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Al via la consultazione nei circoli sul documento programmatico proposto da Letta

Il Partito Democratico Nazionale ha lanciato una consultazione in tutti i circoli con un questionario da sottoporre alla discussione nei territori. Il nuovo segretario Enrico Letta aveva infatti chiesto e proposto, nel corso dell’Assemblea Nazionale di domenica scorsa, di avviare un’ampia discussione programmatica per ripartire dalla base e per lavorare concretamente al rilancio del PD. Si tratta quindi di un’iniziativa importante, non scontata: significa ripartire dalle periferie e, anzi, dalla considerazione che non esistono periferie ma esiste invece una comunità democratica che vuole – e deve – essere ascoltata sul territorio.

Data la situazione epidemiologica generale e le limitazioni previste dalla Zona Rossa, la Federazione PD di Cremona ha chiesto a tutti i circoli locali di diffondere il più possibile il documento e raccogliere nei prossimi giorni i conseguenti contributi di iscritti e militanti in modalità telematica attraverso “mailing list” aperte con risposte condivise, gruppi social in facebook o whatsapp, riunioni in video-conferenza. Sarà convocata anche un’Assemblea Provinciale, aperta alla partecipazione di tutti i segretari di circolo della Federazione, per raccogliere spunti e contenuti per una discussione politica a livello provinciale. Dal responsabile organizzativo regionale del PD Lombardia è arrivata comunicazione di arrivare al termine di questa consultazione sul territorio entro il 31/03/2021.

Ecco il testo del documento programmatico inviato dal PD Nazionale: Testo-Consultazione

Vittore Soldo: “Le parole di Letta ci spronano a costruire un PD aperto e inclusivo”

A seguito dell’elezione di Enrico Letta alla segreteria nazionale del Partito Democratico, il segretario provinciale della Federazione di Cremona Vittore Soldo è intervenuto con una riflessione personale in merito al discorso programmatico che il nuovo leader dem ha pronunciato di fronte all’Assemblea Nazionale PD. Ecco il testo integrale del comunicato:

La candidatura e l’elezione di Enrico Letta alla segreteria del Partito Democratico ha rimesso in campo l’azione di un partito che per troppo tempo è rimasto schiacciato su logiche di governo nonostante le condizioni al contorno, il quadro politico e le contingenze fossero completamente cambiati. Le parole usate da Letta rispondono alle domande uscite nella riunione dei segretari di circolo della nostra Provincia, pochi giorni fa. Necessità di riprendere i temi di progressività fiscale, equità, riduzione delle disuguaglianze e accesso diffuso ai servizi di base, facendo in modo che queste tematiche accompagnino l’azione di governo e al tempo stesso riprendere un dibattito interno franco, profondo e che coinvolga la base nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia: riorganizzare un partito per rispondere a mutate e repentinamente mutevoli condizioni di vita, nuove istanze e nuovi bisogni.

Nell’intervento del segretario nazionale è stato toccato il tema dei giovani, ancora troppo poco coinvolti nelle scelte di questo Paese, così come i temi della parità di genere o quello dell’integrazione. Oltre a salvarci dobbiamo avere l’ambizione e l’obiettivo di uscire migliori da questa pandemia che ha messo in evidenza tutte le nostre fragilità, non ultima quella di un nuovo rapporto tra sviluppo e ambiente. Il tema della sostenibilità non può più rimanere solo nei programmi e nei volantini elettorali: adesso siamo nella necessità di fare veramente qualcosa che migliori lo stato di salute delle nostre città, del nostro ambiente e delle condizioni di vita. Lo stesso Letta ha aggiunto però qualcosa di molto importante: non basta un segretario, bisogna che tutto il partito cambi perché è cambiato il mondo e per favorire un cambio di passo è necessario che tutta la comunità cambi. Non basta cambiare una persona. La bontà del progetto per la rigenerazione ed il rilancio del Partito Democratico di Letta è accompagnato dalla sua storia: non possiamo più chiuderci all’interno delle nostre sedi. Bisogna aprirsi al mondo e coinvolgere tutti quanti vorranno partecipare a costruire un Paese più inclusivo e moderno. Adesso ci aspetta il lavoro sul territorio e credo che ce ne sia grande voglia e aspettativa.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona

Enrico Letta eletto segretario dall’Assemblea Nazionale del Partito Democratico

L’Assemblea Nazionale del 14 marzo 2021 ha eletto Enrico Letta segretario nazionale del Partito Democratico con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti. “La candidatura di Enrico Letta alla segreteria nazionale è stata sottoscritta da 713 delegati” aveva annunciato la presidente dem Valentina Cuppi, prima di lasciare la parola al candidato in pectore per il discorso programmatico.

