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Immigrati, PD: “Da Forza Italia inutili mozioni in stile lepenista!”

Il punto è uno solo. Vogliamo provare, anche nei nostri territori, a dare una mano nel gestire il flusso dei migranti, o si preferisce subirlo, ognuno giocando sulla polemica di turno nella speranza di qualche tornaconto elettorale?
Una volta risposto a questa domanda, ci si muove di conseguenza.
Noi crediamo che Prefettura e Sindaci, con il sostegno della Politica, debbano governare la situazione.
A questo servono gli incontri tra i Sindaci e il Prefetto a Crema e a Cremona. A coinvolgere le Amministrazioni locali, a coordinare i territori, proprio per non far cadere sulla testa delle comunità decisioni dall’alto.

Non siamo di fronte a un’invasione di clandestini ma alla gestione di alcune centinaia di profughi che le nostre comunità integrate sono in grado di svolgere con capacità e in sicurezza. Tra i compiti dei Sindaci vi è anche quello di collaborare lealmente con lo Stato. L’intesa tra le Istituzioni della Repubblica è fondamentale e nessuno può sottrarvisi.

Il problema c’è e va affrontato comunque, meglio farlo insieme.

Le mozioni fotocopia di Forza Italia in stile lepenista non aiutano e allontanano la capacità di affrontare la questione perché contrappongono Sindaci e Prefetto.

Perciò sono inaccettabili nel merito e nel metodo, oltre che essere semplicemente inattuabili in una società liberale.

Matteo Piloni
Segretario federazione PD Cremona

Luciano Pizzetti
Sottosegretario per le Riforme

Cinzia Fontana
Deputata PD

Agostino Alloni
Consigliere regionale PD

PAULLESE, IN BILANCIO RISORSE PER NUOVO PONTE SULL’ADDA. MALVEZZI (NCD) E ALLONI (PD): “RISULTATO POSITIVO, ORA SI ACCELERI LA STESURA FINALE DEL PROGETTO”

Milano, 29 luglio 2015 – I soldi per il nuovo ponte sull’Adda e per la variante viabilistica di Spino d’Adda ci saranno. Lo annunciano i consiglieri Carlo Malvezzi (Ncd) e Agostino Alloni (Pd) dopo le rassicurazioni ricevute in aula dall’assessore regionale Massimo Garavaglia durante la discussione del Bilancio di Assestamento di Regione Lombardia.

Il tema del finanziamento del nuovo ponte è stato ripreso da un emendamento del consigliere Alloni, poi ritirato a fronte delle garanzie ricevute proprio da Garavaglia, ma già sollevato lo scorso dicembre da un ordine del giorno presentato da Malvezzi.

“Pur nei ruoli distinti, sui temi importanti i consiglieri del territorio trovano un accordo per il bene della comunità – dichiara Alloni – soprattutto in questo caso in cui si attende da troppi anni un’infrastruttura strategica per tutta la provincia di Cremona, a partire dai pendolari e dal sistema imprenditoriale ed economico locale, che ha bisogno di essere completata nel breve tempo. Ci aspettiamo che i lavori vengano cantierati entro la fine dell’anno”.

Il consigliere Malvezzi chiarisce che “il reperimento dei fondi per il nuovo ponte era già stato richiesto in un ordine del giorno da me presentato lo scorso dicembre, nel quale il Consiglio chiedeva alla giunta di finalizzare le eventuali economie derivanti da opere già finanziate a valere sul fondo infrastrutture proprio per il nuovo ponte”.

A tale fondo sarà possibile attingere grazie al Decreto Enti locali votato ieri in Senato su proposta del governo, nel quale si riconosce la possibilità di utilizzare risorse per investimenti in opere infrastrutturali alle regioni virtuose, tra le quali la Lombardia.

