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ELEZIONI PROVINCIALI 2019

Sabato 23 novembre 2019 si terranno le consultazioni di secondo livello per l’elezione del Presidente della Provincia di Cremona. Entro i termini previsti per la presentazione, è pervenuta la candidatura unica del sindaco di Dovera Paolo Mirko Signoroni, sostenuto dalla lista civica “Per una Provincia Unita” e dalle firme di 270 amministratori locali. La candidatura è stata regolarmente ammessa dalla commissione elettorale provinciale con verbale n. 77438 del 04/11/2019.

Ai sensi dell’articolo 1 della legge 9 gennaio 2019 n. 3, si pubblica curriculum e dichiarazione dei certificati penali del candidato alla Presidenza della Provincia di Cremona:

1. Paolo Mirko Signoroni
Curriculum  Cert. Penale

Elezioni provinciali: Signoroni candidato della lista “Per una Provincia unita”. Soldo (PD): “Profilo giusto per una candidatura civica”

Domenica 25 agosto si terranno le elezioni del nuovo presidente della Provincia di Cremona. Nell’attuale assetto istituzionale, le Province sono diventate enti di secondo livello, con la funzione principale di coordinamento delle politiche di area vasta. Per questo motivo l’elettorato attivo e passivo spetterà solamente a sindaci e consiglieri comunali del territorio.

In questa contesa elettorale saranno due i candidati a sfidarsi: Paolo Mirko Signoroni (sindaco di Dovera) e Rosolino Bertoni (sindaco di Palazzo Pignano). Gli aspiranti presidenti sono entrambi cremaschi, ma il primo è espressione della lista civica “Per una Provincia unita”, il secondo è invece una candidatura politica direttamente ascrivibile alla Lega. Il segretario provinciale del Partito Democratico Vittore Soldo, che ha lavorato nelle scorse settimane per presentare una proposta ampia e condivisa , ha sostenuto la candidatura di Signoroni: “Si tratta di un candidato che riesce a rappresentare un’ampia gamma di sensibilità, perchè serve una strategia per il territorio nel suo complesso che vada al di là degli schieramenti politici. Vogliamo aprirci alle realtà che hanno a cuore questa impostazione dell’ente, che deve tornare a far strategia tra tutte le forze politiche, anche quelle che non sono rappresentate. E Signoroni, a nostro avviso, ha questo tipo di profilo”.