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Protesta Immigrati. Solidarietà e vicinanza alla Caritas Cremonese dal PD.

Il PD Cremonese esprime massima solidarietà, vicinanza e sostegno a tutta la Caritas Cremonese e alle altre realtà che si stanno occupando degli immigrati e dei richiedenti asilo presenti sul nostro territorio, per l’impegno e la dedizione profusi nel lavoro di grande valore sociale che svolgono ogni giorno.

Nonostante le crescenti difficoltà ed i momenti di tensione, la realtà della Casa dell’Accoglienza si riconferma un luogo gestito con grande capacità e serietà, centrato sui problemi reali e contingenti delle persone che accoglie, un luogo che rappresenta per la nostra città un baluardo di civiltà e di umanità, dove le persone vengono aiutate con grande professionalità e senza pregiudizi di sorta ma per il semplice fatto di essere persone che necessitano aiuto.
Il Partito Democratico, come già espresso in svariate occasioni e comunicazioni, non sottovaluta le criticità legate alle forti ondate migratorie che si stanno riversando sull’Italia e sull’Europa tutta ma, come per tutti i fenomeni di dimensione globale ed epocale, è consapevole di come tali dinamiche vadano gestite e governate, con razionalità ed umanità e rifuggendo categoricamente da metodi di facile populismo o da strumentalizzazioni di persone in difficoltà o di situazioni complesse.
Infine, chi cede ad atteggiamenti catastrofisti, di minaccia e tendenziosi, non è di alcun aiuto nella gestione di dinamiche complesse come quelle attuali, dinamiche all’interno delle quali i cambiamenti sociali, anche di portata mondiale, già ora ma sempre si più nei mesi e anni a venire influenzeranno inevitabilmente l’assetto della nostra convivenza che, ancor più di prima, dovrà essere civile.

Come Pd siamo impegnati al fianco degli amministratori nel gestire questa importante situazione, e proprio venerdì 23 ottobre alle 21 si terrà un’assemblea provinciale dedicata proprio a questo tema.

Francesca Baldini Segreteria Cittadina Partito Democratico Cremona

Profughi. Assemblea provinciale PD Cremona, venerdì 23 ottobre ore 21

ASSEMBLEA PROVINCIALE – CREMONA, VENERDI 23 OTTOBRE

Da parecchie settimane quella che viene chiamata “emergenza profughi” si trova al centro dell’agenda politica in particolare europea. Le immagini di grande crudezza di un dramma che si svolge alle porte di casa nostra, suscitano profonde emozioni mentre si inasprisce la polemica, politica e non solo, tra chi spinge per l’apertura e l’accoglienza e quanti sono fautori della chiusura e dei respingimenti.
Su questa linea di discrimine il PD non ha né può avere dubbi perché la risposta al problema sta nel cuore cruciale della sua identità fondativa e del suo progetto politico.

Per queste ragioni abbiamo deciso di convocare un’Assemblea provinciale – aperta a Sindaci, amministratori, Circoli, iscritti – Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 21 presso la Sala IAL – Cremona, via Dante 121 – sul tema: “Migranti e rifugiati-oltre l’accoglienza verso una Nuova Cittadinanza”
Interverranno: Matteo Piloni segretario provinciale, Gianluca Galimberti sindaco di Cremona, Stefania Bonaldi sindaco di Crema.

Sarà un’occasione stimolante per verificare la risposta del nostro territorio e le soluzioni individuate dagli amministratori locali e insieme le normative attuali o da modificare che l’Europa si è data e che si mostrano non più idonee.

Un appuntamento da non mancare.

Il presidente dell’assemblea provinciale
Franco Verdi

Fontana, PD. DIRITTO ALLO STUDIO DISABILI SENSORIALI E ALUNNI CON HANDICAP SCUOLE SUPERIORI: “Superare l’incertezza sulle competenze!”

Superare l’incertezza sia sulle competenze che sulle risorse in merito ai servizi di inclusione scolastica dei disabili: questa è la richiesta contenuta nell’interrogazione che abbiamo presentato al Governo nel mese di luglio e che di seguito riporto.
Se da un lato, infatti, i 10 milioni di euro messi a disposizione da Regione Lombardia e gli ulteriori 30 milioni di euro destinati dal Governo con la legge 125/2015 permettono di assicurare il servizio per l’anno in corso (coprendo così la prima parte dell’anno scolastico), rimane comunque aperto il problema di come continuare a garantire ai disabili un diritto – quello appunto allo studio – oggetto di specifica tutela sia a livello internazionale che costituzionale.
Il rimpallo di responsabilità cui stiamo assistendo tra Governo, Regioni e Province deve assolutamente finire. Vanno quindi definite al più presto e in modo chiaro le funzioni, le deleghe e le risorse economiche ad esse assegnate, al fine di dare certezze e risposte adeguate ad un diritto incomprimibile quale quello all’integrazione scolastica dei ragazzi disabili.

