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Rifiuti. PD: Inutile gridare “al lupo al lupo”. Sui rifiuti ora maggiore equità ed efficienza.

Apprezziamo ancora una volta la scelta della giunta rispetto al progetto di estensione del porta a porta.

Gli obiettivi sono chiari: maggiore equità e efficienza del servizio, oltre al raggiungimento della tariffa puntuale. Tutte cose che, adesso, possono essere conseguite grazie al lavoro e agli approfondimenti di questi mesi per i quali il PD ha fin dall’inizio dato il proprio fattivo sostegno, ritenendo questa una delle azioni qualificanti e non più rinviabili delll’amministrazione per la città.

Al di là di sparate estemporanee e inutili allarmismi, come quella di paventare da parte del centrodestra un aumento di 200 euro a famiglia, la risposta della buona amministrazione prevede, al massimo, 2 euro a nucleo famigliare. Una soluzione finale individuata con il gestore che va nella direzione di una maggiore equità e attenzione, perché quando si entra nelle case dei cittadini ci vogliono serietà e responsabilità.
Ottima scelta quindi quella di andare verso il modello già avviato in altri Comuni, con l’obiettivo di portare la percentuale di differenziata al 70% in pochi mesi.

A Cremona non solo ci sarà l’estensione del porta a porta su tutta la città, dopo anni di rinvii, ma anche minori costi per i cittadini e miglioramento dell’ambiente, cose che dovrebbero star a cuore a tutti.

Con buona pace dei catastrofisti di professione.

Matteo Piloni
Segr. Provinciale PD Cremona

Roberto Galletti
Segretario cittadino PD

Cremona, 20 maggio 2015

Cremona, Rifiuti e Aem gestioni. PD: “L’amministrazione vada avanti con determinazione!”

Dopo le affermazioni rilasciate da parte degli esponenti di Forza Italia, il quadro risulta decisamente più chiaro anche per chi, come noi, ha appreso con sorpresa delle dimissioni del Dott. Zamboni.
E risulta anche assolutamente lampante ed estremamente deludente come sia stato fatto uno strumentale utilizzo della Commissione di Vigilanza da parte dei Consiglieri del centrodestra.
Il nodo è uno, e tutto politico. Il centrodestra, con Forza Italia in testa, non condivide le azioni intraprese dall’Amministrazione Galimberti e dall’assessore Manfredini rispetto al potenziamento della differenziata in città.
Posizione legittima, e per altro non nuova.
Anche in altre città, anche in un recente passato, sempre il centrodestra ha visto con diffidenza e mille dubbi il servizio di raccolta differenziato porta a porta, salvo poi ricredersi una volta portato il servizio a regime.
Con un piccolissimo sforzo della memoria ci preme rilevare, invece, come questa posizione del centrodestra cremonese contrasti nettamente e palesemente con l’intenzione manifestata più volte nei cinque anni passati al governo della città, senza mai concretizzare assolutamente nulla.

E forse riguardano più questi motivi, tutti politici e di merito, le dimissioni del Presidente Zamboni da Aem Gestioni, la società di Lgh che gestisce la raccolta rifiuti in città.
Zamboni probabilmente, non condividendo le azioni della giunta, ha legittimamente deciso di dimettersi.

Altra cosa sono l’inceneritore e il futuro di Lgh, questioni diverse rispetto alla situazione finanziaria di Aem, sulla quale Forza Italia tende a fare (probabilmente in modo volontario) confusione e che, certamente, non può essere imputata all’amministrazione Galimberti.
Anche in questo caso è evidente la contrarietà di Forza Italia che, dopo aver subito le linee di indirizzo dell’allora amministrazione Perri, ora si sente più libera di manifestare i propri mal di pancia.

Inoltre le suddette linee di indirizzo della precedente amministrazione, è bene ricordarlo, non erano arricchite e rese complete alcun piano industriale.
A differenza di quanto successo in passato l’amministrazione Galimberti sta facendo diligentemente proprio questo, proprio nell’ottica di affrontare il tema dell’inceneritore con il massimo della serietà, senza per questo rinunciare alla volontà di superare questo sistema di smaltimento. Una colpa? Certamente no.
Così come non può essere una colpa l’azione intrapresa dall’Assessore Manfredini, a cui va il nostro pieno sostegno, di migliorare il servizio di raccolta in città, incrementandolo a vantaggio della stessa.