“La nostra regione – ha aggiunto Malvezzi – non solo ha conseguito il risultato dello sblocco del fondo per le infrastrutture, ma ne ha anche raddoppiato la capienza, portandola da 100 a 200 milioni di euro. L’assessore Garavaglia, cui do atto di un’attenzione e di un lavoro fondamentali, ha assicurato non solo che ci saranno le risorse per la cantierizzazione dei lavori del nuovo ponte, ma anche quelle per la realizzazione della variante di Spino d’Adda, indispensabile per alleggerire il traffico indirizzato verso la Paullese. Si tratta di obiettivi a cui stiamo lavorando dall’inizio del mandato, consapevoli che fosse necessaria una iniziativa legislativa nazionale che desse più autonomia alle regioni virtuose. Sta ora alla provincia di Cremona concludere con la massima sollecitudine le fasi di progettazione delle opere in quanto saranno valorizzate quelle cantierabili”.

treni, Alloni: “Non è il caldo che blocca i treni, ma la mancanza di programmazione

E’ finita la luna di miele di Sorte e Farisè. E’ il tempo di fare un bilancio del primo semestre della nuova gestione del trasporto ferroviario regionale per verificare i risultati ottenuti in questi primi sei mesi da Trenord.
Sulla base dei dati raccolti (le slide con i dettagli: slide_conf_stampa) riteniamo che il servizio ferroviario offerto sia ancora largamente insufficiente rispetto al 90% auspicato da Trenord ad inizio anno ad oggi l’indice di puntualità nei giorni festivi, nelle ore di punta, è sceso in tre mesi dall’82 al 77% segnando un ribasso di ben cinque punti percentuali. Per non parlare del numero delle soppressioni, che tanto fanno infuriare i pendolari, che hanno subito sempre nello stesso periodo, un incremento di quasi 150 treni cancellati. Non si può andare avanti così senza un piano industriale serio e con una gestione da parte della Regione da dilettanti allo sbaraglio: ancora oggi non si conoscono con esattezza quanti treni nuovi circolano sulla rete ferroviaria regionale e quali linee servono, per non parlare di quelli che ancora devono essere immessi sui quali a richiesta ufficiale all’assessore Sorte abbiamo avuto solo risposte vaghe.
Ed è proprio sull’operato dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Sorte che rivolgiamo la nostra critica. L’assessore è un gran chiacchierone, abbiamo lasciato sei mesi di tempo a lui e all’amministratore delegato di Trenord di insediarsi e di operare per il bene dei pendolari lombardi. Tirando le prime somme possiamo dire con certezza che il piano puntualità decantato a gennaio è fallito. Una disfatta che diventa ancor più evidente se si paragonano i dati della Lombardia con il resto del nord Italia: la nostra regione è fanalino di coda segna uno scarto negativo che varia dai cinque ai dieci punti percentuali. Ad oggi, inoltre, ancora non è dato sapere come verrà riorganizzato il sistema ferroviario una volta concluso Expo. L’unica certezza è il piano di razionalizzazione annunciato per l’intero mese di agosto che svantaggia, e non poco, interi territori: penso ad esempio al Sud Lombardia, ai collegamenti da Milano verso Bergamo e Brescia e alla tratta Como – Lecco.

Agostino Alloni, consigliere regionale PD

Firma la petizione
https://www.change.org/p/regione-lombardia-roberto-maroni-alessandro-sorte-la-politica-nel-tpl-deve-cambiare-rotta-firmapendolare

Riforma sanità. ALLONI (PD): “GRAZIE ALL’OSTRUZIONISMO MIGLIOREREMO UNA RIFORMA CHE NON TENEVA CONTO DEI BISOGNI DEI CITTADINI E DEI TERRITORI”

“Grazie al fatto che il Pd e le opposizioni hanno presentato 24mila ordini del giorno e emendamenti, anche perché non è stato possibile il confronto in commissione, il risultato dato dall’ostruzionismo comporterà il miglioramento del provvedimento – ha detto il consigliere Pd Agostino Alloni – . Siamo stati costretti a usare questo sistema per confrontarci e siamo riusciti comunque a migliorare la legge. Se Maroni e il relatore della legge hanno accettato oggi dieci punti su cui lavorare insieme alla minoranza, significa che c’era un margine di miglioramento”.
Su Crema? E’ un fiume in piena Alloni: “Il Pd ha fatto la propria parte (con la presentazione di un emendamento a firma Alloni ndr) – puntualizza – insieme ai sindaci, la cui presenza in Aula durante 4 giorni di Consiglio regionale è stata evidentemente notata, tant’è che l’assessore Mantovani e alcuni consiglieri di maggioranza hanno cambiato parere su un ridisegno che inizialmente prevedeva, con la firma dell’Ncd, l’accorpamento dell’ospedale di Crema nell’Asst di Cremona e quindi la perdita della sua autonomia. E comunque, mi interessa certo che al cremasco venga riconosciuta l’autonomia ma sono nel contempo interessato a ottenere una legge all’altezza di una riforma, che tenga conto delle questioni fondamentali per i cittadini, ossia la revisione dei ticket per reddito, più controlli, l’abbattimento delle liste d’attesa, le nomine per competenza e non per appartenenza politica” conclude.

