capoani, Valentina Gritti, Manuela Piloni, Vittore Soldo, Matteo Ceni.

Verso le amministrative: Evi Grimaldelli è il candidato sindaco della lista civica Unione Democratica per Romanengo

Evi Grimaldelli è il candidato sindaco della lista civica Unione Democratica per Romanengo. Si candida in continuità con l’amministrazione Cavalli ma si pone nel panorama politico come assoluta novità. Laureata in giurisprudenza, con alle spalle un corso di perfezionamento in pratica forense e un’esperienza di insegnamento presso una scuola privata di Crema, non proviene dal mondo della politica così come tradizionalmente la concepiamo. Ma il suo “fare” politica si è espresso nell’impegno civile a servizio della comunità di Romanengo, paese in cui vive da sempre. Quarantasette anni, sposata con due figli, si è tuffata a capofitto in questa nuova esperienza, sfidando le perplessità di qualche vecchio dinosuaro della politica locale, ma incontrando e condividendo  l’entusiasmo della gente. E’ la prima donna a candidarsi sindaco a Romanengo  e il primo incontro pubblico con i romanenghesi , tenutosi venerdì 7 marzo, ha visto una prevalenza di pubblico femminile, quasi a sottolineare la portata “storica” dell’evento.

I punti salienti su cui la candidata si è soffermata in quest’incontro saranno poi un po’ il leit motif della campagna elettorale: partecipazione diretta dei cittadini, tutela dei beni comuni, sviluppo sostenibile, tutela dei diritti, nuove prassi e stili di vita, l’attenzione ai giovani e alla cultura. Per  confrontarsi su tutto questo sono stati fissati due momenti  di “programma partecipato” (19 e 26 marzo), serate rivolte a far circolare idee e progetti, guardandosi in faccia, sapendo che nessuno da solo salva il mondo ma ciascuno può fare la propria parte.