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Il ministro Boschi a Cremona: bagno di folla all’incontro in sala Borsa

Grande partecipazione all’incontro con il ministro delle riforme Maria Elena Boschi, che venerdì 11 novembre ha partecipato ad un’iniziativa promossa dal comitato per il Sì alla riforma costituzionale di Cremona. In vista del referendum del 4 dicembre il ministro ha dichiarato come l’appuntamento sia di fondamentale importanza per il futuro del nostro Paese, in quanto i cittadini saranno chiamati a decidere se si vuole cambiare l’assetto istituzionale oppure lasciare tutto così com’è. Con l’approvazione definitiva della riforma infatti si chiarirà la divisione di poteri tra Stato e Regioni, semplificando il rapporto tra i diversi livelli di governo; si ridurrà il numero dei parlamentari e i senatori passeranno da 315 a 100, riducendo così anche i costi della politica; aumenteranno gli spazi di partecipazione diretta dei cittadini con l’introduzione dei referendum propositivi e di indirizzo; si abolirà il Cnel e si supereranno definitivamente le Province. In estrema sintesi, con la vittoria del Sì avremo un Paese più efficiente e più stabile. All’iniziativa hanno partecipato anche Matteo Piloni (segretario provinciale PD), Cinzia Fontana (deputata PD) e Luciano Pizzetti (senatore PD e sottosegretario alle riforme).

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Riformiamo la Costituzione per un’Italia più semplice. Due serate per approfondire, nel merito, la Riforma!

RIFORMIAMO LA COSTITUZIONE PER UN’ITALIA PIU’ SEMPLICE. Due serate per approfondire, nel merito, la Riforma!

La Riforma Costituzionale punta a rafforzare e semplificare il governo del Paese e interviene solo sulla parte seconda della Costituzione (quella che si occupa dell’ordinamento della Repubblica, cioè dell’organizzazione dei poteri pubblici). La parte prima (che segue i principi fondamentali e contiene il catalogo dei diritti e dei doveri delle persone) non è toccata.

In che direzione muove la Riforma? Su 6 percorsi democratici:

Qualificazione della rappresentanza, con il Parlamento composto da una Camera eletta a suffragio universale, unica titolata a dare e togliere la fiducia al Governo, e un Senato che rappresenta le istituzioni territoriali.

Efficacia della decisione, col superamento del bicameralismo e con l’introduzione del voto a data certa sugli atti del Governo considerati necessari alla realizzazione del proprio programma.

Estensione delle garanzie, con l’introduzione dello Statuto delle opposizioni e l’innalzamento del quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica.

Rafforzamento degli Istituti per la partecipazione e la democrazia diretta, rendendo cogenti le leggi di iniziativa popolare, abbassando il quorum del referendum abrogativo, introducendo i referendum propositivi e d’indirizzo.

Contenimento dei costi della politica e meno sprechi, con la riduzione drastica del numero dei parlamentari (315 parlamentari eletti in meno), il controllo dei conti e dei costi delle Regioni, la semplificazione della filiera istituzionale.

Riorganizzazione della Repubblica, riportando in capo allo Stato le questioni strategiche, rendendo più chiare le competenze regionali, rafforzando il ruolo delle Regioni con il bilancio in pareggio, superando le Province e concentrando l’azione amministrativa nei Comuni.

Riteniamo questa riforma utile per il Paese.

Da più di trent’anni tutte le forze politiche concordano sull’esigenza di riformare il Parlamento. C’è un mezzo sicuro per delegittimare le Istituzioni: continuare a parlare di Riforme senza realizzarle. Il nostro Paese solo adesso sta tentando di uscire da una crisi profonda e ha bisogno di Istituzioni più efficienti e più all’altezza delle sfide che ci pongono l’economia globalizzata e le stesse difficoltà dell’Unione europea.

C’è bisogno di una governabilità più rapida ed efficace. E’ necessario che rappresentanza e decisione trovino un miglior equilibrio.

Per questi motivi, e per aprire il percorso di confronto e informazione sui contenuti della Riforma in vista del Referendum del prossimo autunno, il PD ha organizzato due importanti serate durante le quali sarà lanciato l’appello per il SI e per la formazione dei comitati per il SI.

Giovedì 19 maggio, a Crema, si terrà il primo incontro insieme ai parlamentari Luciano Pizzetti e Cinzia Fontana (ore 21, sala Cremonesi, centro Sant’Agostino).

19 maggio

Lunedì 30 maggio a Cremona si terrà il confronto con Lorenzo Guerini, vice segretario nazionale del PD (ore 21, sala Zanoni).

30 maggio

Immigrati, PD: “Da Forza Italia inutili mozioni in stile lepenista!”

Il punto è uno solo. Vogliamo provare, anche nei nostri territori, a dare una mano nel gestire il flusso dei migranti, o si preferisce subirlo, ognuno giocando sulla polemica di turno nella speranza di qualche tornaconto elettorale?
Una volta risposto a questa domanda, ci si muove di conseguenza.
Noi crediamo che Prefettura e Sindaci, con il sostegno della Politica, debbano governare la situazione.
A questo servono gli incontri tra i Sindaci e il Prefetto a Crema e a Cremona. A coinvolgere le Amministrazioni locali, a coordinare i territori, proprio per non far cadere sulla testa delle comunità decisioni dall’alto.

Non siamo di fronte a un’invasione di clandestini ma alla gestione di alcune centinaia di profughi che le nostre comunità integrate sono in grado di svolgere con capacità e in sicurezza. Tra i compiti dei Sindaci vi è anche quello di collaborare lealmente con lo Stato. L’intesa tra le Istituzioni della Repubblica è fondamentale e nessuno può sottrarvisi.

Il problema c’è e va affrontato comunque, meglio farlo insieme.

Le mozioni fotocopia di Forza Italia in stile lepenista non aiutano e allontanano la capacità di affrontare la questione perché contrappongono Sindaci e Prefetto.

Perciò sono inaccettabili nel merito e nel metodo, oltre che essere semplicemente inattuabili in una società liberale.

Matteo Piloni
Segretario federazione PD Cremona

Luciano Pizzetti
Sottosegretario per le Riforme

Cinzia Fontana
Deputata PD

Agostino Alloni
Consigliere regionale PD