ALLONI (PD): “SERVE UNA ASST PER CREMA. ANCHE MANTOVANI SE N’E’ ACCORTO”

La riorganizzazione territoriale attuata dal sistema sociosanitario lombardo da Maroni potrebbe ancora essere rivista. Almeno per la provincia di Cremona. Su questo contano, con la loro presenza, i sindaci del cremasco che da due giorni presenziano alla discussione in Aula con la fascia tricolore.
“Crema deve essere autonoma – sentenzia il consigliere Pd Agostino Alloni – Sembra che se ne sia finalmente accorto anche l’assessore alla Sanità Mantovani, se oggi, nel suo intervento, a chiusura della discussione generale, ha richiamato la presenza dei nostri sindaci in Aula. Ricordo che il primo emendamento tra le migliaia che il Pd ha presentato è proprio quello che chiede di istituire, all’interno della ATS della Val Padana anche la Asst di Crema comprendente il territorio e i presidi ospedalieri costituenti il distretto ASL di Crema – specifica – questa riforma è monca. Come si fa infatti a parlare di aggregazioni territoriali se non si ragiona sulle aree vaste? Era opportuno partire proprio da questo. Si mettono insieme territori che nulla c’entrano l’un con l’altro. Cremona e Mantova non hanno niente a che spartire. La soluzione da portare a casa è quella di costituire almeno 3 Asst, Cremona, Mantova e Crema”.

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Trasporto ferroviario regionale, Bilancio PD sui primi sei mesi della gestione Sorte e Farisè Alloni: “Risultati lontani dai proclami di gennaio. Puntualità scesa dall’ 82 al 77%”

“E’ finita la luna di miele di Sorte e Farisè. E’ il tempo di fare un bilancio del primo semestre della nuova gestione del trasporto ferroviario regionale” Così il consigliere regionale del PD Agostino Alloni ha esordito questa mattina in una conferenza stampa convocata questa mattina al Pirellone dal gruppo regionale democratico per fare il punto della situazione e per verificare i risultati ottenuti in questi primi sei mesi da Trenord. “Sulla base dei dati raccolti riteniamo che il servizio ferroviario offerto sia ancora largamente insufficiente – dichiara Alloni – rispetto al 90% auspicato da Trenord ad inizio anno ad oggi l’indice di puntualità nei giorni festivi nelle ore di punta è sceso in tre mesi dall’82 al 77% segnando un ribasso di ben cinque punti percentuali. Per non parlare del numero delle soppressioni, che tanto fanno infuriare i pendolari, che hanno subito sempre nello stesso periodo, un incremento di quasi 150 treni cancellati. Non si può andare avanti così – aggiunge – senza un piano industriale serio e con una gestione da parte della Regione da dilettanti allo sbaraglio: ancora oggi non si conoscono con esattezza quanti treni nuovi circolano sulla rete ferroviaria regionale e quali linee servono – precisa -, per non parlare di quelli che ancora devono essere immessi sui quali a richiesta ufficiale all’assessore Sorte abbiamo avuto solo risposte vaghe”.
Ed è proprio sull’operato dell’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Sorte che il consigliere Alloni rivolge la sua critica. “L’assessore è un gran chiacchierone, abbiamo lasciato sei mesi di tempo a lui e all’amministratore delegato di Trenord di insediarsi e di operare per il bene dei pendolari lombardi. Tirando le prime somme possiamo dire con certezza che il piano puntualità decantato a gennaio è fallito. Una disfatta che diventa ancor più evidente se si paragonano i dati della Lombardia con il resto del nord Italia: la nostra regione è fanalino di coda – continua – segna uno scarto negativo che varia dai cinque ai dieci punti percentuali. Ad oggi, inoltre, ancora non è dato sapere come verrà riorganizzato il sistema ferroviario una volta concluso Expo. L’unica certezza è il piano di razionalizzazione annunciato per l’intero mese di agosto che svantaggia, e non poco, interi territori: penso ad esempio alla linea Cremona –Crema – Treviglio e alla Cremona – Piadena – Mantova, ed ai collegamenti da Milano verso Bergamo e Brescia”.
Milano, 9 luglio 2015