Andrea Virgilio: “Passo indietro dalla segreteria provinciale. Doveroso per me impegnarmi a pieno nel mio ruolo istituzionale”

Il vice segretario Andrea Virgilio si è dimesso dalla segreteria provinciale del Partito Democratico di Cremona. Ecco il testo della lettera aperta con cui Virgilio, che ricopre anche il ruolo di vice sindaco nella città capoluogo, ha spiegato le motivazioni di questa scelta:

Come ho comunicato al segretario provinciale, qualche settimana fa, è mia volontà rassegnare le dimissioni dalla carica di vice-segretario della Federazione del PD Cremonese e ovviamente dalla Segreteria Provinciale. Condivido l’esigenza di una riorganizzazione interna in grado di vedere un organismo dirigente più snello, capace di tenere separato chi esercita un ruolo rilevante nelle amministrazioni locali da un ruolo più politico all’interno del partito. Questo criterio consentirebbe il pieno esercizio di funzioni che non devono sovrapporsi, ma devono agire dentro a uno schema virtuoso di complementarietà, di autonomia, di rapporto dialettico e di reciproca apertura verso la società.

Personalmente ritengo doveroso concentrare le energie in questa nuova esperienza di governo che si è aperta solo da qualche mese e che mostra tutte le potenzialità di un progetto ambizioso, che deve alimentarsi anche attraverso il confronto costante con i cittadini e con gli organismi intermedi. Voglio chiarire che, al netto di un profondo disagio, le vicende nazionali non hanno nulla a che fare con questa scelta. Mantengo la piena disponibilità a promuovere iniziative, percorsi, progetti capaci di favorire pensiero, contenuti e oggetti di lavoro, contribuire a consolidare una nuova generazione, che spesso ha avvertito queste criticità. Lo farò mettendo a disposizione di questa comunità quello che fino ad esso ho acquisito grazie alla stessa, alle sue potenzialità e consapevole anche dei suoi limiti strutturali.

Ringrazio il segretario provinciale per il lavoro prezioso che sta facendo in un contesto non certo facile per la gestione del partito dentro ai territori, concordo con lui quando sottolinea che il ruolo del PD rischia di essere quello di puro organizzatore, un luogo che scioglie gli aspetti burocratici della politica, demandando ad altri una funzione di raccordo e di dialogo con la società. Abbiamo invece grandi opportunità. A Cremona, per esempio, abbiamo un gruppo consiliare nuovo che ha voglia di mettersi in gioco e di esercitare pienamente un ruolo anche propositivo verso l’amministrazione; abbiamo tante persone che hanno fatto la scelta di mettersi in lista che vanno recuperate e valorizzate. Abbiamo ex consiglieri, ex amministratori che gradualmente stanno chiudendo la porta per lasciarsi alle spalle un’esperienza che potrebbe invece proseguire in altri modi. Abbiamo un territorio da scoprire e da rilanciare.!

Andrea Virgilio

Disastro Trenord: mercoledì 16 ottobre presidi nelle stazioni della Provincia di Cremona

Nei mesi di giugno e luglio 2019 il servizio ferroviario regionale ha registrato ancora un netto peggioramento. A confermarlo sono gli stessi dati di Trenord di ottobre: tre delle quattro linee che interessano la Provincia di Cremona non hanno rispettato la soglia di puntualità. A questo si sono aggiunti, nei mesi estivi, gravi problemi per gli utenti per frequenti malfunzionamenti degli impianti di aria condizionata dei treni.

Purtroppo anche nei mesi di settembre e ottobre si stanno registrando pesantissimi disagi per i pendolari a causa dei troppi guasti ai treni. Per questo motivo il Partito Democratico della Lombardia ha indetto una giornata di mobilitazione regionale: in Provincia di Cremona saranno organizzati, durante la mattinata di mercoledì 16 ottobre, presidi nelle stazioni di Cremona, Soresina, Castelleone, Crema e Capralba sulla linea ferroviaria Cremona-Treviglio. Saranno presenti anche dirigenti e amministratori locali, che si confronteranno con i pendolari sulle proposte per migliorare il servizio di Trenord.

