Mentre il centro destra pensa di salvarsi saltando sulla barca di Perri, noi con le primarie facciamo scegliere ai cittadini il loro nuovo candidato sindaco

Tutti sulla barca di Perri altrimenti si cola a picco! Questo il timore neanche troppo nascosto che ha agitato il centro destra nei gioni dell”incertezza  sulla  volontà di ricandidarsi da parte  del sindaco uscente.

Una compagine variegata priva di un progetto comune che si è  trascinata in questi anni tra spaccature e ricomposizioni e che ha mostrato nei fatti  tutta la propria inconsistenza politica,  appesa al filo di una  ricandidatura che  si era fatta attendere troppo a lungo.

Prendiamo atto, senza particolare sorpresa,  della decisione di Perri  di sciogliere la riserva e di  ricandidarsi  allo scopo di dare  continuità ad una amministrazione che  ha già ampiamente dimostrato di non essere all’altezza della situazione.

Se escludiamo gli interventi esterni, cosa resta dell’amministrazione uscente? Quali  scelte ricorderanno i cittadini?

ricorderanno l’aumento costante delle tasse e delle tariffe, le promesse elettorali mancate,  tutte le opportunità non colte, il nodo dei trasporti ferroviari irrisolto,  l’assenza  di politiche  efficaci per un comparto strategico per la città,  come quello del commercio, la  riforma della macchina comunale rinviata.

Non ci hanno appassionato  nei giorni scorsi i contorcimenti del centro destra, mentre  ci appassiona invece e, molto, il futuro della città che ha estremo  bisogno di  cambiamento, di aria nuova, di un nuovo progetto e di un nuovo sindaco.

Per quanto ci riguarda, passiamo in modo ancor più convinto, la parola ai cittadini  che, per la prima volta, avranno l ‘opportunità   di scegliere il loro nuovo candidato sindaco, attraverso le primarie del 23 febbraio.

 

Segreteria cittadina Pd

Galimberti incontra i cittadini a San Felice

Mercoledì 12 febbraio alle ore 21 presso il Centro Civico di San Felice Gianluca Galimberti ha partecipato all’incontro Periferie al centro organizzato dal circolo PD Cascinetto. Alla serata, moderata da Roberto Galletti, hanno partecipato anche i consiglieri comunali PD Roberto Poli e Caterina Ruggeri.
Nel dibattito con i numerosi cittadini intervenuti sono emersi molti temi di grande rilevanza che attendono risposte dall’amministrazione comunale.

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Bando Generazione Web. Agostino Alloni presenta un’interrogazione in regione

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Un bando che si apre on line, poche ore per poter partecipare, la linea che si blocca e quando tutto funziona di nuovo non è più possibile partecipare. E’ la storia dei cosiddetti “click day” di Regione Lombardia, ma questa volta chi ne è rimasto vittima non ci è stato: tra le tantissime scuole che ci hanno provato, l’Istituto tecnico Pacioli di Crema sta denunciando in tutte le sedi quanto avvenuto poche settimane fa in merito alla procedura relativa al bando Generazione Web Lombardia 2014.

La scuola cremasca, che ha già scritto in merito all’assessore regionale all’Istruzione Aprea e ai responsabili del servizio, ha tentato di partecipare all’assegnazione dei contributi on line, ma, appunto, non c’è stato verso, impossibilitata a connettersi con le pagine per la procedura. E quando tutto, verso sera, si è sbloccato, gli 8 milioni di euro stanziati erano già stati assegnati.

“Non è la prima volta che si verificano blocchi alle procedure di finanziamenti dei bandi attraverso la piattaforma Gefo, quella che usa Regione Lombardia, proprio per bandi in cui la tempistica di presentazione è fondamentale per accedere al finanziamento”, fa sapere Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, che in proposito ha presentato un’interrogazione all’assessore da cui attende risposta in VII Commissione consiliare Cultura e istruzione.

E alla Giunta Maroni chiede di sapere, “in virtù della trasparenza amministrativa intesa come principio di imparzialità, l’elenco delle scuole che sono riuscite a iscriversi e a presentare il progetto richiesto; come intenda intervenire a fronte delle segnalazioni di mal funzionamento della piattaforma Gefo, e quindi di procedere all’annullamento della procedura adottata che non ha consentito a tutti i partecipanti di concorrere alla richiesta del finanziamento; se non ritenga opportuno modificare una procedura che non permette la corretta valutazione del merito dei progetti presentati e dei soggetti richiedenti”.