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Legge di Bilancio 2018: lavoro, crescita, cultura e sostegno ai soggetti più fragili

Lavoro, crescita, cultura e sostegno ai soggetti più fragili: è su questi capisaldi che si concentrano le scelte su cui abbiamo deciso di puntare con la Legge di Bilancio 2018. Incentivi alle imprese per l’assunzione di giovani, per gli investimenti in Industria 4.0, in macchinari e beni strumentali, per percorsi di formazione in innovazione e tecnologia, per rafforzare le capacità competitive del nostro sistema economico; risorse per investimenti in opere pubbliche; proroga di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici; forte sostegno alla cultura e alle imprese culturali; aumento di risorse per il contrasto alla povertà con il reddito di inclusione; stabilizzazione dei precari nei vari settori della pubblica amministrazione; recepimento dell’accordo Governo-Sindacati sull’anticipo pensionistico e sul blocco dell’aumento dell’aspettativa di vita per alcune categorie di lavoratrici e lavoratori; importante semplificazione degli adempimenti burocratici e, soprattutto, riduzione della pressione fiscale di ben 15 miliardi di euro (visto che dal 1° gennaio 2018 sarebbe entrato in vigore l’aumento di Iva e accise) al fine di evitare il rischio di compromettere la ripresa economica che si sta finalmente consolidando: tutte misure che danno il senso della direzione di marcia che abbiamo voluto perseguire, quello cioè di tenere insieme crescita, lavoro e coesione sociale.

Cinzia Fontana, parlamentare del Partito Democratico per la Provincia di Cremona e componente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha predisposto, come ogni anno, delle schede di sintesi dei principali contenuti della manovra economica,  cercando di tracciare un quadro delle principali misure, riassumendone i contenuti e indicando i commi di riferimento.

“E’ la naturale prosecuzione – commenta la deputata Fontana – della linea assunta in questa legislatura, grazie alla quale lasciamo ora un Paese in condizioni ben diverse rispetto a come l’abbiamo trovato: partivamo con un Pil a – 2,8%, lo lasciamo a + 1,6%; avevamo allora un tasso di occupazione al 55,6%, lo abbiamo ora al 58,4% raggiungendo il livello più alto del numero di occupati da quarant’anni a questa parte e contemporaneamente diminuisce il numero sia dei disoccupati che degli inattivi; il tasso di investimento delle piccole medie imprese sale dal 5,4% nel 2013 al 7,8% nel 2017; abbiamo ottenuto il miglior risultato di sempre nella lotta all’evasione e questo ha permesso anche di iniziare una riduzione della pressione fiscale per chi le tasse le paga; è stato dato più respiro e più ossigeno agli enti locali per poter fare investimenti in opere pubbliche; partivamo con l’azzeramento di tutti i fondi per le politiche sociali, ora invece tutti ripristinati con le relative risorse, rese oltretutto permanenti; si chiude la legislatura con l’investimento più massiccio mai fatto nella cultura e nei nostri beni culturali come grande investimento strategico per il sistema Paese. La conferma, quindi, che l’azione messa in campo per portare l’Italia fuori dalla crisi è stata efficace. Di certo non tutto è risolto, ancora molte ombre devono essere affrontate per dare maggiore stabilità, ma i numeri servono a riportare un po’ di verità e concretezza nel dibattito. E sono numeri che in ogni caso corrispondono ad un benessere diverso del Paese”.

Ecco le schede sulla Legge di Bilancio 2018 preparate dalla deputata Cinzia Fontana: Schede legge bilancio 2018.

Il testamento biologico è legge: un atto di civiltà

Il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente la legge sul testamento biologico, che ora è a tutti gli effetti legge dello Stato. Si tratta di una norma importante, una legge di civiltà. Ora i cittadini avranno infatti la possibilità di dichiarare quali cure ritengono compatibili e quelle che non desiderano, qualora perdano coscienza e siano alle prese con malattie che non consentono il recupero di una vita vera e dignitosa.