“Mi candido a nuovo segretario – ha esordito Letta – ma so che non vi serve un nuovo segretario: vi serve un nuovo PD. Dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicali nei nostri comportamenti. Io scelgo il partito perchè ritengo che questa sia la sfida essenziale per l’Italia ma anche per l’Europa. Dobbiamo fare un partito con le porte aperte. Io arrivo da persona libera che ha imparato che la vita è molto bella ed è piena di sorprese. Lascio tutti gli incarichi che avevo con retribuzione ma tengo la presidenza, non retribuita della fondazione Delors. Non arriva qui un segretario sulle ali dell’esaltazione di quelli che lo osannano. Sono qui per fare le cose. E citando Nino Andreatta: ‘Non c’è nulla di più sovversivo della verità’. Da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa. Noi siamo per il primato della scienza, la collaborazioni tra Paesi e istituzioni. L’immagine di Mattarella, il Presidente della Repubblica a cui va il mio saluto più affettuoso, che si vaccina in coda è l’immagine della speranza”.

Il segretario ha poi proseguito il discorso entrando nello specifico dei vari aspetti programmatici e di alcune proposte concrete per rinnovare l’organizzazione del PD: “Domani presenterò un vademecum di idee che verrà inviato ai Circoli per aprire una discussione nelle prossime settimane. La discussione – ha poi chiarito-  proseguirà anche nella prossima Assemblea Nazionale, chiamata poi a fare una sintesi. La parola chiave è partecipazione, se mi eleggerete sulla partecipazione lavorerò come segretario”. E poi l’idea di mettere insieme l’anima e il cacciavite. “La nostra politica deve essere questo. Metterle insieme e non staccarle mai. Se siamo solo anima, non possiamo cambiare le cose. Dobbiamo sapere qual è la vite da girare. A usare questa immagine sono stati Romano Prodi e Jacques Delors”.

“L’Europa è la nostra casa – ha aggiunto Letta – e l’Europa del 2020 è quella che ci piace con al centro la solidarietà il lavoro ed il pilastro sociale. Ma dobbiamo cambiare ancora l’Europa e fare quelle scelte che migliorino la democrazia europea. Il Next Generation Eu è il primo impegno sul fronte Europeo: noi dobbiamo fare una battaglia perchè il patto di stabilità europeo può essere basato su criteri solo finanziari o basato sui criteri della sostenibilità, verde e sociale. Altro grande impegno è quello dell’Europa Sociale. Il dialogo sociale è venuto meno, riaprirò un colloquio con i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Dobbiamo riaffermarci come partito della prossimità sui territori. Dobbiamo avere filo da tessere, con logica espansiva. E’ un percorso difficile e molto ambizioso. Il PD non farà mai un piccolo partito, deve avere l’ambizione di guidare una coalizione. Il primo test sono le amministrative ma il nostro obiettivo sono le politiche del 2023″. Infine, a conclusione dell’intervento: “Mi hanno scritto che è impegnativo guidare questo partito e lo è ancora di più chiamandosi Enrico. Io sento profondo questo impegno, difficile e complesso, e lo intendo portare avanti con senso del limite, decoro e rispetto”.

Il discorso integrale di Enrico Letta è disponibile sul sito internet del Partito Democratico: https://www.partitodemocratico.it/primo-piano/letta

Dimissioni Zingaretti, Soldo (PD): “Vicinanza, solidarietà e fiducia per il segretario nazionale. A breve il confronto negli organismi interni”

Nicola Zingaretti ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni da segretario nazionale del Partito Democratico invitando l’Assemblea Nazionale (già convocata per il 13-14 marzo) a fare le scelte più opportune e utili per tutto il partito. Il segretario provinciale Vittore Soldo ha inviato una lettera aperta sulla situazione politica a livello nazionale, sottoscritta dai segretari di circolo e dai coordinatori circondariali della Federazione di Cremona. Ecco il testo integrale del comunicato:

Nel pieno di questa emergenza sanitaria che sta logorando e mettendo in seria difficoltà la tenuta economica e sociale del paese e che ritorna per la terza volta nell’arco di un anno, le parole del nostro segretario Nicola Zingaretti creano grande rammarico e sconforto sulla nostra comunità politica: in un momento come questo, i nostri militanti e gli elettori del PD non meritano le dimissioni del proprio segretario nazionale a causa di discussioni che non interessano, tanto più in questo momento, il Paese.  Considerando inoltre che eventuali confronti potrebbero essere serenamente affrontati e organizzati con tempi e modi che verranno decisi nelle sedi opportune e dagli organismi preposti. Adesso serve un forte presidio politico su tutti i fronti aperti per arginare e superare questa emergenza e solo un partito come il nostro che ha fatto della presa in carico delle responsabilità anche a costo di sacrificare la propria popolarità per il bene del paese, può e deve continuare a governare i processi che necessariamente, dovranno portarci fuori dalla crisi, migliori di prima.