Matteo PILONI, segretario provinciale PD
Roberto GALLETTI, segretario cittadino PD

Cremona verso il 70% di differenziata Entro luglio nei quartieri, a ottobre in centro

Conta alla rovescia per la raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Quattro mesi di comunicazione, poi due fasi per estendere a tutto il territorio comunale la raccolta differenziata e per andare verso la tariffa puntale, paghi per quanto butti. La Giunta nella seduta odierna ha approvato le nuove linee guida – illustrate dall’assessore al Territorio e alla Salute Alessia Manfredini – che, dopo il passaggio in commissione e l’approvazione del Consiglio comunale, saranno il nuovo indirizzo politico in tema di rifiuti. Dalla percentuale di raccolta differenziata del 53,67% (anno 2014) si andrà verso il 70%, rendendolo così omogenea su tutto il territorio comunale.

Queste le tempistiche individuate nelle nuove linee guida: entro luglio la raccolta differenziata inizierà nei quartieri ed entro ottobre nel centro storico. “E’ tempo per Cremona di fare il salto di qualità – dichiara l’assessore Alessia Manfredini – sia nella percentuale della raccolta differenziata, attualmente insoddisfacente rispetto agli standard, sia verso una minore produzione di rifiuti e una maggiore consapevolezza della destinazione dei nostri rifiuti riciclati e della loro valorizzazione sul mercato (si vedano le tabelle allegate su quantitativi e impianti di riciclaggio). Si tratta di un modello nuovo rispetto all’attuale: il servizio sarà omogeneo su tutto il territorio, la raccolta avverrà principalmente all’esterno delle abitazioni e saranno poste le basi per la tariffa puntale con costi più equi e un servizio di raccolta sicuro, veloce ed efficiente”.

L’Amministrazione è arrivata a formulare le nuove Linee guida dopo una attenta analisi e confronto con AEM Gestioni, verificando le buone pratiche attuate da altre città quali, ad esempio, Crema, Treviso, Modena, Parma e Reggio Emilia. Per quanto riguarda il piano economico finanziario, che verrà approvato nelle prossime settimane, la Giunta ha posto un’attenzione particolare al contenimento dei costi del servizio.

Nei prossimi mesi sarà avviata una compagna informativa capillare, quartiere per quartiere, coinvolgendo gli amministratori di condominio, le associazioni di categoria, i comitati di quartiere, le associazione ambientaliste e del terzo settore, le scuole. Nelle linee guida, oltre al controllo delle Guardie Ecologiche Volontarie, sono previsti, gli agenti ambientali e gli eco-responsabili. Tante le novità, tra cui la raccolta dei pannolini, il decalogo delle eco-feste, il rinnovo dei cestini vetusti a partire dal centro storico, il centro di riuso, e la cabina di regia tecnica tra Comune e Aem Gestioni per l’attuazione del progetto di estensione del “porta a porta” con una staff specifico sul decoro urbano e sulla comunicazione.

Servizio Idrico, Piloni: “Da Cremona e Crema il ‘via’ alla costruzione di un’unica società dell’acqua” – “Bene la scelta di Cremona di andare a gara sui rifiuti”

Lunedì 22 dicembre, in contemporanea, i consigli comunali di Cremona e Crema hanno approvato la delibera di indirizzo con la quale si da un chiaro indirizzo a Padania acque di completare il riassetto del servizio idrico integrato della provincia di Cremona, attraverso la realizzazione di un’unica società dell’acqua.

Si tratta di un passaggio molto importante, che molti consigli comunali hanno già affrontato e continueranno ad affrontare nelle prossime settimane.
Certamente, il segnale che arriva dalle due principali città della provincia, assume un forte carattere politico, che evidenzia la determinazione con la quale si vuole arrivare al completamento del percorso entro la metà del prossimo anno.

La tempistica che ha portato a questa scelta non è figlia di alcuna accelerazione, in quanto di tempo se n’è perso fin troppo in questi anni. Al contrario si tratta della necessità di poter mettere Padania Acque nelle condizioni di poter costruire il percorso di fusione nel miglior modo possibile, tenendo conto delle ricadute sui territori, che inizierà a valle degli atti di indirizzo. Ciò significa che vanno studiate tutte le strade possibili per mettere a disposizione dei territori la capacità patrimoniale che consenta di rafforzare, nel tempo, la società.

Purtroppo il voto dei due consigli non ha avuto il consenso unanime, che mi auguro possa ritrovarsi, invece, nei prossimi importanti passi.

Oltre al servizio idrico, il consiglio comunale di Crema ha approvato le linee di indirizzo circa gli adempimenti in materia di affidamenti dei servizi di rilevanza economica. Con questa scelta Cremona, come Crema, andrà a gara nel 2015 sui servizi legati ai cicli dei rifiuti e sull’illuminazione pubblica.