Cinzia Fontana, Deputata PD

Ecco il testo dell’interrogazione:
CARNEVALI, CINZIA MARIA FONTANA e GASPARINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
in materia di istruzione scolastica, l’articolo 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59) ha attribuito alle province, in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni inerenti al supporto del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio;
anche una sentenza del Consiglio di Stato del 9 aprile 2013 (n. 01930/2013 Reg. Prov. Coll. n. 09749/2011 Reg. Ric.), riferita al contenzioso tra il comune di Vimercate e provincia di Monza, ha stabilito la competenza esclusiva della provincia in materia di assistenza educativa e trasporto scolastico agli alunni disabili della scuola secondaria superiore;
l’articolo 85 della legge 56 del 2014 ha definito le funzioni fondamentali in capo alle province affermando, nel contempo, che le rimanenti funzioni – tra cui l’assistenza educativa e il trasporto scolastico degli alunni disabili delle scuole secondarie superiori e gli interventi di integrazione scolastica a favore di studenti disabili sensoriali – saranno attribuite alle regioni attraverso un processo di riordino che individui le risorse finanziarie necessarie all’esercizio delle funzioni che devono essere trasferite;
tale processo di riordino non è ancora concluso, in quanto molte regioni non hanno ancora legiferato in materia, altre hanno invece provveduto a legiferare individuando modalità diverse: alcune, infatti, hanno mantenuto le funzioni in capo alle regioni con attribuzioni di risorse economiche, altre hanno delegato ancora le province definendo tuttavia ruoli e risorse economiche non sempre sufficienti. Ciò sta determinando condizioni di profonda incertezza sulla garanzia del diritto allo studio di numerosi alunni disabili;
il diritto all’istruzione dei disabili è oggetto di specifica tutela sia a livello internazionale – Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva in Italia con la legge n. 18 del 2009 – che nell’ordinamento interno, in attuazione della disposizione contenuta nel terzo comma dell’articolo 38 della Costituzione;
la legge 5 febbraio 1992, n. 104 garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata e ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società –:

quali iniziative il Governo intenda mettere in atto per superare l’incertezza su competenze e risorse in merito ai servizi di inclusione scolastica dei disabili e garantire così su tutto il territorio nazionale, a partire dall’anno scolastico 2015/2016, pari condizioni di diritto allo studio riferite al servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio frequentanti le scuole secondarie superiori, così come al servizio di integrazione scolastica a favore degli alunni con disabilità sensoriali. (5-06050)

Accorpamenti. Dal Governo la conferma che “non è stata formalizzata alcuna lista delle prefetture da chiudere.”

Accogliamo con favore le dichiarazioni dei Ministri Alfano e Madia che ieri, giovedì 15 ottobre, in un incontro con una delegazione di parlamentari, in linea con quanto già anticipato dal Ministro Madia durante l’incontro a Cremona di giovedì 8 ottobre, hanno confermato che non è stata formalizzata alcuna lista delle prefetture che dovrebbero eventualmente chiudere, dimostrando grande attenzione alle richieste dei territori affermando la volontà di voler proseguire l’interlocuzione avviata per trovare una soluzione comune ai problemi.
Come PD locale, considerando che riguardo al tema della sicurezza, sono diverse e impegnative le sfide che i nostri territori hanno di fronte e che aree di municipalità medie e piccole come le nostre stanno vivendo problemi nuovi che richiedono un grande presidio, per il tramite dei nostri referenti al Governo, continueremo ad impegnarci affinché non si effettuino scelte secondo meri criteri di riduzione dei centri di costo, ma secondo criteri di efficienza ed efficacia, nonché secondo linee compatibili con i processi di riorganizzazione adottati dai nuovi enti di Area Vasta.
Come ha dichiarato anche il Ministro Madia, l’obiettivo rimane l’efficientamento dei centri decisionali sul territorio e, conseguentemente, dei presidi operativi con risorse umane, logistiche e strumentali adeguate al mantenimento ed all’implementazione della sicurezza nel territorio cremonese.

Matteo Piloni
segretario provinciale PD

Cremona, 16 ottobre 2015

Gal, ALLONI (PD): “CONTRARI ALL’AZZERAMENTO DELLE 16 SOCIETÀ: REGIONE CI SPIEGHI QUESTA SCELTA”

“Avremmo voluto saperne di più, ma oggi, in Commissione, non è stato possibile. Quindi, annunciamo un’iniziativa in Aula per dimostrare tutta la nostra contrarietà”, è perentorio Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, dopo che questo pomeriggio, in VIII Commissione Agricoltura, ha cercato di parlare con l’assessore regionale Fava, presente in sala, del tema della soppressione dei 16 Gal lombardi. “Non è stato possibile, ma serve fare chiarezza perché la scelta che sta compiendo l’assessorato è totalmente incomprensibile”.

Alloni spiega quanto sta avvenendo: “In Lombardia esistono 16 Gal, i Gruppi di azione locale che sono stati istituiti nei territori considerati svantaggiati. Finora hanno funzionato bene. Ma da quando è arrivata la nuova Misura 19 del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 sul sostegno allo sviluppo locale leader, Regione Lombardia ha deciso che i Gal vanno azzerati a favore di 16 nuove società, interpretando liberamente la norma europea”.

Il consigliere Pd si chiede quale sia lo scopo: “Non si capisce il motivo di una scelta del genere, però è assurdo che si finanzino nuove società quando non ve ne è assolutamente bisogno, annullando, anzi, il buon lavoro fatto finora. Piuttosto, se c’è un problema di gestione, si cambi la governance, ma non cancelliamo tutto il lavoro fatto e l’esperienza accumulata in 20 anni di attività”, conclude Alloni.