Archivi tag: raccolta firme

Salario minimo: al via la raccolta di firme a sostegno della proposta di legge

Il Partito Democratico di Cremona aderisce alla campagna di raccolta firme a sostegno della proposta di legge unitaria delle opposizioni per l’introduzione del salario minimo. Sarà possibile sottoscrivere la petizione online oppure in appositi banchetti che verranno allestiti alle Feste de l’Unità di Crema e Cremona.

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“Prima è salute”: petizione per chiedere a Regione Lombardia di abbattere le liste d’attesa e facilitare l’accesso alle cure

Il Partito Democratico della Lombardia ha lanciato una campagna di comunicazione e una raccolta firme online per chiedere alla giunta regionale lombarda di abbattere le liste d’attesa e facilitare l’accesso alle cure. La salute è anche una questione di tempo: il tempo in cui si riesce a ottenere una diagnosi e poi ad avere la cura. Più tempo passa, più la salute di ognuno di noi è a rischio. In Lombardia i tempi di attesa per visite ed esami sono estenuanti, soprattutto se paragonati ai tempi della sanità a pagamento, che sono brevissimi. Si tratta di un’ingiustizia, una situazione insostenibile.

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SOS medici di base: il Partito Democratico in piazza per raccogliere le firme

Centinaia di Comuni lombardi stanno soffrendo la grave carenza di medici di base e di pediatri di libera scelta, con estremo disagio di tutta la cittadinanza ed in particolare delle fasce più fragili. Tra questi anche molti Comuni della Provincia di Cremona. Proprio ieri la giunta regionale ha pubblicato l’aggiornamento delle carenze dei medici di base negli ambiti territoriali: per la Provincia di Cremona parliamo di 50 medici di base che mancano, di cui 33 solo nel territorio cremasco.

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Raccolta firme per la proposta di legge contro la propaganda fascista

 
Il Partito Democratico di Cremona, da martedì 9 febbraio a sabato 27 febbraio 2021, raccoglierà presso la propria sede in Via Ippocastani 2 le firme in sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista, condividendone in pieno motivazioni e finalità. Gli orari di apertura, nei quali i cittadini iscritti alle liste elettorali del Comune di Cremona potranno sottoscrivere la proposta, sono i seguenti: dalle ore 9,30 alle 12,00 e dalle ore 16,00 alle 18,30. Negli orari previsti saranno presenti alcuni consiglieri comunali che accoglieranno quanti, iscritti e non iscritti al partito, vogliano apporre la propria firma.

Informazioni: www.anagrafeantifascista.it

No al ridimensionamento del reparto di terapia neoatale dell’Ospedale di Cremona

Regione Lombardia ha deciso di declassare il reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Cremona. Si tratta di un brutto e triste segnale per la nostra provincia che sconta già troppi ritardi nei confronti di quelle infrastrutture strategiche che rendono un territorio luogo di opportunità e di crescita e proprio per questo ancora attrattivo per aziende e cittadini, per lavoro e sviluppo. Questo ridimensionamento è l’ennesimo segnale che la Regione, governata dalla Lega di Fontana, applica le logiche aziendalistiche alla sanità, ai trasporti pubblici e a tutti presidi che invece dovrebbero essere considerati importanti e fondamentali per un territorio come il nostro, che paga già un conto troppo salato per essere distante dai centri lombardi maggiori e per la mancanza di un collegamento veloce verso Milano e l’Emilia.

Il Partito Democratico di Cremona ha invitato sindaci e amministratori locali del territorio a partecipare al presidio unitario (che si terrà sabato 7 dicembre alle ore 10,00 nel piazzale di fronte all’Ospedale Maggiore) e ad aderire alla raccolta firme contro il ridimensionamento dell’UTIN. Il segretario provinciale PD Vittore soldo ha espresso la sua preoccupazione per la vicenda: “Questo ridimensionamento rientra nella logica della Lega e del centro destra che governa la Regione da più di 20 anni: impoverire le strutture pubbliche per far crescere e ingrassare le strutture private in modo che tra non molto, si passerà ad una sanità basata sull’intermediazione delle polizze assicurative e quindi sulle strutture sanitarie private, lasciando le strutture pubbliche in abbandono e destinate ad un’utenza di serie “B”. La Lega sta demolendo e generando le condizioni per un lento e progressivo abbandono della nostra provincia e dei nostri territori. Noi democratici non possiamo assecondare questo modello e questa deriva”.