Alla stazione di Crema (a partire dalle ore 6,45) sarà presente il consigliere regionale Matteo Piloni, che ha così spiegato il senso di questa iniziativa: “Giovedì 17 ottobre l’assessore regionale ai trasporti e l’amministratore di Trenord (entrambi in quota Lega) saranno presenti in commissione trasporti per aggiornare il consiglio regionale sulla situazione del servizio ferroviario lombardo. In quell’occasione vogliamo portare i racconti e le parole dei tanti pendolari che tutti i giorni prendono il treno. Avanzeremo anche proposte concrete: servono treni nuovi e risorse per abbattere i passaggi a livello e soprattutto una gara europea per avere un servizio che funzioni, con treni puntuali e sicuri. Il tempo degli annunci è finito, ora servono fatti e provvedimenti concreti”.

Provincia di Cremona, Soldo (PD): “Da Signoroni grande sensibilità istituzionale . Ora nuove elezioni per evitare lo stallo”

Il segretario provinciale del Partito Democratico Vittore Soldo è intervenuto, con una nota ufficiale alla stampa locale, sulla vicenda della presunta ineleggibilità del Presidente della Provincia di Cremona, Paolo Mirko Signoroni. Ecco il testo integrale del comunicato stampa:

Al fine di evitare ulteriori interventi scomposti volti a creare una situazione di falsa incertezza e di supposta anarchia che non persiste e perché sia chiara è ferma la posizione del PD cremonese si precisa quanto segue:

1) È inutile allo stato degli atti ritornare a dibattere il tema della possibile ineleggibilità del Presidente eletto Signoroni perché Signoroni stesso, dando prova di grande sensibilità istituzionale e dello spirito di servizio che lo ha portato a mettersi a disposizione, si dimette per evitare strumentali polemiche ma nel convincimento della giustezza di quanto fatto;

2) Gli atti compiuti dal Presidente eletto dopo la proclamazione ed il giuramento sono, secondo la migliore dottrina e giurisprudenza, validi e tra questi, nel nostro caso rientrano tutti i decreti presidenziali assunti compresa la nomina del vicepresidente;

3) Evitando, quindi, ogni fermentazione patologica del diritto, occorre smettere di rincorrere avventurose ipotesi di chi sia, nel caso presente, il consigliere anziano perché il vicepresidente validamente nominato è Rosolino Azzali;

4) Adesso che con le dimissioni del Presidente Signoroni viene meno il motivo del contendere sollevato dal ricorso depositato presso il tribunale ordinario di Cremona, restano aperte le porte del TAR (giudice amministrativo) per i temerari delle carte bollate;

5) Le forze politiche che non hanno vinto le recenti elezioni per la carica di Presidente della Provincia cerchino la rivincita nelle imminenti prossime elezioni: basterebbe questo a dimostrare il tanto dichiarato e poco praticato attaccamento alle istituzioni.

Vittore Soldo – Segretario provinciale del Partito Democratico

Territorio: con la nuova legge regionale si rischia una colata di cemento nelle campagne lombarde

Un articolo del progetto di legge regionale sulla rigenerazione urbana rischia di dare il via libera a grandi colate di cemento nelle zone agricole della Lombardia. A denunciarlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni che questa mattina, durante la seduta della commissione territorio del Consiglio regionale, ha sollevato la questione relativa ad un articolo della proposta di legge della giunta regionale, che avrebbe come scopo la riduzione del consumo di suolo e il recupero delle aree e del patrimonio edilizio. Tra le aree da recuperare ci sono anche le cascine, le stalle e i capannoni agricoli che costellano le campagne lombarde ma non solo, perché spesso sono state nel tempo inglobate dagli abitati.

Se passasse la nuova norma, potrebbe bastare che gli edifici rurali fossero non utilizzati da soli tre anni perché li si possa destinare ad altri usi diversi da quello agricolo. Con un premio: si potrebbero ampliare fino al 20%. “Quando la Lega e Forza Italia parlano di stop al consumo di suolo e di rigenerazione urbana c’è sempre qualche inghippo nascosto tra le righe – dichiara Piloni -. Questa norma è in evidente contrasto con l’azzeramento del consumo di suolo, in quanto sarà possibile trasformare un rudere all’interno di un’area agricola in un complesso di villette a schiera o in una palazzina. Questo porterà strade, servizi, altre lottizzazioni e quindi altro cemento. Un conto è il recupero del patrimonio storico esistente rappresentato anche da tante cascine, un altro è invitare a cementificare le campagne e dismettere le attività agricole. Con una mano Fontana e la Lega parlano di difendere il nostro territorio e le nostre aziende agricole e con l’altra vogliono portare il cemento nel cuore della campagna. Così è inaccettabile”.