Una scelta, questa, che rafforza la volontà del territorio di migliorare i servizi dei cittadini, in ambito ambientale e non solo, con l’obiettivo di rilanciare con forza la raccolta differenziata in città, la riduzione dei rifiuti e il minore ricorso all’incenerimento, recuperando il tempo perso e assumendosi la responsabilità di diventare davvero punto di riferimento per i territori limitrofi anche nella gestione dei rifiuti.

Una decisione le cui ricadute riguardano anche processi ben più grandi, come quello del futuro di Lgh, per la quale la relazione, l’apertura e il dialogo tra territori può e deve fare la differenza.

Matteo Piloni
Segretario provinciale PD Cremona

“Sblocca Italia”, rifiuti. PD Cremona: “Aumentare la differenziata nelle regioni in stato di emergenza e contestualmente programmata la razionalizzazione degli impianti di termovalorizzazione lombardi”

POSIZIONE PD PROVINCIALE DI CREMONA “SBLOCCA ITALIA”

Il Partito Democratico con l’art. 35 del decreto “Sblocca Italia” decide di governare il processo di gestione dei rifiuti, mai affrontato con approccio programmatico dai Governi di centro destra che invece hanno costretto l’Italia ad un perenne stato di emergenza in materia.
L’introduzione di questo articolo è sicuramente positivo per la situazione italiana in quanto ci permette di non incorrere in onerose infrazioni europee introducendo, al tempo stesso, importanti elementi di pianificazione.

Il gruppo regionale del PD, coordinandosi con la segreteria regionale del partito, in data 23 settembre c.a., si è fatto promotore di una mozione che, partendo dai seguenti presupposti:
la direttiva europea sui rifiuti;
la situazione lombarda già allineata agli standard europei e la situazione di perenne emergenza rifiuti che si protrae al Sud;
impegna la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo al fine di salvaguardare la pianificazione di settore effettuata in Lombardia. In particolare si chiede che venga salvaguardato il potenziamento della raccolta differenziata e del riciclaggio e l’avvio del processo di decommissioning degli inceneritori sostituendo quelli più obsoleti e inquinanti con nuova impiantistica TMB non autorizzando potenziamenti o nuovi impianti di termovalorizzazione.

A livello territoriale il PD svolgerà un importante lavoro di coordinamento tra la rete regionale degli amministratori locali, il consiglio regionale ed il parlamento al fine di consentire ai sindaci che si sono impegnati per portare avanti una politica virtuosa di gestione dei rifiuti, come sta facendo il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti.

Il lavoro di coordinamento tra la situazione lombarda comprensiva di tutte specificità di livello provinciale e l’evolversi della discussione parlamentare in merito allo “Sblocca Italia”, condotto da Chiara Braga, membro della segreteria regionale del PD, co-relatrice in parlamento del DLL133 “Sblocca Italia”, verrà coordinato e seguito dalla segreteria regionale ed in particolare da Vittore Soldo, referente regionale del PD per le questioni ambientali. Questo lavoro potrebbe portare i membri dell’esecutivo cremonese (Sindaco Galimberti e Assessore Manfredini) a partecipare attivamente ai lavori di audizione parlamentare proprio per portare la situazione di Cremona all’attenzione di chi dovrà seguire lo sviluppo e la chiusura del testo di legge in merito alla partita della gestione dei rifiuti.

Il Partito Democratico lombardo accoglie positivamente l’impegno del Governo per risolvere una situazione portata avanti da troppo tempo e mai governata sul tema dei rifiuti purché sia chiaro che la linea di mutuo soccorso che si rende necessaria per sopperire allo stato di emergenza di alcune regioni del centro-sud non sia da considerarsi incondizionata: la Lombardia si renderà disponibile ad un confronto con il governo in merito all’emergenza rifiuti solo se verrà prospettata una pianificazione seria di aumento della differenziata nelle regioni in stato di emergenza e contestualmente programmata la razionalizzazione degli impianti di termovalorizzazione lombardi comprensivi dello stato dell’arte di livello locale è il caso di Cremona dove la giunta del capoluogo parteciperà da qui al 31/12 al lavoro del progetto pilota di decommissioning dell’impianto di incenerimento rifiuti di Cremona avviato da Regione Lombardia lo scorso maggio.

Matteo Piloni, segretario provinciale PD Cremona
Francesca Pontiggia, resp. Ambiente PD Cremona