Se vogliamo uscirne migliori, ci dobbiamo essere e ci deve essere chi ha accompagnato la formazione di questo Governo e il travaglio per arrivarci: a nome di tutta la comunità del Partito Democratico cremonese esprimiamo forte vicinanza, solidarietà e rinnovata fiducia al segretario nazionale chiedendo a Nicola Zingaretti che resti segretario del Partito Democratico per il bene del Paese e per il bene del suo partito che è uno degli elementi importanti di tenuta dell’Italia, in questo momento, continuando e rafforzando quel percorso di apertura alla società, necessario per il rilancio del Paese, del PD e di un rinnovato centrosinistra moderno, riformista ed europeista. Adesso bisogna stringere i denti e governare i processi. Ci sarà tempo per organizzare un confronto interno che sia pieno, responsabile e compiuto, anche e soprattutto, solo quando avremo messo al sicuro tutto il paese, i nostri anziani, i lavoratori, le famiglie, gli imprenditori e tutti quanti sono più esposti a questa crisi. Adesso, giusto provare a confrontarci sulla situazione e su cosa ci ha portato qui. Lo stavamo già facendo e giusto continuare a farlo dalla base, dai nostri circoli anche con tutti i limiti dovuti ai soli strumenti che ci consentono di portare avanti, in questo periodo difficile, quella che dovrebbe essere la normale vita di un partito: gli incontri e le riunioni in videochiamata che purtroppo escludono una parte della nostra comunità e che in alcune situazioni, vista la non piena e compiuta infrastrutturazione anche dei nostri territori, rendono non semplici i momenti di confronto.

In Provincia di Cremona, da qualche mese, stiamo provando a riorganizzare il partito sul territorio. Abbiamo iniziato dal Cremasco, portando avanti incontri e riunioni su come riorganizzarci sul territorio. Porteremo questo confronto in tutti gli altri territori, dal Casalasco, alla cintura della città di Cremona fino al Soresinese e alle Terre di Mezzo. Dopo questo fulmine a ciel sereno, convocheremo un incontro con tutti i segretari di circolo e di seguito un’Assemblea Provinciale: importante, oltre al comprensibile sfogo dei militanti, raccogliere le istanze e gli stimoli di chi vive questa situazione nei paesi e nelle città della Provincia di Cremona.

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona

Il contributo del Partito Democratico per un governo autorevole, europeista, riformista

Il Partito Democratico ha scelto di mettere al primo posto gli interessi del Paese. Le sfide enormi che abbiamo davanti – la lotta alla pandemia, la gestione della campagna vaccinale, la necessità di un rilancio su basi nuove dell’economia, il rafforzamento della centralità dell’Europa e delle sue istituzioni – ci chiedono di rispondere positivamente all’appello del Presidente della Repubblica, assumendo la responsabilità che questo tempo richiede.

Responsabilità, visione, qualità, inclusione, umanità, sono i nostri principi ispiratori in questo passaggio. Per questo pensiamo che serva dare all’Italia un Governo autorevole, di chiaro stampo europeista, riformista, che costruisca attorno a un programma condiviso una maggioranza parlamentare coesa e stabile, che risolva i problemi aperti, assuma le necessarie scelte strategiche e prosegua sulla strada di una sempre maggiore integrazione europea. Questo è il momento dell’ambizione, dell’elaborazione di un progetto sostenuto da una forte proposta politica. Per questo mettiamo a disposizione le nostre proposte per un governo forte e di lunga durata, utili alla formazione di un esecutivo di legislatura che assuma alcune priorità per noi irrinunciabili, tra i quali:

  • collocare saldamente il nostro Paese nella strategia europea, cedendo sovranità a un bilancio comune europeo;
  • investire nella sanità pubblica e proseguire nella campagna vaccinale;
  • attuare il Recovery Plan attraverso un percorso di coinvolgimento del Paese, per una nuova stagione di sviluppo sostenibile ed inclusiva;
  • un piano per l’occupazione femminile;
  • la transizione ecologica del Paese, a partire dalla decabonizzazione dell’ex Ilva;
  • una riforma fiscale basata sulla progressività, sulla semplificazione e senza condoni;
  • gratuità dell’istruzione da 0 a 18 anni per gli studenti che provengono da famiglie a basso reddito;
  • rafforzare le infrastrutture sociali perché nessuno sia lasciato solo;
  • una riforma degli ammortizzatori sociali e moderne politiche attive del lavoro;
  • gestire i fenomeni migratori con umanità, legalità, solidarietà e inclusione;
  • combattere le disuguaglianze di genere, generazionali e territoriali;
  • combattere le organizzazioni criminali e le mafie;
  • una legge elettorale proporzionale.

Ecco il documento integrale del Partito Democratico: CONTRIBUTO PER UN GOVERNO AUTOREVOLE, EUROPEISTA, RIFORMISTA