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Raddoppio linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova: un’opera importante per tutto il territorio

Il raddoppio della linea ferroviaria tra Codogno, Cremona e Mantova è stato inserito tra le 59 opere pubbliche prioritarie affidate dal Governo a commissari straordinari per garantire un iter di realizzazione più veloce. Si tratta di un intervento importante per la Provincia di Cremona e considerato di valenza strategica anche per l’ammodernamento dei trasporti a livello nazionale. “Il raddoppio della Codogno-Cremona-Mantova è atteso con grandi aspettative nel Cremonese – afferma Vittore Soldo, segretario provinciale del Partito Democratico – perché garantirà significativi benefici, sia in termini ambientali che economici e di efficienza del trasporto, di cui usufruiranno, in particolare, i numerosi pendolari che ogni giorno utilizzano questo servizio per recarsi al lavoro. Secondo gli elementi noti della progettazione preliminare, a seguito del raddoppio l’offerta sulla linea dovrebbe passare da 4 a 10 convogli all’ora, con un consistente aumento della velocità media ed un miglioramento delle condizioni di sicurezza, grazie alla rimozione dei passaggi a livello”.

L’intervento, per un costo complessivo di 1 miliardo e 320 milioni di euro, è articolato in due fasi: la prima è relativa alla tratta Piadena-Mantova, per una lunghezza di circa 34 chilometri ed un costo di 490 milioni di euro; la seconda relativa alla tratta Codogno-Piadena, per circa 50 chilometri ed un fabbisogno finanziario di 830 milioni di euro. L’investimento sarà interamente sostenuto da fondi del Ministero dell’Economia e delle Finanze (340 milioni di euro le risorse già stanziate ad oggi) e verrà inserito nel contratto di programma con RFI 2022-2026. Per il ruolo di commissario straordinario alla realizzazione dell’opera è stata individuata Chiara De Gregorio, responsabile del programma di soppressione dei passaggi a livello e risanamento acustico di RFI. “Bene la nomina del commissario per il raddoppio della linea ferroviaria – commenta il consigliere regionale PD Matteo Piloni – perchè è una scelta importante per la nostra provincia e questa nomina la inserisce tra le 59 opere strategiche a livello nazionale. Ora è possibile procedere spediti per proseguire nei lavori e investire le risorse per la sua definitiva realizzazione”.

Palazzine Aler in Via Fratelli Bandiera, i consiglieri Canale e Burgazzi: “Quando i lavori?”

Alla situazione degli alloggi situati in via Fratelli Bandiera ed al crescente interessamento per la questione da parte dei residenti, dei cittadini tutti e delle associazioni per la difesa dei diritti dei consumatori, rispondono i consiglieri comunali di Cremona Santo Canale e Luca Burgazzi con un’interrogazione a risposta orale depositata congiuntamente presso il comune di Cremona e che sara’ discussa nel prossimo consiglio comunale.

Di seguito il testo integrale dell’interrogazione:

PREMESSO CHE:

Considerata la particolare situazione del quartiere Sabbie, piu’ precisamente degli alloggi situati in Via Fratelli Bandiera, è stato richiesto l’intervento dell’Azienda per l’edilizia residenziale di Brescia, Cremona e Mantova, affinchè disponga delle risorse e degli interventi necessari al miglioramento delle condizioni degli abitanti e, più in generale, del quartiere;

OSSERVATO CHE:

Nel gennaio 2017, l’Aler, alla presenza dell’ex consigliere regionale Carlo Malvezzi, con un’operazione da oltre 3 milioni di Euro, inseriva la ristrutturazione di due palazzine in via Fratelli Bandiera, in particolare i civici 3 e 5 per n.18 appartamenti complessivi, all’interno di un piano di intervento sul territorio di circa 8 milioni di Euro, previsti per l’anno 2017;

Ad oggi, alla perdurante situazione di difficoltà e disagio e all’inosservanza degli impegni presi per la ristrutturazione degli alloggi in oggetto, si aggiungono condizioni igieniche precarie (presenza di topi, avvistamenti di nutrie, invasione di piccioni) e circostanze di pericolo (recinzioni e transenne pericolanti ed usurate dal tempo).

RITENUTO CHE:

L’interessamento dei residenti, dei cittadini e delle associazioni per la difesa dei diritti dei consumatori, rendono indispensabile un aggiornamento sul piano di interventi sopra citato;

SI INTERROGA IL SINDACO E LA GIUNTA:

  • –  Se Aler abbia chiarito e confermato l’intervento strutturale dell’edificio;
  • –  Se Aler abbia definito la nuova tempistica dello stesso.