Matteo Piloni, segretario provinciale del Partito Democratico ha espresso, a nome di tutta la federazione di Cremona, grande soddisfazione per l’approvazione definitiva di questa legge tutta: “Dopo la legge sulle Unioni Civili e quella sul Dopo di noi, solo per citarne due, grazie al lavoro del Parlamento di questi anni, l’Italia ha fatto passi in avanti sui diritti, recuperando anni di empasse che ci hanno confinato nelle ultime posizioni rispetto ad altri paesi europei.
Come altre leggi, anche quella sul Testamento biologico è sia un diritto che una responsabilità. E’ una legge che punta a riconoscere e rafforzare la dignità della persona in quella fase della vita che si appresta verso la fine, creando condizioni di inabilità insopportabili e irreversibili. E’ una legge di cui avevamo bisogno, perchè il rispetto e il riconoscimento della dignità è l’essenza di una società più libera e giusta”.

Le città del futuro: anche tre sindaci della Provincia di Cremona presenti alla Camera dei Deputati

Tutti i posti dei Deputati sono stati “occupati” oggi dai Sindaci italiani. E tra loro anche alcuni sindaci PD della nostra Provincia: Ivana Cavazzini, sindaco di Piadena, Gianluca Salvoldi, sindaco di Moscazzano, Roberto Mariani, sindaco di Stagno Lombardo.
Su iniziativa della Presidente della Camera Laura Boldrini per il terzo anno consecutivo, con il prezioso contributo organizzativo di ANCI, è stata offerta un’occasione di dialogo tra Comuni, Parlamento e Governo.

Storie di Sindaci, di comuni piccoli e grandi, di donne e di uomini che quotidianamente affrontano il loro ruolo istituzionale per il bene comune e per il benessere dei loro cittadini. Il governo era rappresentato dal ministro De Vincenti.  È intervenuto anche il Presidente della commissione Bilancio, On. Boccia. Tema di stretta attualità la legge di bilancio, sulla quale ANCI ha già espresso il suo parere è avanzato le sue istanze. Molto sentiti i temi degli stanziamenti e rifinanziamenti destinati alle aree interne e alle zone terremotate; altri argomenti i bandi per le periferie, la rigenerazione urbana, aree urbane degradate, la banda ultralarga senza tralasciare la cultura.

Conciliazione tempi di vita e lavoro: al via gli sgravi contributivi

Prende il via la procedura per ottenere gli sgravi contributivi destinati ai datori di lavoro del settore privato per la promozione di misure di conciliazione tra vita professionale e vita privata. Si tratta di un’agevolazione prevista nel Jobs Act e per la quale sono state destinate risorse pari a circa 55 milioni euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018.

La decontribuzione riguarda i contratti aziendali, anche in recepimento di contratti territoriali, sottoscritti dal 1° gennaio 2017 al 31 agosto 2018, che contengono interventi di conciliazione per i dipendenti, migliorativi rispetto alle previsioni di legge o del contratto collettivo nazionale di riferimento. Il contratto aziendale deve riguardare un numero di lavoratori pari almeno al 70% della media dei dipendenti occupati dal medesimo datore di lavoro nell’anno precedente la domanda.

Cinzia Fontana, deputata PD, che ha seguito la materia in Parlamento, precisa: “Le tre linee di intervento individuate dal decreto attuativo riguardano il sostegno alla genitorialità, la flessibilità organizzativa e l’erogazione di servizi di welfare aziendale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori. I datori di lavoro che intendano usufruire della decontribuzione dovranno effettuare il deposito telematico del contratto aziendale, anche qualora si tratti del recepimento di un contratto territoriale di secondo livello, presso la Direzione territoriale del lavoro competente e, successivamente, inviare un’apposita istanza sul portale INPS”.

Per accedere alle risorse stanziate per l’anno 2017 il deposito del contratto deve avvenire entro il 31 ottobre 2017 e la richiesta all’INPS deve essere inoltrata entro il 15 novembre 2017. Rispetto alle risorse del 2018, il termine per il deposito è fissato al 31 agosto 2018, mentre quello per l’invio dell’istanza all’Inps al 15 settembre 2018.

Cinzia Fontana (PD) si conferma la deputata più presente in aula

Sulle pagine del Corriere della Sera è stata riportata, come ogni anno, la classifica dei deputati e dei senatori più presenti durante le sedute parlamentari. L’on. Cinzia Fontana si è confermata ancora una volta come la più presente nell’aula della Camera  dei Deputati, con una percentuale di presenza alle votazioni del 99,99%. Da sottolineare inoltre il fatto che,  sia alla Camera che al Senato, i cinque parlamentari più presenti appartengono tutti al gruppo del Partito Democratico.